Documantandomi su intenet ho letto che nexavar è l'unica cura per l'epatocarcinoma come mai l'ha
Salve, mando questa e-mail per saperne un pò di più su un epatocarcinoma di dimensioni14cm, con metastasi ai polmoni diagnosticato a mia madre.Lei psicologicamente è molto giù perchè ha paura di non farcela,inoltre noi è del 24 giugno che cambiamo medici e ogniuno dice una cosa contrastante(inizialmente era stato diagnosticato,erroneamente,un Adenocarcinoma allo stomaco).Dopo varie peripezie l'8 dicembre 2009 inizia la terapia con Nexavar,purtroppo ieri siamo andate dal medico è ci ha detto che in tre mesi il tumore non ha fatto nessun tipo di cambiamento,anzi da13cm(TAC del6/11/2009) è passato a14cm,ha sospeso la terapia è ha detto che da venerdi 5Marzo inizierà una nuova cura con il farmaco XELODA.E ha anche aggiunto che dopo questo farmaco non rimane più niente da provare.Mi chiedo,documantandomi su intenet ho letto che nexavar è l'unica cura per l'epatocarcinoma come mai l'ha sospeso?Inoltre il 15gennaio il valore dell'alfafetoproteina era passato da 945ng/ml a 547ng/ml ,dopo l'assunzione di nexavar.Purtroppo le analisi del sangue del 15Febbraio sono tornate al valore di 955.40ng/ml.Tuttociò cosa significa?
Spero di ricevere una risposta,e vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti
Spero di ricevere una risposta,e vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti
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Gentile Utente,
il sorafenib (Nexavar) è un farmaco di nuova generazione efficace nell'epatocarcinoma. La malattia però dopo un certo periodo di assunzione può svincolarsi dal trattamento poichè le cellule acquisiscono una resistenza al farmaco. A quel punto è opportuno cambiare strategia farmacologica. In questa condizione la capecitabina (Xeloda) mi sembra una buona scelta, alla quale abbinerei ipertermia locoregionale, estratto di Zebra fish e , se la cromogranina A risultasse elevata, octreotide. Molte informazioni a tal proposito possono essere reperite sul mio sito www.ipertermiaroma.it
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
il sorafenib (Nexavar) è un farmaco di nuova generazione efficace nell'epatocarcinoma. La malattia però dopo un certo periodo di assunzione può svincolarsi dal trattamento poichè le cellule acquisiscono una resistenza al farmaco. A quel punto è opportuno cambiare strategia farmacologica. In questa condizione la capecitabina (Xeloda) mi sembra una buona scelta, alla quale abbinerei ipertermia locoregionale, estratto di Zebra fish e , se la cromogranina A risultasse elevata, octreotide. Molte informazioni a tal proposito possono essere reperite sul mio sito www.ipertermiaroma.it
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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