Adenocarcinoma colon - retto
Buongiorno,
mio padre è stato operato 18 giorni fa al colon - retto per un adenocarcinoma. A seguito di verifiche con la tac sono state riscontrate metastasi al polmone, di cui la più grande è di 3.3 cm, al fegato (igrossato) e macchie alla trachea. Inoltre preciso che soffre di un aritmia trentennale che ha determinato un ipertrofia ventricolare che controlla attualmente con clexane 6000 e lanoxin 0.250 (oltre a vari farmaci per la pressione). Ieri ha fatto le flebo ed oggi inizieremo la chemioterapia con xeloda da 500 mg - 2 cps mattina e 3 cps sera. E' alto 1.78 e pesa 78 kg. Gli è stata praticata la colostomia. Finora è andato di corpo regolarmente.
Vorremmo sapere, fermo restando che non ci aspettiamo miracoli, se questa terapia può risultare efficace per rallentare l'evoluzione delle metastasi o se può essere più efficace utilizzare altri farmaci o altre tecniche (radioterapia).
Vi ringrazio
mio padre è stato operato 18 giorni fa al colon - retto per un adenocarcinoma. A seguito di verifiche con la tac sono state riscontrate metastasi al polmone, di cui la più grande è di 3.3 cm, al fegato (igrossato) e macchie alla trachea. Inoltre preciso che soffre di un aritmia trentennale che ha determinato un ipertrofia ventricolare che controlla attualmente con clexane 6000 e lanoxin 0.250 (oltre a vari farmaci per la pressione). Ieri ha fatto le flebo ed oggi inizieremo la chemioterapia con xeloda da 500 mg - 2 cps mattina e 3 cps sera. E' alto 1.78 e pesa 78 kg. Gli è stata praticata la colostomia. Finora è andato di corpo regolarmente.
Vorremmo sapere, fermo restando che non ci aspettiamo miracoli, se questa terapia può risultare efficace per rallentare l'evoluzione delle metastasi o se può essere più efficace utilizzare altri farmaci o altre tecniche (radioterapia).
Vi ringrazio
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Gentile Utente,
una monochemioterapia con capecitabina (Xeloda) mi sembra insufficiente in questo caso. Io valuterei la malattia a livello molecolare (determinazione di EGFR e k-ras) per verificare se vi sono le premesse per l'impiego dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Inoltre abbinerei ipertermia nelle sedi di malattia. La radioterapia non trova indicazione in questa condizione clinica.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
una monochemioterapia con capecitabina (Xeloda) mi sembra insufficiente in questo caso. Io valuterei la malattia a livello molecolare (determinazione di EGFR e k-ras) per verificare se vi sono le premesse per l'impiego dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Inoltre abbinerei ipertermia nelle sedi di malattia. La radioterapia non trova indicazione in questa condizione clinica.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 17/03/2010.
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