Adenocarcinoma duttale al pancreas
Sono di Napoli e mia madre di 55 anni nel 2005 e nel 2006 ha avuto due tromboflebiti e per questo il chirurgo vascolare le consigliò nell'agosto del 2006 di fare una serie di accertamenti tra i quali i markers tumorali.Il Ca 19.9 era oltre i limiti circa 300 ed anche il Cea lo stesso (oltre i limiti).
Da qui sono iniziate una serie di altre indagini:
agosto 2006 una ecografia addominale che diagnosticò degli angiomi al fegato.Poi una tac e una pet che confermarono la presenza degli angiomi e null'altro. A ottobre 2006 fu effettuata un tac ancora negativa (solo gli angiomi). A dicembre 2006 la Pet (negativa). Intanto il marker Ca 19.9 aumentava (valore 1600).Sempre su consiglio dell'oncologo a maggio 2007 fu ripetuta la PET nuovamente negativa. A giugno 2007 l'oncologo consigliò di fare una colonscopia e grastroscopia entrambe negative.
Ma per preparare mia madre a questi 2 ultimi esami fu fatta una ecografia che ha mostrato per la prima volta un neo formazione al pancreas. Da lì tac e risonanza magnetica che hanno evidenziato una massa del diametro di circa 2,3x2cm al pancreas.Mia mamma complessivamente sta bene, non ha dolori, non ha ittero, non dimegrimento.
E' stato, quindi, consigliato l'intervento chirurgico in laparoscopia effettuato il 9 luglio a Napoli per asportare la massa ma che non è andato a buon fine in quanto l'asportazione non e' stata possibile dato il coinvolgimento della vena e arteria mesenterica.E' stato effettuato un confezionamento di GEA su ansa alla Roux e non è stata nemmeno effettuata la biopsia.
E' stato effettuato solo dopo qualche giorno dall'intervento (17 luglio 2007) un agoaspirato al fegato che ha confermato la presenza deglia angiomi e null'altro.
Ed ecco che poi ho deciso di rivolgermi a Verona all'ospedale G.B. Rossi per capire e approfondire la situazione.
E' stato organizzato subito il ricovero di mia mamma a peschiera del garda per effettuare una risonanza, una ecografia con contrasto e un agoaspirato al pancreas.
La diagnosi è la seguente: Adenocarinoma duttale del pancreas al corpo-coda di circa 30mm non resecabile in quanto coinvolte la vena e l'arteria mesenterica,a livello epatico si segnalano multipli angiomi il maggiore al VI segmanto, non secondarismi, non versamento addominale.Il marker Ca 19.9 e' attuamente 3000. Ed è per questo che mia mamma dovrà iniziare un trattamento di radio e chemio al pù presto per tentare di ridurre la massa e poi valutare nuovamente l'intervento chirurgico.
A peschiera ci hanno consigliato per le terapie,in particolare per la radioterapia, l'ospedale di Aviano.Ora non fraintendete il mio ragionamento ma comprendete il mio smarrimento.
Siamo di Napoli e giustamente la lontananza c'è e vorrei sapere se ci sono centri specializzati a Napoli per la radioterapia in quanto per la chemio verra' decisa dall'oncologo.Facendo delle ricerche ho visto che verra' utilizzata la gemcitabina combinata con altri farmaci.Vorrei un parere in merito alla situazione.Vorremmo fare la scelta giusta e al piu' presto.
In attesa di notizie saluto cordialmente.
Da qui sono iniziate una serie di altre indagini:
agosto 2006 una ecografia addominale che diagnosticò degli angiomi al fegato.Poi una tac e una pet che confermarono la presenza degli angiomi e null'altro. A ottobre 2006 fu effettuata un tac ancora negativa (solo gli angiomi). A dicembre 2006 la Pet (negativa). Intanto il marker Ca 19.9 aumentava (valore 1600).Sempre su consiglio dell'oncologo a maggio 2007 fu ripetuta la PET nuovamente negativa. A giugno 2007 l'oncologo consigliò di fare una colonscopia e grastroscopia entrambe negative.
Ma per preparare mia madre a questi 2 ultimi esami fu fatta una ecografia che ha mostrato per la prima volta un neo formazione al pancreas. Da lì tac e risonanza magnetica che hanno evidenziato una massa del diametro di circa 2,3x2cm al pancreas.Mia mamma complessivamente sta bene, non ha dolori, non ha ittero, non dimegrimento.
E' stato, quindi, consigliato l'intervento chirurgico in laparoscopia effettuato il 9 luglio a Napoli per asportare la massa ma che non è andato a buon fine in quanto l'asportazione non e' stata possibile dato il coinvolgimento della vena e arteria mesenterica.E' stato effettuato un confezionamento di GEA su ansa alla Roux e non è stata nemmeno effettuata la biopsia.
E' stato effettuato solo dopo qualche giorno dall'intervento (17 luglio 2007) un agoaspirato al fegato che ha confermato la presenza deglia angiomi e null'altro.
Ed ecco che poi ho deciso di rivolgermi a Verona all'ospedale G.B. Rossi per capire e approfondire la situazione.
E' stato organizzato subito il ricovero di mia mamma a peschiera del garda per effettuare una risonanza, una ecografia con contrasto e un agoaspirato al pancreas.
La diagnosi è la seguente: Adenocarinoma duttale del pancreas al corpo-coda di circa 30mm non resecabile in quanto coinvolte la vena e l'arteria mesenterica,a livello epatico si segnalano multipli angiomi il maggiore al VI segmanto, non secondarismi, non versamento addominale.Il marker Ca 19.9 e' attuamente 3000. Ed è per questo che mia mamma dovrà iniziare un trattamento di radio e chemio al pù presto per tentare di ridurre la massa e poi valutare nuovamente l'intervento chirurgico.
A peschiera ci hanno consigliato per le terapie,in particolare per la radioterapia, l'ospedale di Aviano.Ora non fraintendete il mio ragionamento ma comprendete il mio smarrimento.
Siamo di Napoli e giustamente la lontananza c'è e vorrei sapere se ci sono centri specializzati a Napoli per la radioterapia in quanto per la chemio verra' decisa dall'oncologo.Facendo delle ricerche ho visto che verra' utilizzata la gemcitabina combinata con altri farmaci.Vorrei un parere in merito alla situazione.Vorremmo fare la scelta giusta e al piu' presto.
In attesa di notizie saluto cordialmente.
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La faccia pure vicino casa, se possibile, ma solo se sono disponibili tecnologie di radioterapia adeguate a minimizzare gli effetti collaterali(rt conformazionale 3D, IMRT o Tomoterapia). Ci sono ottimi centri nel napoletano, ma anche più vicino a Roma. Il centro di Aviano è comunque un centro oncologico di grande rilievo. Infine anche il San Raffaele di Milano ha una grande esperienza nella cura del tumore pancreatico resecabile o non resecabile con chemioradioterapia concomitante, con tecniche avanzate che permettono di seguire il movimento dell'organo con il respiro dopo individuazione del volume bersaglio con PET/TC.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.3k visite dal 07/08/2007.
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