Adenocarcinoma ilo polmonare
Salve.
Vi scrivo riguardo a mio padre. In Febbraio, in seguito a una febbre persistente gli abbiamo fatto fare diversi esami e dopo un Rx è risultato qualcosa di sospetto. Dopo i vari approfondimenti e PET è venuto fuori un adenocarcinoma non a piccole cellule di tipo A3 (4 cm circa) in sede dell'ilo polmonare con diverse adenopatie a livello mediastinico. Non essendo in zona operabile i medici hanno ritenuto opportuno procedere con chemio cisplatino e successiva combinazione con radio. Dopo diversi mesi di trattamento la risposta sembra essere stata positiva e l'ultima PET di controllo evidenzia:
"L'indagine documenta una netta riduzione della captazione patologia del tracciante rilevata a livello della nota lesione polmonare destra e alle stazioni linfonodali retro e infracarenali i cui indici di captazione (SUV max) risultano attualmente 1,7 e 2,0. E' attualmente presente sfumata ipercaptazione del tracciante a livello del lobo superiore del polmone destro in sede subpleurica in area di tenue e sfumato addensamento parenchimane (SUV max=1,2)
Conclusioni: La pressochè totale scomparsa della captazione a livello della lesione polmonare e delle stazioni linfonodali sottoposte a trattamento radiochemioterapico depongono per una buona risposta della terapia".
Mio padre ha 60 anni ed è sempre stato un fumatore (ha ovviamente smesso ora). La battaglia sembra essere stata vinta ma la guerra è lunga. So che per eventuale recidività il periodo da tenere d'occhio saranno i prossimi 5 anni. Non avendo la possibilità di parlare direttamente con i medici curanti vi chiedo:
ci sono statistiche che evidenziano una qualche percentuale di completa eliminazione della patologia specifica sopra descritta? Se si, quali?
In famiglia ci siamo imposti di affrontare la cosa con grinta e determinazione ma se fosse possibile mi piacerebbe avere ben chiara la situazione.
Mi rendo conto che sia difficile dare risposte specifiche in questi casi ma ogni tipo in informazione sarebbe gradita.
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
Vi scrivo riguardo a mio padre. In Febbraio, in seguito a una febbre persistente gli abbiamo fatto fare diversi esami e dopo un Rx è risultato qualcosa di sospetto. Dopo i vari approfondimenti e PET è venuto fuori un adenocarcinoma non a piccole cellule di tipo A3 (4 cm circa) in sede dell'ilo polmonare con diverse adenopatie a livello mediastinico. Non essendo in zona operabile i medici hanno ritenuto opportuno procedere con chemio cisplatino e successiva combinazione con radio. Dopo diversi mesi di trattamento la risposta sembra essere stata positiva e l'ultima PET di controllo evidenzia:
"L'indagine documenta una netta riduzione della captazione patologia del tracciante rilevata a livello della nota lesione polmonare destra e alle stazioni linfonodali retro e infracarenali i cui indici di captazione (SUV max) risultano attualmente 1,7 e 2,0. E' attualmente presente sfumata ipercaptazione del tracciante a livello del lobo superiore del polmone destro in sede subpleurica in area di tenue e sfumato addensamento parenchimane (SUV max=1,2)
Conclusioni: La pressochè totale scomparsa della captazione a livello della lesione polmonare e delle stazioni linfonodali sottoposte a trattamento radiochemioterapico depongono per una buona risposta della terapia".
Mio padre ha 60 anni ed è sempre stato un fumatore (ha ovviamente smesso ora). La battaglia sembra essere stata vinta ma la guerra è lunga. So che per eventuale recidività il periodo da tenere d'occhio saranno i prossimi 5 anni. Non avendo la possibilità di parlare direttamente con i medici curanti vi chiedo:
ci sono statistiche che evidenziano una qualche percentuale di completa eliminazione della patologia specifica sopra descritta? Se si, quali?
In famiglia ci siamo imposti di affrontare la cosa con grinta e determinazione ma se fosse possibile mi piacerebbe avere ben chiara la situazione.
Mi rendo conto che sia difficile dare risposte specifiche in questi casi ma ogni tipo in informazione sarebbe gradita.
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Carlo Pastore
Oncologo
3.9k 133
Gentile Utente,
una remissione completa di malattia è buona cosa. Purtroppo però assai assai difficilmente si può considerare la malattia scomparsa definitivamente. Occorre eseguire uno stretto follow-up per verificare per tempo l'eventuale ripresa di malattia. Dai dati forniti non si può dire di più.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
una remissione completa di malattia è buona cosa. Purtroppo però assai assai difficilmente si può considerare la malattia scomparsa definitivamente. Occorre eseguire uno stretto follow-up per verificare per tempo l'eventuale ripresa di malattia. Dai dati forniti non si può dire di più.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Salve Dott. Pastore.
La ringrazio per la pronta risposta.
Deduco quindi che anche con statistiche alla mano, per carcinomi che hanno raggiunto la fase 3A e poi in fase di regressione non si possa inserire il caso specifico in una determinata casistica.
Speravo solo di poter essere ottimista per il futuro, dopo il brutto colpo di 7 mesi fa, ma forse il beneficio del dubbio può essere più di aiuto a combattere la malattia...
Grazie ancora.
Cordiali saluti
La ringrazio per la pronta risposta.
Deduco quindi che anche con statistiche alla mano, per carcinomi che hanno raggiunto la fase 3A e poi in fase di regressione non si possa inserire il caso specifico in una determinata casistica.
Speravo solo di poter essere ottimista per il futuro, dopo il brutto colpo di 7 mesi fa, ma forse il beneficio del dubbio può essere più di aiuto a combattere la malattia...
Grazie ancora.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 28/09/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.