Lesione di 36 mm al fegato
Spettabili medici,
ho bisogno di chiedere delle delucidazioni, per quanto sia possibile, sulla situazione di mia madre. Ha 64 anni ed è stata operata per colistite acuta(cistifeleoctomia tradizionale per calcolosi, perchè data la situazione, aderenze, ispessimento della cistifelea, pus, presenza di calcoli anche nel condotto biliare, era impossibile effettuare la laparoscopia), e, prima dell'intervento in seguito ad una TAC le è stata rilevata una "massa di 36 mmm" nella punta in alto del fegato, che ci è stato accennato, anche se non troppo chiaramente, potrebbe essere un adenoma, (i medici non usano però quasi mai questo termine per definirla). Inoltre le è stato detto che probabilmente ha avuto l'epatite senza accorgersene e le è stato chiesto se ha fatto uso di anticonezionali orali, e per verificare la natura della massa, insieme all'intervento le è stata fatta la biopsia. Perdonate l'ignoranza, ma secondo voi come mai si è scelto quest'esame e non (come ho letto che solitamente si fa per accertare un adenoma) una risonanza magnetica? Di cosa si potrebbe trattare? Vi ringrazio sin da ora per il tempo dedicatomi. Sinceramente sono molto preoccupata. Distinti saluti
ho bisogno di chiedere delle delucidazioni, per quanto sia possibile, sulla situazione di mia madre. Ha 64 anni ed è stata operata per colistite acuta(cistifeleoctomia tradizionale per calcolosi, perchè data la situazione, aderenze, ispessimento della cistifelea, pus, presenza di calcoli anche nel condotto biliare, era impossibile effettuare la laparoscopia), e, prima dell'intervento in seguito ad una TAC le è stata rilevata una "massa di 36 mmm" nella punta in alto del fegato, che ci è stato accennato, anche se non troppo chiaramente, potrebbe essere un adenoma, (i medici non usano però quasi mai questo termine per definirla). Inoltre le è stato detto che probabilmente ha avuto l'epatite senza accorgersene e le è stato chiesto se ha fatto uso di anticonezionali orali, e per verificare la natura della massa, insieme all'intervento le è stata fatta la biopsia. Perdonate l'ignoranza, ma secondo voi come mai si è scelto quest'esame e non (come ho letto che solitamente si fa per accertare un adenoma) una risonanza magnetica? Di cosa si potrebbe trattare? Vi ringrazio sin da ora per il tempo dedicatomi. Sinceramente sono molto preoccupata. Distinti saluti
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La risonanza effettivamernte è meglio della TAC per lo studio degli adenomi epatici, ma in questo caso è decisamente inutile dal momento che è stata fatta una biospia durante l'intervento della lesione trovata alla TAC. Inoltre in questi casi l'esame principale resta sempre la tac a cui segue eventualmente la risonanza sempre che non si debba fare un intervento
Dr. alberto vannelli
http://www.albertovannelli.it
[#2]
Utente
Grazie dottore.. mi sono però dimenticata di dirle che la biopsia le doveva esser fatta prima dell'intervento: ma, data la posizione (dietro le costole) di questa massa, con "l'ago" tradizionale non son riusciti ad effettuare il prelievo di tessuto, che invece è stato effettuato con "un sondino" durante l'intervento. Come mai possono aver fatto una scelta simile senza pensare ad una risonanza? il mio timore è che i medici che la stanno seguendo non siano affatto certi che sia un adenoma o comunque una cosa benigna..sono spaventatissima e quest'attesa dell'esito è insopportabile. La ringrazio tanto
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Se trovo una immagine sospetta al fegato la risonanza può aiutarmi nella diagnosi, se devo fare un intervento alla colecisti, la risonanza è assolutamente inutile perchè è superata dalla biospia che fornisce una diagnosi certa e lascia molto più tranquilli. Quanto all'attesa sono d'accordo con lei ma putroppo non c'è alternativa
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 16/08/2010.
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