Invio tac mio marito 69 anni ricoverato dopo anemia (rbc3.27). 1°parte
Ghiandola tiroide in sede nei limiti volumetrici.In sede mediastinica ed ilare dx sono presenti linfoadenopatie la maggiore in sede ilare di poco inferiore ai 5 cm.Regolarmente pervia la trachea e lprincipali diramazioni bvronchiali.Iniziali segni di arteriosclerosi toraco addominale senza dilatazioni aneurismatiche.Presente versamento pleurico apico-basale bilaterale più evidente a dx dello spessore di 4,5cm con iniziale atelettasia dei segmenti polmonari adiacenti. Bilateralmente presenti alcune formazioni nodulari non calcifiche compatibili con localizzazione la maggiore al segmento apicale del LS dx di 9mm.Concomita ispessimento dei setti interlobulari come si rileva nei quadri di linfagite carcinomatosa.Fegato appare aumentato di volume. Tra il II e III segmento sono apprezzabili due formazioni nodulari lievemente iperdense in fase contrastografica arteriosa ed ipodense in fase portale-tardiva compatibili con localizzazioni con diametro massimo di 15e 36mm.Piccola formazione nodulare di 11mm tenuemente iperdensa in fase arteriosa tra VIII e V segmento mal riconoscibile nelle atre fasi verosimilmente con il medesimo significato. Colecisti in sedeb senza inclusi iperdensi, non dilatazione delle vie bilairi. Pervia la vena porta. A sx il rene risulta pressochè completamente occupato da una voluminosa formazione espansiva captante disomogeneamente ed intensamente il m.d.c. Contenente calcificazioni e marginilobulati (estensione cranio-caudale di 12 cm, diametro antero-posteriore e trasversale rispettivamente di 10,6 e 10 cm) con relativo risparmio el lobo inferiore. Essa infiltra il seno renale e le cavità calico-pieliche,le diramazioni vascolari arteriosi distali con coinvolgimento dellavena renale appare ingrandita ripiena di materiale ipodenso di natura neoplastica con difetto ipodenso di natura trombotica anche nel tratto adiacente alla venacavainferiore.Presenza di numerosi circoli collaterali con linfonodi ingranditi in sede perigastrica, peripancreatica e perisplenica ( diametro massimo di poco inferiore ai 2cm).L'utere mostra pareti ispessite ed iperdense lievemente dilatato specie in sede pelvica (di poco superiore al cm) per la presenza nel tratto prevescicale di una formazione iperdensa dopo contrasto di 13mm che protrude all'interno della vescica da riferire a localizzazione di malattia.Ispessito il tessuto adiposo perirenale con presena di versamento apprezzabile anche in sede peritoneale perisplenica, periepatica, lungo le docce parietocoliche e nello scavo pelvico con diffuso ispessimento del tessuto adiposo perirenale con presenza di versamento apprezzabile anche in sedeperitoneale perisplenica, periepatica, lungo le docce parietoliche e nello scavo pelvico con diffuso ispessimento del tessuto adiposo endoperitoneale. Ispessito pure il tessuto adiposo sottocutaneo toracoaddominale perimbibizione edematosa.Aumentati di volume a densità disomogenea entrambi i surreni da riferire a localizzazioni(il maggiore a sx di 6 cm)(CONTINUA.
[#1]
Gentile Utente,
per quanto è possibile leggere si tratta di una neoformazione renale in fase diffusiva. Procederei in primo luogo con una biopsia per tipizzarla e subito dopo con una chemioterapia sistemica sulla base della risultanza istologica.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
per quanto è possibile leggere si tratta di una neoformazione renale in fase diffusiva. Procederei in primo luogo con una biopsia per tipizzarla e subito dopo con una chemioterapia sistemica sulla base della risultanza istologica.
un caro saluto
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Mi scuso per non aver ringraziato della risposta, ma sono in ospedale senza possibilità di collegarmi in internet.Oramai non trascrivo più per intero il referto della TAC (occupava troppo spazio), però ho il referto della biopsia dell'uretere sinistro (neoformazione solida dell'uretere terminale):
diagnosi:Frammenti di carcinoma a cellule chiare del rene.
L'oncologo ha incominciato ieri la terapia con SUTENT, una pastiglia al giorno per 30 giorni, poi pausa per 15 giorni.poi si riprende.
Il ricercatore Alberto Breda ha sperimentato con successo una nuova terapia su paziente simile a mio marito:ma se quel medicinale non funziona, non c'è poi altra possibilità di cura.
Allora è meglio tentare prima con il Sutent: voi cosa ne pensate? Va bene? Conoscete altre cure possibili? C'è una speranza di sopravvivenza?
Vi ringrazio fin d'ora se volete rispondermi.
diagnosi:Frammenti di carcinoma a cellule chiare del rene.
L'oncologo ha incominciato ieri la terapia con SUTENT, una pastiglia al giorno per 30 giorni, poi pausa per 15 giorni.poi si riprende.
Il ricercatore Alberto Breda ha sperimentato con successo una nuova terapia su paziente simile a mio marito:ma se quel medicinale non funziona, non c'è poi altra possibilità di cura.
Allora è meglio tentare prima con il Sutent: voi cosa ne pensate? Va bene? Conoscete altre cure possibili? C'è una speranza di sopravvivenza?
Vi ringrazio fin d'ora se volete rispondermi.
[#4]
Gentile Utente,
direi che la terapia con sunitinib (Sutent) è idonea. Se dovesse fallire tenterei il sorafenib oppure la vinblastina con interferone. La situazione globalmente si presenta comunque assai seria. Non trascurerei l'idea di abbinare alla terapia in corso della ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it).
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che la terapia con sunitinib (Sutent) è idonea. Se dovesse fallire tenterei il sorafenib oppure la vinblastina con interferone. La situazione globalmente si presenta comunque assai seria. Non trascurerei l'idea di abbinare alla terapia in corso della ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it).
un caro saluto
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 09/03/2010.
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