Adenocarcinoma

Buonasera,
mio papà è stato ricoverato circa 2 settimane fa, poichè aveva problemi respiratori.
Così, dopo una lastra, gli è stato detto che era presente del liquido.
Hanno prelevato circa 2 litri di liquido e dopo esame citologico, ci è stato detto che si tratta di un adenocarcinoma.
Nel polmone sono presenti 4 linfoadenomegalie.

Vorrei sapere se per mio papà c'è ancora qualcosa da fare o se dobbiamo essere pessimisti e aspettarci il peggio.

Grazie. Cordialmente.

Eleonora
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Carissima signora,
E' opportuno prima effettuare esami di stadiazione accurati(TC/PET e/o mediastinoscopia ecc.) dai quali è deducibile lo stadio di malattia. In funzione di quest'ultimo bisogna impostare un iter terapeutico adeguato. Quindi bando al pessimismo. Ancora non ci sono elementi sufficienti per fare una prognosi.Tutti i tumori sono curabili, anche se in realtà non tutti sono guaribili. Ma aspetti prima di pensare al peggio.
Quindi ci faccia avere altri dettagli, se lo ritiene opportuno per ulteriori informazioni dirimenti. Cordialità

Dr.Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo dr. Alongi,
La ringrazio per la Sua cortese risposta.

Effettivamente non ho molti elementi a disposizione, ma non appena avrò qualche dettaglio in più a mie mani, metterò il tutto a Vostra disposizione.

Purtroppo tutto quello che so, è quello che ci è stato detto dal medico.

Grazie ancora per la Sua risposta!

A risentirci.

Cordiali saluti.

Eleonora
[#3]
Utente
Utente
Gentile dr. Alongi,
eccomi nuovamente per presentarLe in modo più dettagliato il caso di mio papà (69 enne).

Nel 2000 sono comparsi poliartromialgie astenia e steppage del piede destro è stata inoltre riscontrata gammopatia monoclonale IgA (gamma), gastrite atrofica Hp + e sindrome del canale stretto midollare.
E' stata perciò intrapresa terapia con steroidi.

Nel luglio dello stesso anno fu formulata diagnosi di "vasculite sistemica p-ANCA +" e polineuropatia sensitivo-motoria; la biopsia renale documentava un danno di tipo nefroangiosclerotico.
E' stata associata ciclofosfamide.

Nel 2005 ricovero per schock cardiogeno per TV, ulteriormente complicato da infarto intestinale su base vasculitica, per cui è stato sottoposto a resezione colica (colon traverso). Alla dimissione è stata formulata diagnosi di cardiomiopatia dilatativa ischemica e valvolare in portatore di pace maker e posto in terapia con amiodarone.

Nell'agosto 2005 è stata posta diagnodi di sindrome POEMS per la presenza di ipogonadismo subclinico polineuropatia organomegalia gammopatia monoclonale. Esclusa amiloidosi ereditaria sistemica.
E' stato perciò intrapreso trattamento con desametasone ad alte dosi.
Al terzo ciclo di terapia è comparsa ritenzione idrica, dispnea e alterazione del tono dell'umore.

Al momento del ricovero il paziente è in terapia con prednisone 7.5 mg al giorno il quadro neurologico è stabile e i valori ritentivi renali sono di poco superiori alla norma.

Il paziente è giunto in DEA per dolore oppressivo in clinostatismo e dispnea. Il radiogramma del torace ha documentato versamento pleurico per cui il paziente è stato ricoverato.

29 giugno 2007 - Toracentesi: svuotamento di 1600 cc di liquido sieroematico con invio di campioni all'esame chimico-fisico, colturale e citologico.

2 luglio 2007 - TAC torace (eseguita senza mezzo di contrato per la gammopaia monoclonale e la familiarità per allergie ai mezzi di contrasto) minimo versamento pleurico a sinistra, 4 linfoadenomegliae di cui 1 di 12 mm e le altre inferiori sempre a sinistra senza evidenza di lesioni pleuroparenchimali.

27 giugno 2007 - ecocardiogramma: ventricolo sinistro ispessito e lievemente dilatato con cinesi normalizzata e funzione sistolica ai limiti inferiori della norma, lieve dilatazione biatriale. Insufficienza mitralica di grado moderato secondaria a rottura di corda lembi ispessiti e rimaneggiati, PAPs 40 mmHg.




Ad oggi, per ben 3 volte, gli è stato prelevato liquido dal polmone, poichè tale versamento avviene nel giro di una ventina di giorni.

Esiste una terapia o altro, che possa impedire o rallentare la formazione di questo liquido?? Oppure ogni volta che si riforma, bisogna recarsi al pronto soccorso per drenaggio ???


In attesa di un Suo gentile riscontro, colgo l'occasione per salutarLa cordialmente.

