Un carcinoma della prostata

Papà ha 88 anni e dal 2003 è stato diagnosticato un carcinoma della prostata (psa tot.112 ng/ml) senza biopsie, subito trattato con androcur per 4 settimane, poi enantone 3,75/mese dal Dic.2003.
Dopo quattro mesi psa a 1,54,
Da maggio a nov. del 2004 psa salito a 2,65 ed è stata integrata la terapia con una cp di casodex 50 al giorno.
In tre mesi il psa è sceso a 0,10 ed è rimasto su questi valori fino a Ottobre 2006, allorche' è salito a 0,39; a Dicembre a 0,47 ed a marzo 2007 a 0,85.
Una rm con mdc del Nov.05 evidenziava secondarismi dorsali, definiti con tac del febbraio 2006 "inattivi" e semza pericolo di compressioni o cedimenti. La scintigrafia ossea total body sempre del nov.2005 non li segnalava, ma evidenziava solo degenrazioni artrosiche cervicali e lombosacrali.
A Marzo u.s. una tac con mdc a torace, addome completo e mediastino, porzioni ossee incluse, non segnalava secondarismi e confermava quelli dorsali assolutamente invariati.Non evidenziava inoltre denomegalie ai linfonodi.
Fosfatasi alcalina a 100; fosfatasi ossea a 33; Creatinina oscillante fra 1.7 e 1.8 (da anni) ; emoglob.13,10; ferro 60; glob.rossi 4.33; htc 37,9 (dic.2006) e 39,3 (Marzo 07); LDH 207 a Nov.06, 261 a Dice.2006 e 250 a Marzo 2007, cga giugno 2006 1300; 900 ad Agosto, 780 a Ottobre06 e 290 a Marzo 2007; nse 6,55 (Giugno 2006): 4,86 (doc.2006); 10,00 (Marzo 07); c.a. 19.9 a 9,0; c.e.a. a 1,1; afp a 3,7 (dati di Ott.2006).
Nonostante il blocco totale in atto, il psa sta salendo: starà diventando ormonorefrattario?
Mi permetto chiederVi quali terapie si possono instaurare e a quali valori di psa totale raggiunti. Quali controlli e con quali cadenze meglio fare. C'è qualche speranza ancora di contrastare il male?
Papà e' un uomo vitale e pieno di voglia di aiutare tutti; lucido e presente.
Porta il pace maker dal 2006 con controlli regolari ; soffre di ernia iatale con problemi digestivi; oltre all'artrosi che lo accompagna da anni e ultimamente è aumentata.Accudisce un orticello e assiste la moglie inferma.
Ringrazio per la risposta e mi scuso per il disturbo (a Vostra disposizione per eventuali altri elementi). Ferdinando Centeleghe
[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Al dilà delle eccezioni, l'NCCN , nel caso di suo padre recita
"vigile attesa".
Evidente le aspettative di vita sono migliori senza alcuna terapia che non con la terapia con agonisti con possibili complicanze cardiovascolari.
Purtroppo ,da quello che descrive, è molto probabile una ormorefrattarietà.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Egr.dr.Mallus, ho letto la Sua risposta e La ringrazio.
I miei dubbi erano già quelli circa l'ormonorefrattarietà cui accennavo nel mio quesito.
In questa situazione il mio quesito posto al forum di Medicitalia riguardava le eventuali terapie da porre in essere e le cadenze dei controlli.
Soprattutto da quali valori di psa fare qualcosa.
La vigile attesa credo venga sempre fatta in questi casi, ma finchè la malattia non da segno di sè.
Il mio problema, viste anche le condizioni generali di salute di papà, è di capire se la malattia può essere ancora contrastata e su quali basi e quali controlli effettuare e in che termini di tempo.
Rinnovo ringraziamenti e contraccambio cordiali saluti.
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