Un adenocarcinoma alla testa del pancreas,per fortuna senza metastasi,l'abbiamo ricoverato
salve a tutti,circa un mese emmezzo fa a mio padre (56 anni)è stato diagniosticato un adenocarcinoma alla testa del pancreas,per fortuna senza metastasi,l'abbiamo ricoverato in una clinica specializzata e dopo i relativi esami hanno deciso di operarlo,anche se da subito ci hanno detto che dall'ecografia si evinceva che la vena porta era stata toccata dalla neoplasia ma secondo loro in modo poco rilevante e che comunque potevano intervenire,e eventualmente intervenire anche sulla vena porta.
Comunque alla fine hanno solo potuto fare il by-pass per le vie bigliari in quanto aveva l'ittero un po alto e se non ho capito male anche un by-pass per lo stomaco,dopo di che hanno sospeso tutto perche in fase operatoria hanno visto che la vena porta èra stata coinvolta piu di quello che si poteva evincere dall'ecografia e quindi si sono dovuti bloccare.
Adesso mio padre dovrebbe fare 3 mesi di chemioterapia e un mese di radioterapia per far regredire la malattia e poi intervenire nuovamente e asportare la testa del poancreas.Il primario è stato molto ottimista nella riuscita di questo trattamento chemio-radioterapico (sopratutto per la mancanza grazie a Dio di metastasi) per far regredire la malattia e intervenire in un secondo momento,e io ho molta stima di lui, ma volevo comunque chiedere un parere su questa tecnica neoadiuvante,cioè capire che percentuali di riuscita ci sono nel far regredire la malattia,potrebbe succedere che nel mentre si formino delle metastasi?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che avranno la voglia e il piacere di rispondermi.
Comunque alla fine hanno solo potuto fare il by-pass per le vie bigliari in quanto aveva l'ittero un po alto e se non ho capito male anche un by-pass per lo stomaco,dopo di che hanno sospeso tutto perche in fase operatoria hanno visto che la vena porta èra stata coinvolta piu di quello che si poteva evincere dall'ecografia e quindi si sono dovuti bloccare.
Adesso mio padre dovrebbe fare 3 mesi di chemioterapia e un mese di radioterapia per far regredire la malattia e poi intervenire nuovamente e asportare la testa del poancreas.Il primario è stato molto ottimista nella riuscita di questo trattamento chemio-radioterapico (sopratutto per la mancanza grazie a Dio di metastasi) per far regredire la malattia e intervenire in un secondo momento,e io ho molta stima di lui, ma volevo comunque chiedere un parere su questa tecnica neoadiuvante,cioè capire che percentuali di riuscita ci sono nel far regredire la malattia,potrebbe succedere che nel mentre si formino delle metastasi?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che avranno la voglia e il piacere di rispondermi.
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Gentile Utente,
non voglio certo essere io a smorzare l'ottimismo ma la situazione clinica descritta è comunque piuttosto severa. Questo perchè le neoplasie del pancreas hanno di per se la caratteristica di diffondere precocemente in altri organi ed inoltre le metodiche di imaging non riescono a mettere in evidenza malattia al di sotto del mezzo centimetro di grandezza. Era preventivabile che in campo operatorio si trovasse più malattia di quanta rilevata all'ecografia; difatti tale metodica va necessariamente integrata con una RMN od una TC con contrasto data la scarsa capacità dell'ecografia stessa di dirimere i confini tra i tessuti. L'ittero derivante dall'infiltrazione delle vie biliari da parte della neoplasia è di per se un indice di avanzamento. Chemioterapia e radioterapia a scopo di ridurre la massa saranno senza dubbio efficaci ma non è possibile prevedere se si potrà poi comunque intervenire. Suggerirei innanzitutto una TC total body con mdc per una stadiazione completa ed una scintigrafia ossea. Inoltre abbinerei della ipertermia capacitiva locoregionale per un potenziamento della combinazione chemioterapia-radioterapia.
un caro saluto ed un grande in bocca al lupo
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
non voglio certo essere io a smorzare l'ottimismo ma la situazione clinica descritta è comunque piuttosto severa. Questo perchè le neoplasie del pancreas hanno di per se la caratteristica di diffondere precocemente in altri organi ed inoltre le metodiche di imaging non riescono a mettere in evidenza malattia al di sotto del mezzo centimetro di grandezza. Era preventivabile che in campo operatorio si trovasse più malattia di quanta rilevata all'ecografia; difatti tale metodica va necessariamente integrata con una RMN od una TC con contrasto data la scarsa capacità dell'ecografia stessa di dirimere i confini tra i tessuti. L'ittero derivante dall'infiltrazione delle vie biliari da parte della neoplasia è di per se un indice di avanzamento. Chemioterapia e radioterapia a scopo di ridurre la massa saranno senza dubbio efficaci ma non è possibile prevedere se si potrà poi comunque intervenire. Suggerirei innanzitutto una TC total body con mdc per una stadiazione completa ed una scintigrafia ossea. Inoltre abbinerei della ipertermia capacitiva locoregionale per un potenziamento della combinazione chemioterapia-radioterapia.
un caro saluto ed un grande in bocca al lupo
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Caro dottor Pastore innanzitutto la ringrazio per la tempestivita con cui ha risposto alla mia richiesta,ma le vorrei chiedere in cosa consistono questi esami che lei indica in modo che ne possa parlare con il medico (Suggerirei innanzitutto una TC total body con mdc per una stadiazione completa ed una scintigrafia ossea. Inoltre abbinerei della ipertermia capacitiva locoregionale per un potenziamento della combinazione chemioterapia-radioterapia.)e poi le volevo chiedere,visto che secondo la mia descrizzione della situazione di mio padre lei considera il quadro clinico piuttosto severo,il fatto che gli abbiano fatto i by-pass è un brutto segnio?cioè vuol dire che i medici stanno solo tentendo di allungargli la vita?e se si perche non ci parlano chiaro?.....la vita è proprio ingiusta!
grazie di tutto e buona giornata
grazie di tutto e buona giornata
[#3]
Caro Utente,
la TC total body con mezzo di contrasto serve per verificare (nei limiti del possibile perchè non evidenzia eventuali metastasi al di sotto del mezzo centimetro) se vi è malattia in altri organi (metastasi). La scintigrafia ossea serve per verificare se la malattia ha sconfinato anche nello scheletro. Il by-pass eseguito è una manovra puramente palliativa. Serve per evitare occlusione e per tentare di drenare la bile in eccesso dovuta alla compressione da parte del tumore delle vie biliari. Le terapie allungheranno sicuramente la sopravvivenza e miglioreranno le condizioni generali ma assai assai difficilmente saranno risolutive. Credo sia opportuno trascorrere un pò di tempo in più nel dialogo schietto con i curanti.
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la TC total body con mezzo di contrasto serve per verificare (nei limiti del possibile perchè non evidenzia eventuali metastasi al di sotto del mezzo centimetro) se vi è malattia in altri organi (metastasi). La scintigrafia ossea serve per verificare se la malattia ha sconfinato anche nello scheletro. Il by-pass eseguito è una manovra puramente palliativa. Serve per evitare occlusione e per tentare di drenare la bile in eccesso dovuta alla compressione da parte del tumore delle vie biliari. Le terapie allungheranno sicuramente la sopravvivenza e miglioreranno le condizioni generali ma assai assai difficilmente saranno risolutive. Credo sia opportuno trascorrere un pò di tempo in più nel dialogo schietto con i curanti.
Cari saluti
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.6k visite dal 06/09/2010.
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