Il radiologo ci ha consigliato
salve,
mio nonno ha 83 anni e soffre da circa 10 giorni di fortissimi dolori addominali e al fianco, dopo un'ecografia in cui il radiologo ci ha parlato di un sospetto di lesioni/metastasi al fegato, gli abbiamo fatto fare una tac i cui risultati a me incomprensibili recitano (trascrivo i pezzi degni di nota)"Presenza di multiple tumefazioni linfonodali confluenti mediastiniche in particolare in regione pericarenale-ilare destra. fegato di volume moderatamente aumentato con margini arrotondati presenza di alcune focalità rotondeggianti ipodense del diam.max di 25 mm in sede lobare sn IV seg e di 20 mm in sede lombare dx VI segg, con caratteristiche contrastografiche riferibili a lesioni eteroplastiche di natura secondaria. Reni in sede, regolari per forma e volume, discreta uniforme riduzione degli indici corticali con ridotta concentrazione e scarsa eliminazione del mdc iodato a dx ove è rilevabile una modica idronefrosi sostenuta da un disomogeneo addensamento del cellulare lasso periviscerale localizzato anteriormente al muscolo psoas ed includente l'uretere.qualche nodulazione linfonodale centimetrica in intercavo paraortica. vescica con pareti ispessite estroflessione diverticolare in postero laterale dx.prostata di volume aumentato a densità disomogenea". il radiologo ci ha consigliato di rivolgergi in primis a un urologo per localizzare il tumore e analizzarlo. vorrei sapere se gli esami che dovrà fare mio nonno saranno molto dolorosi e a cosa potrebbe andare incontro anche a livello di cure, è una persona anziana e molto emotiva e la nostra preoccupazione è quella di garantirgli quanta più dignità fisica e umana possibile. mi scuso se mi sono dilungata e ringrazio anticipatamente per i preziosi consigli
mio nonno ha 83 anni e soffre da circa 10 giorni di fortissimi dolori addominali e al fianco, dopo un'ecografia in cui il radiologo ci ha parlato di un sospetto di lesioni/metastasi al fegato, gli abbiamo fatto fare una tac i cui risultati a me incomprensibili recitano (trascrivo i pezzi degni di nota)"Presenza di multiple tumefazioni linfonodali confluenti mediastiniche in particolare in regione pericarenale-ilare destra. fegato di volume moderatamente aumentato con margini arrotondati presenza di alcune focalità rotondeggianti ipodense del diam.max di 25 mm in sede lobare sn IV seg e di 20 mm in sede lombare dx VI segg, con caratteristiche contrastografiche riferibili a lesioni eteroplastiche di natura secondaria. Reni in sede, regolari per forma e volume, discreta uniforme riduzione degli indici corticali con ridotta concentrazione e scarsa eliminazione del mdc iodato a dx ove è rilevabile una modica idronefrosi sostenuta da un disomogeneo addensamento del cellulare lasso periviscerale localizzato anteriormente al muscolo psoas ed includente l'uretere.qualche nodulazione linfonodale centimetrica in intercavo paraortica. vescica con pareti ispessite estroflessione diverticolare in postero laterale dx.prostata di volume aumentato a densità disomogenea". il radiologo ci ha consigliato di rivolgergi in primis a un urologo per localizzare il tumore e analizzarlo. vorrei sapere se gli esami che dovrà fare mio nonno saranno molto dolorosi e a cosa potrebbe andare incontro anche a livello di cure, è una persona anziana e molto emotiva e la nostra preoccupazione è quella di garantirgli quanta più dignità fisica e umana possibile. mi scuso se mi sono dilungata e ringrazio anticipatamente per i preziosi consigli
[#1]
Gentile Utente,
io in primo luogo eseguirei una biopsia nel punto più facilmente raggiungibile. Questo al fine di tipizzare la neoplasia. L'età impone cautela per quanto riguarda trattamenti specifici. Si potrebbe pensare ad una chemioterapia a basso dosaggio (metronomica) coadiuvata da ipertermia locoregionale.
resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
io in primo luogo eseguirei una biopsia nel punto più facilmente raggiungibile. Questo al fine di tipizzare la neoplasia. L'età impone cautela per quanto riguarda trattamenti specifici. Si potrebbe pensare ad una chemioterapia a basso dosaggio (metronomica) coadiuvata da ipertermia locoregionale.
resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.6k visite dal 28/02/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.