Lesioni al fegato causa tumore al colon
Buongiorno, ho 63 anni ed ho subito un ricovero urgente ed operato con la seguente diagnosi: NEOPLASIA STENOSANTE E PERFORATA DEL COLON ASCENDENTE CON SECONDARISMI EPATICI. Tra gli accertamenti effettuati durante la degenza, la tac ha evidenziato: 4 lesioni nodulari epatiche ipodense all'VIII (41 mm), al VII (18 mm), al VI (21 e 10 mm) di significato ripetitivo. L'oncologo mi ha detto che non sono operabile ed ha consigliato una chemioterapiaancora da definire.
Gradirei sapere se la cosa è grave o se la chemio può risolvere la vicenda. Grazie.
Gradirei sapere se la cosa è grave o se la chemio può risolvere la vicenda. Grazie.
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Gentile Utente,
la presenza di uno sconfinamento epatico impone un trattamento chemioterapico. Tale protocollo andrà definito con accuratezza. E' stata effettuata la determinazione dell'EGFR sul pezzo istologico? La positività di tale parametro darebbe la possibilità di valutare una terapia con cetuximab (un anticorpo monoclonale di nuova generazione). Io suggerirei comunque 6 cicli di chemioterapia con controllo in itinere dopo 3 cicli e valutazione successiva di intervento sulle lesioni epatiche (se ridotte). Tale intervento potrebbe anche essere fatto in termoablazione (cioè bruciando le lesioni senza asportazione di parenchima epatico circostante).
Ci tenga informati, un grande in bocca al lupo
Dr. Carlo Pastore
la presenza di uno sconfinamento epatico impone un trattamento chemioterapico. Tale protocollo andrà definito con accuratezza. E' stata effettuata la determinazione dell'EGFR sul pezzo istologico? La positività di tale parametro darebbe la possibilità di valutare una terapia con cetuximab (un anticorpo monoclonale di nuova generazione). Io suggerirei comunque 6 cicli di chemioterapia con controllo in itinere dopo 3 cicli e valutazione successiva di intervento sulle lesioni epatiche (se ridotte). Tale intervento potrebbe anche essere fatto in termoablazione (cioè bruciando le lesioni senza asportazione di parenchima epatico circostante).
Ci tenga informati, un grande in bocca al lupo
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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Non escludo il possibile contributo sul fegato della Tomoterapia (in 4D o gating) o della RT stereotassica , se ci fosse una riduzione dimensionale e di numero delle lesioni epatiche a fine chemioterapia.
Cordiali saluti
F.Alongi
Cordiali saluti
F.Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.8k visite dal 08/07/2007.
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