Ipertermia e nuovi farmaci per microcitoma
Gentili Dottori,
ho due questioni da sottoporre alla vostra cortese attenzione relative al trattamento del microcitoma polmonare diagnosticato a mio cognato.
La prima questione riguarda l'utilizzo dell'ipertermia a radiofrequenza abbianata ai trattamenti chemioterapici per questo tipo di tumori. Non mi sembra che gli oncologi medici abbiano un parere concorde sugli effetti che l'ipertermia profonda può avere nella cura dei tumori in generale e del microcitoma polmonare in particolare. Almeno tre degli oncologi che abbiamo consultato per il caso di mio cognato hanno espresso perplessità essendo concordi solo nell'assegnare all'ipertermia un effetto facilitante dell'azione dei farmaci chemioterapi ed escludendo azioni autonome significative(uno degli oncologi alla nostra domanda in merito all'ipertermia oncologica ha risposto con un "per carità!"). Da quanto ho potuto capire leggendo in giro, non mi sembra che le cose stiano così come questi oncologi ci hanno detto. Quale è il vostro parere in merito e quali evidenze cliniche esistono sugli effetti dell'ipertermia nel trattamento del microcitoma?
La seconda questione è relativa al farmaco PD173074 che dalle sperimentazioni condotte presso l'Imperial College di Londra nel 2009 sembrava aver dato risultati molto promettenti nella cura del microcitoma indotto su cavie.
Siete a conoscenza se è stata avviata la sperimentazione del PD173074 sugli esseri umani e degli eventuali risultati?
Vi ringrazio.
Maurizio
ho due questioni da sottoporre alla vostra cortese attenzione relative al trattamento del microcitoma polmonare diagnosticato a mio cognato.
La prima questione riguarda l'utilizzo dell'ipertermia a radiofrequenza abbianata ai trattamenti chemioterapici per questo tipo di tumori. Non mi sembra che gli oncologi medici abbiano un parere concorde sugli effetti che l'ipertermia profonda può avere nella cura dei tumori in generale e del microcitoma polmonare in particolare. Almeno tre degli oncologi che abbiamo consultato per il caso di mio cognato hanno espresso perplessità essendo concordi solo nell'assegnare all'ipertermia un effetto facilitante dell'azione dei farmaci chemioterapi ed escludendo azioni autonome significative(uno degli oncologi alla nostra domanda in merito all'ipertermia oncologica ha risposto con un "per carità!"). Da quanto ho potuto capire leggendo in giro, non mi sembra che le cose stiano così come questi oncologi ci hanno detto. Quale è il vostro parere in merito e quali evidenze cliniche esistono sugli effetti dell'ipertermia nel trattamento del microcitoma?
La seconda questione è relativa al farmaco PD173074 che dalle sperimentazioni condotte presso l'Imperial College di Londra nel 2009 sembrava aver dato risultati molto promettenti nella cura del microcitoma indotto su cavie.
Siete a conoscenza se è stata avviata la sperimentazione del PD173074 sugli esseri umani e degli eventuali risultati?
Vi ringrazio.
Maurizio
[#1]
Gentile Sig. Maurizio,
l'ipertermia capacitiva profonda è una terapia coadiuvante nella condotta terapeutica delle neoplasie. Nessuno direbbe mai che bisogna abbandonare le altre terapie per eseguire ipertermia ma certamente si può affermare che la combinazione è utile nell'ambito della terapia multimodale dei tumori. Ho avuto modo di vedere personalmente dei risultati egregi, anche laddove esimi Colleghi avevano gettato la spugna. Lontani dalle sterili polemiche, facciamo perno sulla situazione del microcitoma. A mio avviso la terapia più idonea per tale neoplasia è tuttora una combinazione di cisplatino ed etoposide, coadiuvata da radioterapia ed ipertermia. Doserei inoltre la cromogranina A per verificare se la neoplasia esprime componente neuroendocrina e se è quindi possibile addizionare di octreotide la terapia prescelta. Di sperimentazioni farmacologiche ve ne sono molte ma nessuna ancora in uno stadio significativo di avanzamento.
un caro saluto ed un grande in bocca al lupo
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
l'ipertermia capacitiva profonda è una terapia coadiuvante nella condotta terapeutica delle neoplasie. Nessuno direbbe mai che bisogna abbandonare le altre terapie per eseguire ipertermia ma certamente si può affermare che la combinazione è utile nell'ambito della terapia multimodale dei tumori. Ho avuto modo di vedere personalmente dei risultati egregi, anche laddove esimi Colleghi avevano gettato la spugna. Lontani dalle sterili polemiche, facciamo perno sulla situazione del microcitoma. A mio avviso la terapia più idonea per tale neoplasia è tuttora una combinazione di cisplatino ed etoposide, coadiuvata da radioterapia ed ipertermia. Doserei inoltre la cromogranina A per verificare se la neoplasia esprime componente neuroendocrina e se è quindi possibile addizionare di octreotide la terapia prescelta. Di sperimentazioni farmacologiche ve ne sono molte ma nessuna ancora in uno stadio significativo di avanzamento.
un caro saluto ed un grande in bocca al lupo
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Egregio Dott. Pastore,
la ringrazio infinitamente per la puntuale risposta che ci conforta ulteriormente nel perseguire la strada dell'ipertermia come coadiuvante della terapia chemioterapica e radiologica.
Vorrei esprimerle grande riconoscenza per il meritorio lavoro che svolge rispondendo a questi consulti che sono di grande aiuto per i pazienti e i famigliari.
Proprio per dar modo di far conoscere le storie cliniche nelle quali molti di noi cercano risposte ed orientamenti, vorrei continuare a tenerla informato con questo mezzo sperando di non abusare della sua disponibilità.
Un caro saluto.
Maurizio
la ringrazio infinitamente per la puntuale risposta che ci conforta ulteriormente nel perseguire la strada dell'ipertermia come coadiuvante della terapia chemioterapica e radiologica.
Vorrei esprimerle grande riconoscenza per il meritorio lavoro che svolge rispondendo a questi consulti che sono di grande aiuto per i pazienti e i famigliari.
Proprio per dar modo di far conoscere le storie cliniche nelle quali molti di noi cercano risposte ed orientamenti, vorrei continuare a tenerla informato con questo mezzo sperando di non abusare della sua disponibilità.
Un caro saluto.
Maurizio
[#3]
Gentile Sig. Maurizio,
ringrazio innanzitutto per gli elogi che mi confortano nel lavoro quotidiano e certamente con piacere seguirò l'evoluzione clinica del paziente.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
ringrazio innanzitutto per gli elogi che mi confortano nel lavoro quotidiano e certamente con piacere seguirò l'evoluzione clinica del paziente.
un caro saluto
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 18/06/2010.
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