Metastasi ossee da tumore primitivo non definito
Buongiorno,
a mio suocero, di 79 anni, sono state riscontrare il 14/08/09 lesioni secondarie ossee sulla colonna vertebrale, in particolare D11/D12 e da L1 a S1.
Precedenti malattie:
- 2001 operazione per asportazione di AMARTOMA BRONCHIALE;
- 2009 operazione cistoscopica per CARCINOMA VESCICALE (pT1-G2)
dopo alcuni consulti medici, l'oncologo ha detto di non imputare tali lesioni al polmone, poichè l'Amartoma non provoca metastasi, nè tantomeno alla vescica dato che il Carcinoma era di basso grado e quindi non infiltrante.
Ha eseguito radioterapia a settembre 2009 (300GY x 10 applicazioni), con scomparsa del dolore (che lo aveva immobilizzato) fino a gennaio 2010.
Nessun trattamento antidolorifico o antinfiammatorio, ma su consulto dell'oncologo 1 Aulin al bisogno.
Ora si è nuovamente immobilizzato, gli è stato prescritto un busto M-Z, non crolli vertebrali, non compressione midollare.
Attualmente in regime di ricovero viene curato con Jurnista 8mg (o cerotto cutaneo a base di derivati della morfina) e Lyrica 75mg x 2 volte/die. Al bisogno 16 gc di Soldesam. Ma il dolore non passa e continua a rimanere immobile. Abbiamo richiesto in ospedale un consulto radioterapico x valutare un nuovo ciclo di RT, ma ci hanno risposto che devono valutare bene la situazione.
Ci sta venendo il dubbio che lo stiano trattando in questo modo perchè anziano, ma fino a gennaio era iperattivo ed ora sta andando in depressione.
Abbiamo azzardato l'idea di una vertebroplastica (sulla quale abbiamo fatto delle approfondite ricerche e si può effettuare su paz anziani, poichè in anestesia locale e operata solo da neurochirughi esperti), ma ci hanno detto che non l'hanno presa proprio in considerazione come idea.
Cosa possiamo fare? Ci sono altre soluzioni o terapie per renderlo almeno autosufficiente? Abbiamo il timore che la depressione acceleri il processo di avanzamento del tumore... quindi vedersi nuovamente autosufficiente potrebbe aiutare soprattutto lui....
Mi scuso per il dilungarsi del consulto...
Grazie anticipatamente per le risposte.
a mio suocero, di 79 anni, sono state riscontrare il 14/08/09 lesioni secondarie ossee sulla colonna vertebrale, in particolare D11/D12 e da L1 a S1.
Precedenti malattie:
- 2001 operazione per asportazione di AMARTOMA BRONCHIALE;
- 2009 operazione cistoscopica per CARCINOMA VESCICALE (pT1-G2)
dopo alcuni consulti medici, l'oncologo ha detto di non imputare tali lesioni al polmone, poichè l'Amartoma non provoca metastasi, nè tantomeno alla vescica dato che il Carcinoma era di basso grado e quindi non infiltrante.
Ha eseguito radioterapia a settembre 2009 (300GY x 10 applicazioni), con scomparsa del dolore (che lo aveva immobilizzato) fino a gennaio 2010.
Nessun trattamento antidolorifico o antinfiammatorio, ma su consulto dell'oncologo 1 Aulin al bisogno.
Ora si è nuovamente immobilizzato, gli è stato prescritto un busto M-Z, non crolli vertebrali, non compressione midollare.
Attualmente in regime di ricovero viene curato con Jurnista 8mg (o cerotto cutaneo a base di derivati della morfina) e Lyrica 75mg x 2 volte/die. Al bisogno 16 gc di Soldesam. Ma il dolore non passa e continua a rimanere immobile. Abbiamo richiesto in ospedale un consulto radioterapico x valutare un nuovo ciclo di RT, ma ci hanno risposto che devono valutare bene la situazione.
Ci sta venendo il dubbio che lo stiano trattando in questo modo perchè anziano, ma fino a gennaio era iperattivo ed ora sta andando in depressione.
Abbiamo azzardato l'idea di una vertebroplastica (sulla quale abbiamo fatto delle approfondite ricerche e si può effettuare su paz anziani, poichè in anestesia locale e operata solo da neurochirughi esperti), ma ci hanno detto che non l'hanno presa proprio in considerazione come idea.
Cosa possiamo fare? Ci sono altre soluzioni o terapie per renderlo almeno autosufficiente? Abbiamo il timore che la depressione acceleri il processo di avanzamento del tumore... quindi vedersi nuovamente autosufficiente potrebbe aiutare soprattutto lui....
Mi scuso per il dilungarsi del consulto...
Grazie anticipatamente per le risposte.
[#1]
Bisognerebbe innanzitutto cercare di capirne l'origine, poichè se per assurdo fosse a partenza prostatica, potrebbe giovarsi di un trattamento ormonale.
Non sta effettuando trattamenti con acido zoledronico?
In alternativa vi sono i cerotti transdermici o altri farmaci x os da valutare nella terapia del dolore
Non sta effettuando trattamenti con acido zoledronico?
In alternativa vi sono i cerotti transdermici o altri farmaci x os da valutare nella terapia del dolore
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta,
purtroppo non sta ancora effettuando trattamento con Zometa, ma ce ne hanno parlato.
Nel frattempo ha eseguito una TC ed una gastroscopia, tutte e due negative per nuovi tumori, quindi il problema è solo osseo. A questo punto si è pensato che abbia metastatizzato la vescica, anche se con grado basso.
purtroppo non sta ancora effettuando trattamento con Zometa, ma ce ne hanno parlato.
Nel frattempo ha eseguito una TC ed una gastroscopia, tutte e due negative per nuovi tumori, quindi il problema è solo osseo. A questo punto si è pensato che abbia metastatizzato la vescica, anche se con grado basso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 23/02/2010.
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