Neuropatia periferica

Gent.mo dottore. Desideravo avere un chiarimento. Ho 53 anni e sono purtroppo affetto da lesioni ripetitive per un adenocarcinoma del colon operato a Marzo di quest'anno. Ho praticato fino a Luglio il protocollo Folfox e da fine luglio il Folfiri-Cetuximab. Appena iniziato quest'ultimo ho cominciato a soffrire di un'ingravescente neuropatia periferica a mani e piedi con forti formicolii, leggeri dolori e occasionali senzazioni di scosse elettriche diffuse agli avambracci. L'oncologo che mi ha in cura sostiene che sia strano che cio' possa dipendere dall'irinotecan compreso nel protocollo Folfiri ma che sarebbe invece causato dall'oxaliplatino ancora presente nell'organismo il cui effetto e' stato slatentizzato dall'irinotecan. Se fosse vero potrebbero i sintomi via via ridursi venendo nel tempo metabolizzato l'oxaliplatino? Volevo poi avere un consiglio sull'eventuale migliore terapia del disturbo. Infine Le volevo chiedere se, come mi sembra di aver letto, l'origine del disturbo sia da riferire ad un'interferenza sul metabolismo del glutatione con sua deplezione e se questo era limitato solo alla mielina periferica o piuttosto al glutatione intracellulare dell'intero organismo. Chiedo questo perche' in medicina alternativa si annette grande importanza alla supplementazioni di glutatione per la cura del cancro e non vorrei che questo trattamento potesse essere nocivo alla lunga alterando oltremodo l'equilibrio cellulare ed in particolar modo mitocondriale. Ringraziando anticipatamente Le porgo distanti saluti.