Ormonoterapia premenopausa per carcinoma mamm
Buonasera, ritorno a chiedere un consulto dopo aver terminato la chemioterapia da due settimane. Ho eseguito gli esami di stadiazione (ecoepatica, Rx torace ed ecomammografia) che sono risultati negativi. Ho eseguito inoltre eco transvaginale e MOC che sono risultati nella norma. A breve inizierò l'ormonoterapia che non mi è ancora stata prescritta ed è l'oggetto della mia domanda. Ho avuto l'ultimo ciclio prima della terza AC e i dosaggi ormonali sono attualmente compatibili con menopausa.
Secondo Voi a tutt'oggi quale è la migliore ormonoterapia in una donna in premenopausa (ho 37 anni) prima delle terapie e attualmente in menopausa post-chemioterapia?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e buon lavoro!
Secondo Voi a tutt'oggi quale è la migliore ormonoterapia in una donna in premenopausa (ho 37 anni) prima delle terapie e attualmente in menopausa post-chemioterapia?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e buon lavoro!
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Le avevo già risposto subito dopo l'intervento sottolineando che salvo l'interessamento dei tre linfonodi ascellari, tutti i fattori prognostici favorevoli suggerivano un cauto ottimismo.
Mentre i fattori predittivi (del trattamento) indicavano senz'altro l'ormonoterapia adiuvante come sicuramente utile dopo la chemioterapia.
A questo punto si può discutere con tutta calma su quale farmaco puntare sia come adiuvante sia per la prevenzione del tumore controlaterale. Mi perdoni la battuta, ma ci si deve regolare esattamente come la per la scelta del reggiseno (^______^)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/15-il-reggiseno-uno-strumento-diabolico-ma-utile-per-la-salute.html
nel senso di scelto con cura e personalizzato.
C'è una standardizzazione dei trattamenti(se in pre o post-menopausa) ma i farmaci sono sempre gli stessi. Non si può decidere tramite Internet e tantomeno è corretto influenzare la paziente che deve condividere le opzioni terapeutiche prima del colloquio con l'oncologo prescrittore e quindi è necessario
-sedersi di fronte all'oncologo e .....guardandosi negli occhi
-scegliere l'opzione più adatta a Lei valutando le varie (poche) "offerte" sulla base dei vantaggi/eventi avversi per ciascun farmaco.
Spero di essere stato chiaro.
Mentre i fattori predittivi (del trattamento) indicavano senz'altro l'ormonoterapia adiuvante come sicuramente utile dopo la chemioterapia.
A questo punto si può discutere con tutta calma su quale farmaco puntare sia come adiuvante sia per la prevenzione del tumore controlaterale. Mi perdoni la battuta, ma ci si deve regolare esattamente come la per la scelta del reggiseno (^______^)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/15-il-reggiseno-uno-strumento-diabolico-ma-utile-per-la-salute.html
nel senso di scelto con cura e personalizzato.
C'è una standardizzazione dei trattamenti(se in pre o post-menopausa) ma i farmaci sono sempre gli stessi. Non si può decidere tramite Internet e tantomeno è corretto influenzare la paziente che deve condividere le opzioni terapeutiche prima del colloquio con l'oncologo prescrittore e quindi è necessario
-sedersi di fronte all'oncologo e .....guardandosi negli occhi
-scegliere l'opzione più adatta a Lei valutando le varie (poche) "offerte" sulla base dei vantaggi/eventi avversi per ciascun farmaco.
Spero di essere stato chiaro.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 06/04/2010.
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