Lui fisicamente sta bene ma la tosse secca e stizzita lo tortura soprattutto di notte
Spett.le Dr.,
vorrei sottoporre ad una Sua valutazione il caso di mio padre (64 anni). Abbiamo eseguito tutti gli esami nel seguente ordine:
Radiografia torace, TAC con e senza mezzo di contrasto, broncoscopia, TAC PET e scintigrafia ossea. Risultato della biopsia:
a) Biopsaia bronchiali su apicale del lobo inf. dx - biopsia transbronchiale - risultato= Mucosa bronchiale in sede di infiltrazione neoplastica, la cui tipizzazione immunoistochimica risulta positiva per TTF1 e negativa per P è coerente con ADENOCARCINOMA, che su questo materiale appare poco differenziato;
b)Broncoaspirato = presenza di cellule neoplastiche di ADENOCARCINOMA scarsamente differenziato;
c) Espettorato post-broncoscopia = come b.
l'esame TAC PET Total body ha evidenziato quanto segue:
etereogeneo e aumentato accumulo a livello del polmone dx nel cui contesto sono visibili delle franche focalità livello inferiore, paramediastinico e anteriore in campo medio. Concomitante accumuli di tracce in sede linfonodale infracarenale, peribronchiale a destra e iliare polmonare controlaterale. Si segnala minuta ma focale presenza captazione patologica. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nelle restanti regioni corporee indagate. Malattia ad elevato metabolismo glucidico polmonare sinistra e linfonodale ilomediastinica.
La scintigrafia ossea TOTAL Body non ha evidenziato presenza di metastasi sulle osse.
Attualmente ha cominciato e finito il primo ciclo di chemioterapia con CISPLATINO E GEMCITABINA, dovrà eseguirne tre e poi rivalutazione con TAC-PET per un eventuale intervento chirurgico.
Lui fisicamente sta bene ma la tosse secca e stizzita lo tortura soprattutto di notte (sta praticando terapia con CARDIO ZOLPARACODINA gocce ma senza risultato).
Nel ringraziarLa anticipatamente per una sua valutazione, La saluto cordialmente.
vorrei sottoporre ad una Sua valutazione il caso di mio padre (64 anni). Abbiamo eseguito tutti gli esami nel seguente ordine:
Radiografia torace, TAC con e senza mezzo di contrasto, broncoscopia, TAC PET e scintigrafia ossea. Risultato della biopsia:
a) Biopsaia bronchiali su apicale del lobo inf. dx - biopsia transbronchiale - risultato= Mucosa bronchiale in sede di infiltrazione neoplastica, la cui tipizzazione immunoistochimica risulta positiva per TTF1 e negativa per P è coerente con ADENOCARCINOMA, che su questo materiale appare poco differenziato;
b)Broncoaspirato = presenza di cellule neoplastiche di ADENOCARCINOMA scarsamente differenziato;
c) Espettorato post-broncoscopia = come b.
l'esame TAC PET Total body ha evidenziato quanto segue:
etereogeneo e aumentato accumulo a livello del polmone dx nel cui contesto sono visibili delle franche focalità livello inferiore, paramediastinico e anteriore in campo medio. Concomitante accumuli di tracce in sede linfonodale infracarenale, peribronchiale a destra e iliare polmonare controlaterale. Si segnala minuta ma focale presenza captazione patologica. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nelle restanti regioni corporee indagate. Malattia ad elevato metabolismo glucidico polmonare sinistra e linfonodale ilomediastinica.
La scintigrafia ossea TOTAL Body non ha evidenziato presenza di metastasi sulle osse.
Attualmente ha cominciato e finito il primo ciclo di chemioterapia con CISPLATINO E GEMCITABINA, dovrà eseguirne tre e poi rivalutazione con TAC-PET per un eventuale intervento chirurgico.
Lui fisicamente sta bene ma la tosse secca e stizzita lo tortura soprattutto di notte (sta praticando terapia con CARDIO ZOLPARACODINA gocce ma senza risultato).
Nel ringraziarLa anticipatamente per una sua valutazione, La saluto cordialmente.
