Chemioterapia per tumore mammario
Buongiorno,
mia moglie avendo avvertito mediante autopalpazione un nodulo alla mammella dx si è sottoposta ai necessari esami mammografico ed ecografico. Successivamente è stata sottoposta in sequenza a:
- biopsia del nodulo sospetto(esito negativo)
- intervento di escissione del nodulo (in day hospital)
- quadrantectomia alla mammella dx con dissezione ascellare dopo che l'esame
istologico eseguito sul nodulo escisso aveva evidenziato, in contrasto con
l'esito della biopsia, la relativa natura maligna (carcinoma invasivo).
Siamo ora in prossimità di uno snodo importante del percorso terapeutico poichè, qualche giorno fa, a seguito del risultato dell'esame istologico ci è stato comunicato che l'unica terapia efficace è la "chemio" in quanto trattasi di tumore ER-, PgR-, HER2 negativo.
Ho quindi appreso dal web che nel 2008 sono stati resi noti i risultati di alcuni studi condotti da oncologi, epidemiologi e ricercatori dell'IST e dell'Università di Genova in base ai quali le antracicline risulterebbero non efficaci sui tumori HER2 negativo.
Domani abbiamo l'appuntamento dall'oncologo che ci illustrerà il percorso terapeutico da seguire nei prossimi mesi che sarà ovviamente imperniato sulla chemio. Ove dovesse prospettare il ricorso ad antracicline, ignorando quindi i risultati dello studio di cui sopra, che posizione mi consigliate di assumere?
Ritenete sia il caso di rivolgersi direttamente all'IST di Genova, pur vivendo a Milano, per essere sicuri di ricevere le cure più appropriate?
Vi ringrazio anticipatamente del supporto che vorrete darmi.
Cordiali saluti
D.
mia moglie avendo avvertito mediante autopalpazione un nodulo alla mammella dx si è sottoposta ai necessari esami mammografico ed ecografico. Successivamente è stata sottoposta in sequenza a:
- biopsia del nodulo sospetto(esito negativo)
- intervento di escissione del nodulo (in day hospital)
- quadrantectomia alla mammella dx con dissezione ascellare dopo che l'esame
istologico eseguito sul nodulo escisso aveva evidenziato, in contrasto con
l'esito della biopsia, la relativa natura maligna (carcinoma invasivo).
Siamo ora in prossimità di uno snodo importante del percorso terapeutico poichè, qualche giorno fa, a seguito del risultato dell'esame istologico ci è stato comunicato che l'unica terapia efficace è la "chemio" in quanto trattasi di tumore ER-, PgR-, HER2 negativo.
Ho quindi appreso dal web che nel 2008 sono stati resi noti i risultati di alcuni studi condotti da oncologi, epidemiologi e ricercatori dell'IST e dell'Università di Genova in base ai quali le antracicline risulterebbero non efficaci sui tumori HER2 negativo.
Domani abbiamo l'appuntamento dall'oncologo che ci illustrerà il percorso terapeutico da seguire nei prossimi mesi che sarà ovviamente imperniato sulla chemio. Ove dovesse prospettare il ricorso ad antracicline, ignorando quindi i risultati dello studio di cui sopra, che posizione mi consigliate di assumere?
Ritenete sia il caso di rivolgersi direttamente all'IST di Genova, pur vivendo a Milano, per essere sicuri di ricevere le cure più appropriate?
Vi ringrazio anticipatamente del supporto che vorrete darmi.
Cordiali saluti
D.
[#1]
Inatanto bisogna conoscere lo stadio della patologia con Tc torace addome encefalo (o rx torace ed eco addome) + scintigrafia ossea.
Se negativi, và quindi valutata la terapia idonea per i tripli negativi (sarebbe inoltre importante conoscere le dimensioni del tumore e lo stato linfonodale).
Sicuramente i taxani possono avere un buon ruolo...
Se negativi, và quindi valutata la terapia idonea per i tripli negativi (sarebbe inoltre importante conoscere le dimensioni del tumore e lo stato linfonodale).
Sicuramente i taxani possono avere un buon ruolo...
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#4]
Ex utente
Abbiamo fatto la visita dall'oncologo ieri. Ci ha prescritto, come da lei ipotizzato, la scintigrafia ossea e l'ecografia al torace/addome. Inoltre ha richiesto l'effettuazione di una ecografia trans-ovarica. Ha detto di aspettarsi un esito negativo per tutti gli esami di cui sopra (da verificare comunque il relativo esito) ed ha ipotizzato di procedere all'esecuzione di 6 cicli (3+3) di chemioterapia divisa in due fasi:
- Fase 1 adriamicina (antraciclina) + taxolo (taxano)
- Fase 2 Ciclofosfamide (CMF) + richiamo farmaci di
Fase 1.
Ho sollevato il problema relativo all'efficacia delle antracicline in tumori Her2 neg. ma mi è stato risposto che in presenza di negatività degli altri due recettori (ER e PGR) le antracicline sono complessivamente da ritenere efficaci considerata anche la combinazione con i taxani. Rispetto all'utilizzo dell'Avastin mi è statto detto che non trova applicazione nelle terapie di tipo adiuvante come quella cui verosimilmente dovrà sottoporsi mia moglie.
Devo dire che l'oncologo in questione mi è apparso un professionista molto solido in grado di tenere fede alla fama che si è guadagnato e che ci ha spinto a rivolgerci a lui. Lei cosa ne pensa?
Grazie ancora e un caro saluto
D.
- Fase 1 adriamicina (antraciclina) + taxolo (taxano)
- Fase 2 Ciclofosfamide (CMF) + richiamo farmaci di
Fase 1.
Ho sollevato il problema relativo all'efficacia delle antracicline in tumori Her2 neg. ma mi è stato risposto che in presenza di negatività degli altri due recettori (ER e PGR) le antracicline sono complessivamente da ritenere efficaci considerata anche la combinazione con i taxani. Rispetto all'utilizzo dell'Avastin mi è statto detto che non trova applicazione nelle terapie di tipo adiuvante come quella cui verosimilmente dovrà sottoporsi mia moglie.
Devo dire che l'oncologo in questione mi è apparso un professionista molto solido in grado di tenere fede alla fama che si è guadagnato e che ci ha spinto a rivolgerci a lui. Lei cosa ne pensa?
Grazie ancora e un caro saluto
D.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 04/05/2010.
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