Carcinoma squamocellulare verrucoso
Nella primavera del 2009, all’età di 59 anni ho iniziato ad avere un piccolo rigonfiamento della guancia destra, che è aumentato di volume nell’arco di pochi mesi.
Prima di recarmi dal medico curante, ipotizzando che fosse dovuto ad un’infiammazione causata dal ponte dentale, esso viene tolto definitivamente.
All’inizio dell’estate ho iniziato a fare i primi esami ed i primi accertamenti. Dai referti e dalle risposte agli esami effettuati, si definisce NEOFORMAZIONE VEGETANTE DEL CAVO ORALE.
Viene effettuata la biopsia con esame istologico ed il referto indica PAPILLOMATOSI ORALE CON DISPLASIA SEVERA.
L’esame RMN descriveva LESIONE VEGETANTE GUANCIA DX NON INFILTRANTE I PIANI PROFONDI.
Clinicamente la lesione risultava compatibile con CARCINOMA VERRUCOSO.
In data 08/09/2009 sono sottoposto a resezione in monoblocco della lesione con estrazione degli elementi dentali 16-17 e ricostruzione breccia chirurgica con lembo peduncolato di muscolo massetere e bolla di Bichaut previo esame istologico intra-operatorio con diagnosi di CARCINOMA VERRUCOSO.
L’esame istologico definitivo descrive: CARCINOMA VERRUCOSO ben differenziato, infiltrante i tessuti profondi, piano muscolare compreso. La neoplasia è stata completamente escissa con margini istologici in estemporanea negativi pT2.Nx.Mx.
Nel post-operatorio non si sono verificate complicanze.
Alimentazione: sondino naso-gastrico per 5 gg, successivamente per OS con dieta liquida per altri 10 giorni circa.
Vengono poi effettuati controlli post-operatori a frequenza settimanale per un mese, successivamente ogni 15gg.
Alla dimissione il medico specialista non ha previsto indicazioni a radioterapia.
A dicembre 2009, su indicazione del medico dell’equipé, si sottopone alla ricostruzione della dentatura attraverso arcate dentali mobili.
A fine dicembre la guancia inizia a rigonfiarsi, viene effettuata biopsia del tessuto che dà esito negativo e viene richiesto esame RMN.
Nell’arco di pochi giorni (circa 10gg) il rigonfiamento assume le dimensioni di quello presentato a settembre 2009 prima dell’intervento.
A gennaio 2010 ritorna al controllo con esame RMN effettuato e all’occhio del clinico e palpazione viene nuovamente effettuata diagnosi di CARCINOMA VERRUCOSO.
Operato nell'immediato, viene asportata la massa (12x7), l'osso mandibolare, 25 linfonodi (esito negativo alla biopsia ). viene effettuata diagnosi di carcinoma squamocellulare verrucoso, T4.N0 G2 Stadio IVa. (cosa significa?)
Viene indicata la radioterapia.
A questo punto vorrei sapere da Voi se tutto l’iter seguito è stato corretto, se potete darmi ulteriori indicazioni o un parere a riguardo.
Mi domando:
subito dopo il primo intervento, la radioterapia sarebbe servita a qualcosa?
é indicato rimettere i denti prima della radio(e durante..)?
Devo consultare un oncologo, dato che fin'ora sono stato seguito dall'equipè della chirurgia maxillo-facciale?
Certo di una Vostra risposta, porgo
Distinti saluti
Prima di recarmi dal medico curante, ipotizzando che fosse dovuto ad un’infiammazione causata dal ponte dentale, esso viene tolto definitivamente.
All’inizio dell’estate ho iniziato a fare i primi esami ed i primi accertamenti. Dai referti e dalle risposte agli esami effettuati, si definisce NEOFORMAZIONE VEGETANTE DEL CAVO ORALE.
Viene effettuata la biopsia con esame istologico ed il referto indica PAPILLOMATOSI ORALE CON DISPLASIA SEVERA.
L’esame RMN descriveva LESIONE VEGETANTE GUANCIA DX NON INFILTRANTE I PIANI PROFONDI.
Clinicamente la lesione risultava compatibile con CARCINOMA VERRUCOSO.
In data 08/09/2009 sono sottoposto a resezione in monoblocco della lesione con estrazione degli elementi dentali 16-17 e ricostruzione breccia chirurgica con lembo peduncolato di muscolo massetere e bolla di Bichaut previo esame istologico intra-operatorio con diagnosi di CARCINOMA VERRUCOSO.
L’esame istologico definitivo descrive: CARCINOMA VERRUCOSO ben differenziato, infiltrante i tessuti profondi, piano muscolare compreso. La neoplasia è stata completamente escissa con margini istologici in estemporanea negativi pT2.Nx.Mx.
Nel post-operatorio non si sono verificate complicanze.
Alimentazione: sondino naso-gastrico per 5 gg, successivamente per OS con dieta liquida per altri 10 giorni circa.
Vengono poi effettuati controlli post-operatori a frequenza settimanale per un mese, successivamente ogni 15gg.
Alla dimissione il medico specialista non ha previsto indicazioni a radioterapia.
A dicembre 2009, su indicazione del medico dell’equipé, si sottopone alla ricostruzione della dentatura attraverso arcate dentali mobili.
A fine dicembre la guancia inizia a rigonfiarsi, viene effettuata biopsia del tessuto che dà esito negativo e viene richiesto esame RMN.
Nell’arco di pochi giorni (circa 10gg) il rigonfiamento assume le dimensioni di quello presentato a settembre 2009 prima dell’intervento.
A gennaio 2010 ritorna al controllo con esame RMN effettuato e all’occhio del clinico e palpazione viene nuovamente effettuata diagnosi di CARCINOMA VERRUCOSO.
Operato nell'immediato, viene asportata la massa (12x7), l'osso mandibolare, 25 linfonodi (esito negativo alla biopsia ). viene effettuata diagnosi di carcinoma squamocellulare verrucoso, T4.N0 G2 Stadio IVa. (cosa significa?)
Viene indicata la radioterapia.
A questo punto vorrei sapere da Voi se tutto l’iter seguito è stato corretto, se potete darmi ulteriori indicazioni o un parere a riguardo.
Mi domando:
subito dopo il primo intervento, la radioterapia sarebbe servita a qualcosa?
é indicato rimettere i denti prima della radio(e durante..)?
Devo consultare un oncologo, dato che fin'ora sono stato seguito dall'equipè della chirurgia maxillo-facciale?
Certo di una Vostra risposta, porgo
Distinti saluti
[#1]
Gentile Utente,
direi che il quadro descritto merita una valutazione oncologica e di un radioterapista. La neoplasia inizialmente sembrava radicalizzata chirurgicamente ed un T2 ben differenziato poteva non essere trattato con radioterapia addizionale. Ora considerata la recidiva rivaluterei il tutto. Direi che si può porre indicazione ad un trattamento locoregionale di radioterapia adiuvante abbinata ad ipertermia.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che il quadro descritto merita una valutazione oncologica e di un radioterapista. La neoplasia inizialmente sembrava radicalizzata chirurgicamente ed un T2 ben differenziato poteva non essere trattato con radioterapia addizionale. Ora considerata la recidiva rivaluterei il tutto. Direi che si può porre indicazione ad un trattamento locoregionale di radioterapia adiuvante abbinata ad ipertermia.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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