[#1]
Gentile Utente,
la tosse è probabilmente causata da un effetto compressivo-irritante del tumore su un bronco, per cui un'azione riduttiva, da parte della chemioterapia sulla massa neoplastica, potrebbe nel tempo far migliorare questo sintomo.
L'obiettivo degli oncologi che seguono suo padre, sarebbe quello di perseguire una possibilità di chirurgia radicale, che sarebbe attuabile solo se non fossero presenti le positività linfonodali descritte agli esami di stadiazione (TAC e PET).
Cordiali Saluti
la tosse è probabilmente causata da un effetto compressivo-irritante del tumore su un bronco, per cui un'azione riduttiva, da parte della chemioterapia sulla massa neoplastica, potrebbe nel tempo far migliorare questo sintomo.
L'obiettivo degli oncologi che seguono suo padre, sarebbe quello di perseguire una possibilità di chirurgia radicale, che sarebbe attuabile solo se non fossero presenti le positività linfonodali descritte agli esami di stadiazione (TAC e PET).
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#2]
Utente
La ringrazio e complimenti per il servizio che prestate....
Quindi allo stato attuale sarebbe praticamente impossibile arrivare ad un eventuale interevento chirurgico?
Le chiedo la terapia di induzione che ha cominciato che effetti produce su questo tipo di malattia?
E, nella migliore dell'ipotesi,quale risultato potrebbe portare?
Sa io sono consapevole della gravità e sto cercando di farmi forza ma soprattutto di dargli forza, ma la speranza nella medicina e forse in questo caso anche più in alto, fa si che ogni giorno cerco di trovare qualche miunuscola buona notizia.
Grazie tanto.
Quindi allo stato attuale sarebbe praticamente impossibile arrivare ad un eventuale interevento chirurgico?
Le chiedo la terapia di induzione che ha cominciato che effetti produce su questo tipo di malattia?
E, nella migliore dell'ipotesi,quale risultato potrebbe portare?
Sa io sono consapevole della gravità e sto cercando di farmi forza ma soprattutto di dargli forza, ma la speranza nella medicina e forse in questo caso anche più in alto, fa si che ogni giorno cerco di trovare qualche miunuscola buona notizia.
Grazie tanto.
[#3]
Allo stato attuale non è certamente posibile un intervento radicale.
La chemio che sta facendo is chiama di induzione perchè ha lo scopo di "indurre" una risposta sufficiente per poi passare ad un trattamento locoregionale, cioè la chirurgia o, più spesso in questo stadio, la radioterapia.
Cordiali Saluti
La chemio che sta facendo is chiama di induzione perchè ha lo scopo di "indurre" una risposta sufficiente per poi passare ad un trattamento locoregionale, cioè la chirurgia o, più spesso in questo stadio, la radioterapia.
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Grazie Dr.,
lui fisicamente sta rispondendo bene, tra l'altro anche la tosse sta scemando e riesce anche a risposare maggiormente rispetto a prima.
Io avevo già chiesto all'oncologo che lo sta curando l'eventuale utilizzo della radioterapia, ma lui mi ha detto che in questo momento non è possibile. Ma in sostanza io non ho ben capito la motivazione, tra l'altro alla luce anche del fatto che sembrerebbe che la chirurgia sia molto lontano.
Le chiedo ma il trattamento chemioterapico in sostanza che effetti può produrre sulla malattia, in termini di arresto....
La ringrazio mille e La saluto cordialmente....
lui fisicamente sta rispondendo bene, tra l'altro anche la tosse sta scemando e riesce anche a risposare maggiormente rispetto a prima.
Io avevo già chiesto all'oncologo che lo sta curando l'eventuale utilizzo della radioterapia, ma lui mi ha detto che in questo momento non è possibile. Ma in sostanza io non ho ben capito la motivazione, tra l'altro alla luce anche del fatto che sembrerebbe che la chirurgia sia molto lontano.
Le chiedo ma il trattamento chemioterapico in sostanza che effetti può produrre sulla malattia, in termini di arresto....
La ringrazio mille e La saluto cordialmente....
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.5k visite dal 08/03/2010.
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