Un tumore ovarico
Volevo un consulto: Sono stata operata da un tumore ovarico con metastasi al peritoneo. Gli altri organi erano privi di metastasi.
Il Ca125 al momento dell'intervento era 1000. Dopo l'intervento ho seguito sei cicli di chemioterapia (cisplatino +taxolo). La chemioterapia è finita alla fine di marzo. Due giorni fa ho eseguuito una tac di controllo e i markers tumorali. Dalla tac si evidenziano adenomegalie paraortiche e un nodulo ipermico subcentimetrico di possibile natura secondaria da controllare eventualmente. Il ca125 era a 14 e gli altri marker tutti nella norma. Devo di nuovo fare dellla chemioterapia?
Graziee infinite
Il Ca125 al momento dell'intervento era 1000. Dopo l'intervento ho seguito sei cicli di chemioterapia (cisplatino +taxolo). La chemioterapia è finita alla fine di marzo. Due giorni fa ho eseguuito una tac di controllo e i markers tumorali. Dalla tac si evidenziano adenomegalie paraortiche e un nodulo ipermico subcentimetrico di possibile natura secondaria da controllare eventualmente. Il ca125 era a 14 e gli altri marker tutti nella norma. Devo di nuovo fare dellla chemioterapia?
Graziee infinite
[#1]
Cara signora,
il Ca125 è un marker che aumenta quando viene interessata una sierosa, come ad esempio il peritoneo e la pleura. Aumenta quando la neoplasia recidivante interessa questi tessuti. Il suo Ca125 mi sembra abbastanza basso, probabilmente perchè la malattia non interessa il peritoneo. Se gli esami strumentali evidenziano una ripresa di malattia a livello linfonodale occorre intraprendere una nuova chemioterapia perchè lei è risultata una platino-resistente o platino-parzialmente resistente. Consiglio di eseguire, quindi, una seconda linea CT (ad esempio contenente caelyx).
Tanti auguri,
Dott. G. Lombardi
il Ca125 è un marker che aumenta quando viene interessata una sierosa, come ad esempio il peritoneo e la pleura. Aumenta quando la neoplasia recidivante interessa questi tessuti. Il suo Ca125 mi sembra abbastanza basso, probabilmente perchè la malattia non interessa il peritoneo. Se gli esami strumentali evidenziano una ripresa di malattia a livello linfonodale occorre intraprendere una nuova chemioterapia perchè lei è risultata una platino-resistente o platino-parzialmente resistente. Consiglio di eseguire, quindi, una seconda linea CT (ad esempio contenente caelyx).
Tanti auguri,
Dott. G. Lombardi
Cordiali Saluti,
Dott. Giuseppe Lombardi
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta. Sono il figlio della signora interessata (mia madre ha 67anni). Volevo chiarirle la situazione perchè forse non sono stato molto chiaro. Purtroppo dopo il primo intervento ( isteroanessiectomia, appendicectomia, omentectomia + 6 cicli di chemiotrapia cisplatino +taxolo) ha dovuto subire un intervento per fistola vescico-vaginale di natura benigna, conseguenza del primo intervento perchè perdeva urina, aveva attacchi di febbre, nausea. Le scrivo l'esito dell'ultima tac: In sede pelvica sn, superiormente alla vescica e medialmente al sigma prossimale, si evidenzia ampia area ipodensa a ricco c.e periferico, di morfologia complessa e associata a diffuso ispessimento fasciale perivescicale e perirettale anteriore; tale reperto è ascrivibile in prima ipotesi a raccolta ascessuale con interesamento fasciale.
L'uretere sn è lievemente ectasico lungo il suo decorso ed al III inferiore è strettamente adeso alla raccolta; coesistono ritardo della fase parenchimografica renale sn ed ectasia calico-pielica con netto ritardo escretivo a sn.
Plurime linfoadenomegalie in sede paraaortica sottorenale (diam max 16mm)
Subcentrimetrico nodulo ipermico peritoneale in sede mesenterica paramediana sn di possibile natura secondaria da valutare evolutivamnete
compresa fra rene sn e m psoas è presente immagine lenticolare solida di 27x7mm probabile esito di pregressa raccolta.
non evidenti lesioni pleuro parenchimali cn caratteri di attività
non linfoadenomegalie mediastiniche
non lesioni epatiche spleniche pancreatiche e renali.
Non lesioni espansive surrenaliche
non evidenti lesioni ossee di aspetto ripetitivo a carico dello scheltro assiale
Ha risolto la febbre e la nausea dovuta alla raccolta ascessuale con terpia antibiotica.
E' debilitata e per questo volevo sapere se poteva aspettare settembre prima di intraprendere ulteriori controlli e terapie.Grazie mille!!!
L'uretere sn è lievemente ectasico lungo il suo decorso ed al III inferiore è strettamente adeso alla raccolta; coesistono ritardo della fase parenchimografica renale sn ed ectasia calico-pielica con netto ritardo escretivo a sn.
Plurime linfoadenomegalie in sede paraaortica sottorenale (diam max 16mm)
Subcentrimetrico nodulo ipermico peritoneale in sede mesenterica paramediana sn di possibile natura secondaria da valutare evolutivamnete
compresa fra rene sn e m psoas è presente immagine lenticolare solida di 27x7mm probabile esito di pregressa raccolta.
non evidenti lesioni pleuro parenchimali cn caratteri di attività
non linfoadenomegalie mediastiniche
non lesioni epatiche spleniche pancreatiche e renali.
Non lesioni espansive surrenaliche
non evidenti lesioni ossee di aspetto ripetitivo a carico dello scheltro assiale
Ha risolto la febbre e la nausea dovuta alla raccolta ascessuale con terpia antibiotica.
E' debilitata e per questo volevo sapere se poteva aspettare settembre prima di intraprendere ulteriori controlli e terapie.Grazie mille!!!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.9k visite dal 22/07/2007.
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