Eleonora
[#4]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Eleonora,

ho letto la storia clinica complessiva e mi rendo conto delle difficoltà terapeutiche specifiche per l'adenocarcinoma in considerazione delle comorbilità. Direi comunque che si potrebbe tentare con una terapia poco aggressiva che può dare dei risultati in termini di contenimento della malattia. Mi verrebbe in mente una monochemioterapia settimanale con vinorelbina. Tale terapia prevede una fleboclisi settimanale ed in genere non da alcun tipo di problema. Inoltre eseguirei il dosaggio su sangue della CgA (cromogranina A). Le neoplasie polmonari infatti di frequente presentano quella che si chiama componente neuroendocrina; in tal caso, qualora il valore della CgA fosse elevato, il paziente si può giovare molto di una terapia con octreotide (uno dei preparati commerciali si chiama Longastatina). Questa terapia (che ha effetti collaterali praticamente nulli salvo qualche piccolo disturbo intestinale occasionale) consiste in 20 iniezioni sottocute inizialmente e successivamente una i.m. ogni 28 giorni. Altra opzione terapeutica può consistere nell'associare ad un trattamento chemioterapico (vinorelbina + octreotide) l'ipertemia. Tale metodica consiste in applicazioni di calore con un macchinario adatto allo scopo. Il dispositivo presenta due antenne che vengono poste sull'organo malato e che riscaldano in profondità sino a portare la temperatura interna del distretto corporeo intorno ai 42-43 °C. Le cellule neoplastiche sono sensibili al calore più di quelle normali e tendono a morire. Certamente tutte queste opzioni mirano ad un miglioramento della qualità della vita e ad un suo prolungamento ma occorre ahimè dire che molto difficilmente porteranno a guarigione.

Resto sempre a disposizione per ulteriori consigli se lo ritieni utile.

un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#5]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Aggiungo a quanto scritto dal collega Pastore che a questo programma terapeutico non è da escludere a priori un eventuale ausilio locale con la Radioterapia(previa toracentesi completa), esclusivamente sulle sedi "attive di malattia"; a tal scopo la PET è fondamentale in quanto diversi studi hanno dimostrato una superiorità rispetto alla TC sopratutto per caratterizzare le adenopatie intratoraciche. Rimane non identificato correttamente il sito del tumore primitivo. E anche qui la PET può portare il suo contributo, pur considerando i suoi limiti di risoluzione. Dopo una accurata stadiazione, se le lesioni appaiono relativamente "distanti" dal miocardio(ipofunzionante)è possibile ipotizzare una radioterapia(preferibilmente con metodiche più conformate o a modulazione di intensità) su aree relativamente poco estese. Insieme ad un approccio sistemico possibilemtne meno tossico, il contributo locale di una radioterapia molto precisa sulle aree attive(se limitate in numero e dimensioni e in rapporti con gli organi mediastinici) potrebbe aumentare il controllo di malattia più a lungo, pur non potendo garantire una effettiva guarigione.
Ci faccia sapere se effettua altri esami.
Cordialità
Dr.Filippo Alongi
[#6]
Utente
Utente
Gent.mi dr. Alongi e dr. Pastore, Vi ringrazio nuovamente per la Vostra disponibilità e cortesia.

L'unica cosa che continuo a domandarmi è il perchè, l'oncologo presso il quale è in cura mio papà, non ci ha parlato di tali terapie, al contrario ci è stato detto che non si può fare nulla a parte toracentesi al bisogno.

Cordiali saluti.


Eleonora
[#7]
Utente
Utente
Mio papà è stato nuovamente ricoverato (2 giorni fa).

Non hanno fatto toracentesi, ma lo hanno ricoverato per applicare drenaggio al polmone e tra qualche giorno faranno il talcaggio.

Ci sono delle controindicazioni oppure finalmente potrà condurre un tenore di vita un po' più normale? Respirerà finalmente meglio?

Nonostante talcaggio, potrà riformarsi del liquido?

Ho paura di vedere mio papà stare male e soffrire.

Cordiali saluti.



Eleonora
[#8]
Utente
Utente
Ieri è stato effettuato talcaggio al polmone sinistro.

Questa notte mio papà aveva qualche linea di febbre e un po' di male al torace, ma ci è stato detto che è tutto normale.

E' normale che stamattina abbia un po' di dispnea?

Rimango in attesa di un Vostro riscontro!

VI PREGO RISPONDETEMI!

Grazie.

[#9]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Eleonora,

il talcaggio va bene. E' normale che nel post-intervento si abbia qualche disturbo. E' stata prescritta terapia antibiotica?

un caro saluto

Carlo Pastore
[#10]
Utente
Utente
Gentilissimo dr. Pastore,

La ringrazio per la Sua continua cortesia nel rispondere alle mie domande.

Sabato notte è stato ricoverato e domenica mattina ha preso 2 AUGMENTIN + flebo di AUGMENTIN.

Questa mattina gli hanno tolto il drenaggio e adesso sembra respirare un po' meglio ... in più, la febbre gli si è abbassata di qualche linea.

Grazie ancora di tutto ... è solo che ho bisogno di continue conferme, ho paura che lui possa stare male ... di conseguenza sto male anche io, ma davanti a lui devo essere forte e farmi coraggio ... (cosa per niente semplice).

La saluto caramente ... e non mi stancherò mai di ringraziarLa.

Eleonora
[#11]
Utente
Utente

Rieccomi qui a scrivere.

Il giorno 11 settembre scorso, a mio papà, è stato effettuato talcaggio del polmone sinistro.

Purtroppo gli si è riformato il liquido, così siamo tornati in ospedale e gli è stata fatta per l'ennesima volta, una toracentesi.

Nonostante ciò, lui continua a non respirare bene ed è costretto a vivere il resto dei suoi giorni sempre con la bombola di ossigeno al suo fianco.

So che presto perderò mio papà ... ma vorrei non vederlo soffrire così.

Non ci sono altri metodi che evitino la formazione o riduzione di questo liquido? E' possibile che il talcaggio non sia servito a nulla???

Grazie.

Cordiali saluti.


Eleonora
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