Tumore neuroendocrino donna 37 anni
Buongiorno! sono una donna di 37 anni...Sono disperata, i medicii mi hanno rilevato un tumore neuroendocrino (bilobato 6x4 cm e 4x4 cm )vicino al duodeno. Ancora non mi hanno identificato il tumore primitivo...Ho fatto diversi accertamenti, tra cui l'esame istologico e citologico di questa massa tumorale,ecoendoscpia, TAC, RISONANZA MAGNETICA e ultima una PET con gallio dotanoc(sto aspettando l'esito di quest'ultimo esame). sono positiva alla Cromogranina e sinaptofisina...questo esito può confermare l'ipotesi di tumore neuroendocrino? L'indice di proliferazione Ki67 è di 7%.La formazione tumorale e ben differenziata (G2), a struttura prevalentemente solida,in assenza di necrosi,con stroma fibroso denso,composto da elementi epitelimorfi, con atipie lievi-moderate in assenza di mitosi. Mi hanno anche rilevato sul fegato segmento IV B, una piccola lesione focale riccamente vascolarizzata del diametro di alcuni millimetri con aspetto compatibile con lesione secondaria... Potrebbe essere questa lesione che ha scatenato la formazione della massa tumorale? Lo so che questi tumori neuroendocrini sono rarissimi e anche le cure sono ancora in via di ricerca... Vorrei sapere se esiste una terapia medica magari senza l'intervento chirurgico, una volta trovato il tumore primitivo...se si sopravvive ad un eventuale intervento...se esistono ospedali specializzati in questo tipo di tumori ( ho sentito del IEO Milano, ma io abito vicino Roma...) Non ho dei sintomi tipo: diarrea, vomito, ecc...soltanto che ho dei dolori addominali ogni tanto e sono dimagrita ultimamente abbastanza, forse anche per lo stress...Non riuscivo più nemmeno a mangiare o dormire... Il battito cardiaco era sempre alto, giorno e notte! Adesso mi sono un po' tranquillizzata e sembra che sto pure recuperando un po' del peso perso! Ho rinunciato a mangiare la carne ed ai prodotti derivati: latte, formaggi...adesso ho cominciato anche una cura di succhi vegetali: carota, verza, sedano, barbabietola, patata e anche dei frullati di diversi tipi di frutta, tisane con diverse erbe tra cui: Chelidonium majus rinomata per la sua azione antitumorale. Mille grazie e cordiali saluti!
[#1]
Gentile Utente,
a mio avviso la massa principale è proprio quella rilevata in prossimità del duodeno e quella epatica è appunto, come scritto nel referto, una formazione secondaria. La strada migliore è senza dubbio quella chirurgica se possibile. In seconda ipotesi una chemioterapia sistemica abbinata ad ipertermia locoregionale. A Roma vi sono molti Centri di eccellenza per le terapie oncologiche (io vivo la realtà del Policlinico Umberto I e devo dire che vi è un ottima chirurgia oncologica nonchè diverse unità per la chemioterapia antiblastica). Non bisogna deprimersi ma occorre curarsi.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
a mio avviso la massa principale è proprio quella rilevata in prossimità del duodeno e quella epatica è appunto, come scritto nel referto, una formazione secondaria. La strada migliore è senza dubbio quella chirurgica se possibile. In seconda ipotesi una chemioterapia sistemica abbinata ad ipertermia locoregionale. A Roma vi sono molti Centri di eccellenza per le terapie oncologiche (io vivo la realtà del Policlinico Umberto I e devo dire che vi è un ottima chirurgia oncologica nonchè diverse unità per la chemioterapia antiblastica). Non bisogna deprimersi ma occorre curarsi.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la Sua risposta!
ancora non ho deciso la struttura ospedaliera dove andrò a curarmi...
tra tempo sono arrivate delle risposte alle ultime indagini.
"ECOGRAFIA EPATICA CON MEZZO DI CONTRASTO
In condizioni basali si visualizza in sede retropancreatica un’immagine ovalare bilobata di aspetto parenchimatoso del diametro complessivo di circa 67 mm che comprime la vena cava inferiore. In condizioni basali il fegato appare ad ecostruttura omogenea.
Si osserva il comportamento post-contrastografico della suddetta immagine dopo somministrazione endovenosa di 2 boli da 2.4 ml di Sonovue ® (esafluoruro di zolfo).
L’esame ha mostrato iperenhancement in fase arteriosa e wash-out in fase portale.
In fase portale tardiva non si osservano aree di alterata concentrazione del mezzo di contrasto a livello epatico.
Il quadro contrastografico depone in prima ipotesi per lesione retro pancreatica di verosimile natura neuroendocrina."
Sembra che non ci sia più visibile la piccola lesione sul fegato, potrebbe trattarsi di un artefatto nella risonanza magnetica (soltanto con la risonanza magnetica è stata visibile questa piccola lesione del fegato....)
Per quanto riguarda il dosaggio del marcatore tumorale (Cromogranina A plasmatico), il dosaggio è risultato nella norma e precisamente 50.90 ng/ml con valori normali di riferimento pari a 19.40-98.10 ng/ml.
Nella biopsia risultavo positiva al marcatore Cromogranina... com'è possibile che questo abbia un valore normale nel sangue?
Mille ringraziamenti per la Sua disponibilità e colgo l'occasione per inviarli i miei più cordiali saluti.
ancora non ho deciso la struttura ospedaliera dove andrò a curarmi...
tra tempo sono arrivate delle risposte alle ultime indagini.
