Herpes dopo chemioterapia

Ho 55 anni, e sono stata operata di mastectomia dx per un carcinoma della mammella circa un anno fa. All'intervento chirurgico è seguita poi una chemioterapia adiuvante (3 cicli FEC 90 + 3 cicli TAXOTERE). All'ultima visita oncologica di follow-up (circa un mese fa) non sono stati rilevati segni di malattia neoplastica in atto.
Già prima dell'insorgere della malattia oncologica, soffrivo di herpes ricorrente in regione sacro-lombare (solo sul lato sinistro) con episodi abbastanza frequenti, ma durante e dopo la chemioterapia gli episodi di herpes si sono molto acuiti in intensità e sono divenuti più frequenti. Durante le ultime chemioterapie gli oncologi mi hanno poi prescritto, per bloccare l'herpes, una compressa al giorno di Talavir (1.000), che ho poi smesso di assumere a chemioterapie terminate.
Ora, dopo alcuni episodi di herpes molto frequenti nello scorso febbraio, ho reiniziato ad assumere il TALAVIR, ma vorrei capire meglio la situazione con uno specialista in materia, anziché curarmi da sola con il fai da te.
A suo avviso è necessaria la visita di un immunologo? Oppure sarebbe meglio un infettivologo? Quali esami dovrei fare, prima di tale visita, per avere un quadro completo da presentare allo specialista?
Mi spaventa soprattutto il fatto che mi sembra di capire che l'herpes frequente sia un segno di un sistema immunitario debole, e poiché ho letto che anche la presenza di un tumore denota che il sistema immunitario non sta facendo bene il suo dovere, e che se il sistema immunitario è debole la ripresa di malattia tumorale è più probabile, vorrei sapere se esiste qualche medicinale o dieta per rafforzare il sistema immunitario.
Mi potrebbe dare qualche consiglio?
A suo avviso, è necessaria una visita specialistica, oppure è sufficiente assumere il TALAVIR quando compaiono gli episodi di herpes, che, ripeto, sono diventati piuttosto frequenti,
C'è inoltre qualche alimento o attività che devo evitare per diminuire le recidive?
Grazie in anticipo per la risposta.
Un cordiale saluto ed augurio di Buona Pasqua.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Io ne parlerei semplicemente con il suo oncologo e mi farei consigliare da lui se sia il caso di fare altro, perchè quanto descrive è da considerare previsto e quindi quasi "normale", ovviamente si fa per dire.

I pazienti sottoposti a chemioterapia possono diventare immunodepressi non solo a causa della neutropenia, ma anche per la distruzione dei linfociti: alcuni farmaci hanno un potente effetto linfotossico, e possono indurre uno stato di immunodepressione che rende suscettibili i pazienti aad una grande varietà di infezioni
Le infezioni e sepsi più frequentemente osservate sono quelle da candida, herpes simplex tipo 1, e vari batteri.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie, gentile dott. Catania, per la sua pronta risposta. Al prossimo appuntamento ne parlerò sicuramente con l'oncologo, come da lei suggerito.
Vorrei ancora chiederle un suo parere: a suo avviso quanto può durare questo stato di immunodepressione conseguente alla chemioterapia? Ho fatto l'ultimo ciclo di chemioterapia lo scorso 8 agosto, e sono quindi ormai passati ben quasi 8 mesi. Per il resto devo dire che sto abbastanza bene, ed in tutta onestà, neppure l'herpes mi dà grossi problemi, pur essendo fastidioso e veramente molto frequente. La mia preoccupazione maggiore non è l'herpes, ma è il timore che, a causa della immunodepressione di cui mi sembra di capire che l'herpes sia una "spia", si instauri una recidiva del tumore. Il mio tumore infatti era un triplo negativo, e, dopo la chemioterapia, non ho più cure a disposizione per prevenire le recidive, e mi sento davvero molto "scoperta" ed a rischio, e questo mi impaurisce non poco.
Ancora grazie per la sua gentile risposta.
Un cordiale saluto e un augurio per una Pasqua serena.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Ma già prima della scoperta della malattia soffriva di Herpes ricorrente e con questa ultima si sono aggiunti fattori scatenanti (stress e cure).
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