Melanoma corideo

Buongiorno, ieri è stato definitivamente diagnosticato un melanoma coroidale a mio suocero, 71 anni. Scrivo a voi nella speranza di avere chiarimenti e consigli, forse più umani che strettamente medici. Siamo stati del Prof. Mosci a Genova, uno tra i migliori specialisti di questa rara patologia, per cui credo che sul piano strettamente medico ci abbia spiegato bene la situazione. Vi scrivo però nella speranza di ricevere aiuto su un altro piano, quello decisionale e umano. Le possibilità sono due, denucleazione o radioterapia, pare che entrambe le soluzioni comportino un abbattimento fino al 85% sulle recidive e metastasi al fegato. Prima scelta, dunque,togliere occhio e problema alla radice o affrontare la radioterapia (sempre se questo caso sia possibile, certezza che si avrà solo dopo l'avvenuta operazione di cerchiaggio del tumore). Il melanoma è vicinissimo al nervo ottico, per cui, se oggi mio suocero ha 1 decimo, domani avrà 0 (ci ha avvisati che sicuramente il nervo ottico verrà danneggiato). Per cui chiedo, in prima battuta, se per voi sia meglio eradicare immediatamente e definitivamente il problema oppure può valere la pena sottomettersi a pellegrinaggi e sedute di radioterapia nonostante sia già certo di perdere la vista.
In secondo luogo...per le normali vie sanitarie tempo di attesa (sia per enucleazione che operazione di cerchiaggio) da 45 a 60 gg, privatamente 15 gg.(e una spesa, tra l'altro non propriamente irrilevante) al di là della moralità di queste situazioni, vi chiederei se fosse veramnete così urgente da dover, per forza, anticipare le cose di soli 30 giorni oppure no.
Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà aiutarci in queste decisioni, forse fuori portata ai comuni mortali. Grazie mille.