"ECOGRAFIA EPATICA CON MEZZO DI CONTRASTO
In condizioni basali si visualizza in sede retropancreatica un’immagine ovalare bilobata di aspetto parenchimatoso del diametro complessivo di circa 67 mm che comprime la vena cava inferiore. In condizioni basali il fegato appare ad ecostruttura omogenea.
Si osserva il comportamento post-contrastografico della suddetta immagine dopo somministrazione endovenosa di 2 boli da 2.4 ml di Sonovue ® (esafluoruro di zolfo).
L’esame ha mostrato iperenhancement in fase arteriosa e wash-out in fase portale.
In fase portale tardiva non si osservano aree di alterata concentrazione del mezzo di contrasto a livello epatico.
Il quadro contrastografico depone in prima ipotesi per lesione retro pancreatica di verosimile natura neuroendocrina."
Sembra che non ci sia più visibile la piccola lesione sul fegato, potrebbe trattarsi di un artefatto nella risonanza magnetica (soltanto con la risonanza magnetica è stata visibile questa piccola lesione del fegato....)
Per quanto riguarda il dosaggio del marcatore tumorale (Cromogranina A plasmatico), il dosaggio è risultato nella norma e precisamente 50.90 ng/ml con valori normali di riferimento pari a 19.40-98.10 ng/ml.
Nella biopsia risultavo positiva al marcatore Cromogranina... com'è possibile che questo abbia un valore normale nel sangue?
Mille ringraziamenti per la Sua disponibilità e colgo l'occasione per inviarli i miei più cordiali saluti.
[#3]
Ex utente
Buongiorno!
Scrivo ancora con la speranza che qualche medico vorrà rispondermi leggendo i miei messaggi precedenti...
Ho chiesto anche un consiglio ad un medico chirurgo specializzato nella chirurgia dei tumori al appartao digerente. Secondo lui dovrei affrontare un intervento chirurgico abbastanza complesso: Duodenocefalopancreasectomia.
Non capisco perché mi devono asportare la testa del pancreas ed il duodeno se la massa tumorale sta vicino alla testa del pancreas, ma non attacata...e nemmeno è attacata al duodeno.
Ancora non si è scoperto il tumore primitivo...
Non si occorre un rischio alto se si fa quest'intervento non sapendo di sicuro dove si trova il tumore primitivo ?? E' possibile una recidiva del tumore, delle metastasi dopo questo difficile intervento? Il medico chirurgo mi ha assicurato un 90% di riuscita nel togliere definitivamente il tumore... Potrei fidarmi?
Grazie infinite...
Scrivo ancora con la speranza che qualche medico vorrà rispondermi leggendo i miei messaggi precedenti...
Ho chiesto anche un consiglio ad un medico chirurgo specializzato nella chirurgia dei tumori al appartao digerente. Secondo lui dovrei affrontare un intervento chirurgico abbastanza complesso: Duodenocefalopancreasectomia.
Non capisco perché mi devono asportare la testa del pancreas ed il duodeno se la massa tumorale sta vicino alla testa del pancreas, ma non attacata...e nemmeno è attacata al duodeno.
Ancora non si è scoperto il tumore primitivo...
Non si occorre un rischio alto se si fa quest'intervento non sapendo di sicuro dove si trova il tumore primitivo ?? E' possibile una recidiva del tumore, delle metastasi dopo questo difficile intervento? Il medico chirurgo mi ha assicurato un 90% di riuscita nel togliere definitivamente il tumore... Potrei fidarmi?
Grazie infinite...
[#4]
Ex utente
Buongiorno!
Scrivo ancora con la speranza che qualche medico vorrà rispondermi leggendo i miei messaggi precedenti...
Ho chiesto anche un consiglio ad un medico chirurgo specializzato nella chirurgia dei tumori al appartao digerente. Secondo lui dovrei affrontare un intervento chirurgico abbastanza complesso: Duodenocefalopancreasectomia.
Non capisco perché mi devono asportare la testa del pancreas ed il duodeno se la massa tumorale sta vicino alla testa del pancreas, ma non attacata...e nemmeno è attacata al duodeno.
Ancora non si è scoperto il tumore primitivo...
Non si occorre un rischio alto se si fa quest'intervento non sapendo di sicuro dove si trova il tumore primitivo ?? E' possibile una recidiva del tumore, delle metastasi dopo questo difficile intervento? Il medico chirurgo mi ha assicurato un 90% di riuscita nel togliere definitivamente il tumore... Potrei fidarmi?
Non è possibile evitare l'intervento chirurgico e seguire una via alternativa, qualche trattamento: radioterapia, chemioterapia, analoghi della somatostatina ecc?
Grazie infinite...
Scrivo ancora con la speranza che qualche medico vorrà rispondermi leggendo i miei messaggi precedenti...
Ho chiesto anche un consiglio ad un medico chirurgo specializzato nella chirurgia dei tumori al appartao digerente. Secondo lui dovrei affrontare un intervento chirurgico abbastanza complesso: Duodenocefalopancreasectomia.
Non capisco perché mi devono asportare la testa del pancreas ed il duodeno se la massa tumorale sta vicino alla testa del pancreas, ma non attacata...e nemmeno è attacata al duodeno.
Ancora non si è scoperto il tumore primitivo...
Non si occorre un rischio alto se si fa quest'intervento non sapendo di sicuro dove si trova il tumore primitivo ?? E' possibile una recidiva del tumore, delle metastasi dopo questo difficile intervento? Il medico chirurgo mi ha assicurato un 90% di riuscita nel togliere definitivamente il tumore... Potrei fidarmi?
Non è possibile evitare l'intervento chirurgico e seguire una via alternativa, qualche trattamento: radioterapia, chemioterapia, analoghi della somatostatina ecc?
Grazie infinite...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 16.7k visite dal 04/03/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.