Neoplasia prostata con secondarismi osteoaddensant
Il 31/8/06,in modo totalmente asintomatico, si è manifestata la neoplasia in soggetto di anni 48. La diagnosi da esame istologico(3 agobiopsie 1,4 cm, lato destro e 2 da 1,3 cm lato sinistro) GRADO 9 (4+5) Gleason. La neoplasia coinvolge il 90% del tessuto prelevato al lobo destro ed il 20% di quello sinistro. Infiltrazione perineurale e del tessuto adiposo periprostatico destro. MF MF P1143 T77100 M85503. La scintigrafia ossea ha documentato multiple aree di iperacaccumulo a livello della teca cranica, in regione parietale destra e temporale omolaterale, di diverse vertebre del rachide in toto, di alcune coste bilateralmente, del bacino e dell'articolazione scapolo-omerale destra. PSA 312. TERAPIA: casodex 50 e decapetyl ogni 28 giorni ha funzionato sino a gennaio 2007 con il PSA sceso a 3,05 e nessun dolore. Da marzo Casodex 150 ma il PSA in aumento costante:oggi PSA 78.Fortunatamente nessun dolore. Vi chiedo, cortesemente, quali possano essere le terapie, se esistono, da attuare per bloccare la nuova ripresa, considerata l'aggressività già manifestatasi.
Grazie per la disponibilità.
Mari
Grazie per la disponibilità.
Mari
[#1]
Gentile Utente,
direi che in considerazione della terapia ormonale che sta già eseguendo il paziente e della giovane età, vi è indicazione ad una chemioterapia. Il trattamento consisterebbe nell'impiego di docetaxel (Taxotere è il nome commerciale) con una schedula (che l'oncologo definirà) o settimanale o trisettimanale. Tale farmaco non presenta particolari effetti collaterali (anche se come per tutte le chemioterapie non si può escludere nulla al 100%): le cose che però ci si deve aspettare sono alopecia, spossatezza e mucosite. Inoltre suggerirei Zometa con somministrazione ogni 28 giorni per le ripetizioni osee. Infatti è dimostrato che oltre a modificare il rimaneggiamento osseo, l'acido zoledronico (Zometa) esercita un effetto antineoplastico diretto sulle metastasi ossee. In aggiunta suggerirei anche blocco androgenico totale, rinforzando l'effetto del Casodex con uno Zoladex (iniezione da praticare ogni 28 giorni).
Sempre a disposizione, un cordialissimo saluto
Dr. Carlo Pastore
direi che in considerazione della terapia ormonale che sta già eseguendo il paziente e della giovane età, vi è indicazione ad una chemioterapia. Il trattamento consisterebbe nell'impiego di docetaxel (Taxotere è il nome commerciale) con una schedula (che l'oncologo definirà) o settimanale o trisettimanale. Tale farmaco non presenta particolari effetti collaterali (anche se come per tutte le chemioterapie non si può escludere nulla al 100%): le cose che però ci si deve aspettare sono alopecia, spossatezza e mucosite. Inoltre suggerirei Zometa con somministrazione ogni 28 giorni per le ripetizioni osee. Infatti è dimostrato che oltre a modificare il rimaneggiamento osseo, l'acido zoledronico (Zometa) esercita un effetto antineoplastico diretto sulle metastasi ossee. In aggiunta suggerirei anche blocco androgenico totale, rinforzando l'effetto del Casodex con uno Zoladex (iniezione da praticare ogni 28 giorni).
Sempre a disposizione, un cordialissimo saluto
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
In considerazione del grado di diffusione a diversi segmenti ossei, sarebbe opportuno anche valutare una TERAPIA Radiometabolica con un radiofarmaco osteotropo quale lo stronzio radioattivo. Reputo infatti la radioterapia a fasci esterni poco adatta per la presenza di molteplici lesioni osseee a quasi tutto lo scheletro. Concordo inoltre per lo zometa ogni 28 gg ed eventualente all'uso di una chemioterapia di ultima linea dopo fallimento delle linee ormonali precedenti(anche dopo rivalutazione più recente del parametro biochimico del PSA).
Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#3]
Ex utente
Grazie per le risposte. Il blocco androgino totale è già in atto con il Decapeptyl 3,75 ogni 28 giorni. Fortunatamente, allo stato, non sono presenti dolori ossei ed il Malato rifiuta trattamenti chemioterapici per paura degli effetti collaterali.
Avendo già superato senza criticità l'aspettativa di sei mesi di vita dalla diagnosi, con una qualità della vita ottima, vorrebbe evitare cure palliative e/o invasive per quanto possibile.
Cordialmente
Avendo già superato senza criticità l'aspettativa di sei mesi di vita dalla diagnosi, con una qualità della vita ottima, vorrebbe evitare cure palliative e/o invasive per quanto possibile.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 28/06/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.