Tumore alla prostata e ginecomastia acquisita
Buongiorno,
a mio padre, oggi 71 anni, è stato diagnostico nel 2002 tumore alla prostata a cui è seguito intervento chirurgico e radioterapia. Da 2 anni e mezzo circa assume giornalmente il Casodex 150mg. Non ha mai sofferto di alcun effetto collaterale tranne che una notevole ginecomastia. Al momento non ha nessun dolore o fastidio alle mammelle, ma il volume di esse è notevolmente aumentato arrecando notevole problema estetico. Da escludere eventuale mastectomia anche a causa del pace-maker. Ci è stato parlato del Novaldex ma l'urologo a cui si è affidato mio padre lo ha notevolmente sconsigliato, in quanto secondo il suo parere non vale la pena di assumere altro farmaco e noi siamo d'accordo.
Vorremmo per favore sapere se, secondo il Vostro esperto parere, considerando i 2 anni e mezzo trascorsi di assunzione di Casodex la ginecomastia è destinata ad interrompersi o se le mammelle continueranno ad aumentare.
Vi ringrazio anticipatamente per vostro gentile riscontro e porgo migliori saluti.
EC
a mio padre, oggi 71 anni, è stato diagnostico nel 2002 tumore alla prostata a cui è seguito intervento chirurgico e radioterapia. Da 2 anni e mezzo circa assume giornalmente il Casodex 150mg. Non ha mai sofferto di alcun effetto collaterale tranne che una notevole ginecomastia. Al momento non ha nessun dolore o fastidio alle mammelle, ma il volume di esse è notevolmente aumentato arrecando notevole problema estetico. Da escludere eventuale mastectomia anche a causa del pace-maker. Ci è stato parlato del Novaldex ma l'urologo a cui si è affidato mio padre lo ha notevolmente sconsigliato, in quanto secondo il suo parere non vale la pena di assumere altro farmaco e noi siamo d'accordo.
Vorremmo per favore sapere se, secondo il Vostro esperto parere, considerando i 2 anni e mezzo trascorsi di assunzione di Casodex la ginecomastia è destinata ad interrompersi o se le mammelle continueranno ad aumentare.
Vi ringrazio anticipatamente per vostro gentile riscontro e porgo migliori saluti.
EC
[#1]
Carissimo utente,
bisogna innnanzi tutto che ci dica se, dopo due anni e mezzo di terapia ormonale adiuvante, la malattia è in ripresa biochiminca(cioè se c'è rialzo periodico del PSA) o è stabile. La seconda ipotesi, infatti, potrebbe giustificare l'eventuale interruzione della terapia ormonale che potrebbe avere esaurito la sua utilità di "protezione"cautelativa. Infatti molti studi ci dicono che il periodo masssimo consigliato per un trattamento ormonale adiuvante è intorno ai 2, max 3 anni. Nessun beneficio aggiuntivo è stato dimostrato per periodi superiori. Diversa è invece la situazione di presenza di malattia biochimica o clinica evidente. Anche in quel caso può essere utile valutare la sostituzione con un altro approccio ormonale che può controllare meglio il problema della ginecomastia e della mastodinia.
Sull'utilizzo del nolvadex(tamoxifene) ci sono pareri contrastanti. E' una molecola che compete a livello mammario con i recettori per gli esttrogeni che vengono ad aumentare con l'antiandrogeno(casodex). Ma alcuni ipotizzano possa anche influire sull'attività terapeutica antiprostatica.
Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
bisogna innnanzi tutto che ci dica se, dopo due anni e mezzo di terapia ormonale adiuvante, la malattia è in ripresa biochiminca(cioè se c'è rialzo periodico del PSA) o è stabile. La seconda ipotesi, infatti, potrebbe giustificare l'eventuale interruzione della terapia ormonale che potrebbe avere esaurito la sua utilità di "protezione"cautelativa. Infatti molti studi ci dicono che il periodo masssimo consigliato per un trattamento ormonale adiuvante è intorno ai 2, max 3 anni. Nessun beneficio aggiuntivo è stato dimostrato per periodi superiori. Diversa è invece la situazione di presenza di malattia biochimica o clinica evidente. Anche in quel caso può essere utile valutare la sostituzione con un altro approccio ormonale che può controllare meglio il problema della ginecomastia e della mastodinia.
Sull'utilizzo del nolvadex(tamoxifene) ci sono pareri contrastanti. E' una molecola che compete a livello mammario con i recettori per gli esttrogeni che vengono ad aumentare con l'antiandrogeno(casodex). Ma alcuni ipotizzano possa anche influire sull'attività terapeutica antiprostatica.
Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Concordo con il dr. Alongi sulla opportunità di fare il punto della situazione riguardo alla terapia ormonale in relazione alla ripresa
eventuale biochimica della malattia. Tenendo conto delle perplessità già espresse dal dr. Alongi, diversi studi hanno dimostrato che il Tamoxifene, previene e cura la ginecomastia ed il dolore mammario causato dalla Bicalutamide nei pazienti con carcinoma della prostata.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
eventuale biochimica della malattia. Tenendo conto delle perplessità già espresse dal dr. Alongi, diversi studi hanno dimostrato che il Tamoxifene, previene e cura la ginecomastia ed il dolore mammario causato dalla Bicalutamide nei pazienti con carcinoma della prostata.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Ex utente
Dr. Alongi e Dr. Catania,
Vi ringrazio per i vostri cortesi riscontri.
Il PSA di mio padre è stabile al valore di 0.0. Egli effettua un controllo ogni 3 mesi, anche se l'urologo, nell'ultima visita gli ha suggerito di farlo ogni 6.
Scusate se faccio un passo indietro ma vorrei sapere se in base alla vostra esperienza pensate che la ginecomastia dopo 2 anni e mezzo circa di Casodex possa fermarsi. Premetto che mio padre non accusa nessun dolore alle mammelle.
Ringrazio anticipatamente per Vostro riscontro,
migliori saluti.
EC
Vi ringrazio per i vostri cortesi riscontri.
Il PSA di mio padre è stabile al valore di 0.0. Egli effettua un controllo ogni 3 mesi, anche se l'urologo, nell'ultima visita gli ha suggerito di farlo ogni 6.
Scusate se faccio un passo indietro ma vorrei sapere se in base alla vostra esperienza pensate che la ginecomastia dopo 2 anni e mezzo circa di Casodex possa fermarsi. Premetto che mio padre non accusa nessun dolore alle mammelle.
Ringrazio anticipatamente per Vostro riscontro,
migliori saluti.
EC
[#4]
Teoricamente l'ipertrofia della ghiandola mammaria raggiuge un massimo e dovrebbe stabilizzarsi. Ma quando è difficile stabilirlo. Le diversità costituzionali anatomiche non ci permettono di essere più precisi, a mio avviso. Vorrei inoltre precisare che l'interruzione della Bicalutamide può arrestare il processo ma non regredirlo totalmente. In funzione del quadro iniziale di malattia(iPSA, Gleason Score, tipo di intervento con relativo istologico, tipo e dosi di radioterapia, andamento del PSA post-trattamento)si può considerare anche di poterla interrompere. Ne parli con lo specialista che la segue.
Cordiali Saluti
dr.Filippo alongi
Cordiali Saluti
dr.Filippo alongi
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.4k visite dal 17/05/2007.
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