Carcinoma duttale infiltrante recidivante
Carissimi medici, pongo alla vs attenzione il caso di mia zia: anni 60 operata nel 2000 con quadrantectomia QSE seno DX per carcinoma duttale infiltrante grado 2 di circa 2 cm, dissezione ascellare 2/16, 4 cicli di chemio EC + RT + tamoxifene per i successivi 5 anni, fino al 2006. Controlli di follow up trimestrali, semestrali e negli ultimi 3 anni a scadenza annuale senza problemi tranne per metrorragie e poliposi endometriali dovuti al tamoxifene, per cui raschiamento una prima volta e poi isteroscopia operativa. Nel frattempo è stata operata anche di colecistectomia laparoscopica .Giugno 2009: mammografia evidenzia massa sospetta in sede cicatriziale al seno DX. Biopsia FNAB:. carcinoma duttale infiltrante di grado2 . Test IHC: RE 80%, PgR 8%, Ki67 13%, HERCEPTEST negativo. PET TC total body:Collo Torace: in esiti chirurgici Quadr.DX Lesione solida infiltrativa 38x46mm QSE mamm DX,addensamento nodulare disomogeneo 30mm emisfero interno mamm.DX. Tumefazione linfonodale 20x24mm ascella SX. Formazione nodulare solida 12mm segmento apicale Lobo Sup.DX a contorni finemente irregolari. Conservata pervietà delle principali diramazioni bronchiali. Tumefazione linfonodale 18x22mm catena mammaria interna DX. Tumefazione linfonodale 8x15mm angolo cardiofrenicoDX. Assente versamento pleurico e/o pericardico .PET 18FDG: Iperaccumulo tracciante reg. equatoriale esterna mammella DX(SUVbw max6.3). Regione parasternaleDX (SUVbw max4.6). Regione ascella SX(SUVbw max5.2).Conclusioni: patologia ad elevato metabolismo di glucosio a livello sedi di iperaccumulo segnalate. Terapia: Femara 2,5/die + Navelbina orale :6 somministrazioni da 110mg divise in tre cicli(dal 28 luglio al 19 settembre2009). 25 settembre:ricovero ospedale per epigastralgia severa da chemio. Ottobre PET TC di controllo :”mamm.DX ai Q.esterni: nodulo solido a margini spiculati 3cm.come da lesione primitiva. Piccolo nodulo polmonare apicale DX 5mm. Di non certa interpretazione. Noduli linfonodali sede mammaria interna 2cm. E ascella SX 2,5cm. PET 18FDG:Iperaccumulo tracciante reg.eq.est.mammDX(SUV3.1); reg.ascella SX(SUV1.8) e reg. retro sternale DX(SUV 2.3) di intensita ridotta rispetto al precedente controllo del 18 giugno”. Prosegue terapia con solo Femara. Stanchezza e dolori ossei . PET TC di controllo GENNAIO 2010 :”TC collo: linfonodi a sede laterocervicale posteriore media. TC Torace:grossolana lesione nodulare solida quadranti est.mamm.DX a margini spiculati 3,5 cm.,lievemente aumentata rispetto a precedente controllo ma con evidenza di multiple modularità satelliti e di strie lingangitiche non evidenti precedentemente. TC addome. Fegato di dimensioni aumentate a margini regolari, densità finemente disomogenea senza visibilità di lesioni focali. Noduli linfonodali centimetrici intercavo par aortici. PET 18FDG: Iperaccumulo tracciante reg.ascella SX(SUV 3.1) di entità incrementata rispetto alla PET di Ottobre; Reg.Eq.Est.mamm.DX(SUV4.3); Reg.retrosternale DX (SUV2.5) di entità sovrapponibile a precedente PET; Tenue accumulo del tracciante(SUV1.0) segmento apicale lobo sup. polmone DX.”. ECO MAMM. Gennaio 2010:” Esiti di QUART SE DX con diffuso ispessimento sottocute e rilievo al di sotto della cicatrice di grossolana neoformazione ipoecogena con spot iperecogeni calcifici contestuali(micro calcificazioni) e con tralci dendritici rivolti medialmente di circa 39x22mm. Di diametro, aumentata di dimensioni rispetto a precedente controllo.Cavo ascellare SX. formazione linfonodale di 43x21,5mm.”. Impossibile riprendere chemio orale (reflusso esofageo e spesso diarrea) per cui impianto PORT . Oncologo prospetta 2 possibili monoterapie: TAXOTERE 75mg/mq 3 cicli ma deve fare il cortisone ,problematico per diabete mellito2(ultimi valori glicemici piuttosto alti) oppure DOXORUBICINA liposomiale(ma deve prima fare controlli cuore) . Questa è la situazione a oggi. Ieri ha messo il PORT e non può muovere il braccio. Altre patologie di cui soffre: Diabete mellito2(Glucofage) Ipertensione arteriosa di grado3,ipertrofia ventricolare SX dispnea parossistica,tachicardia ,broncopatia con asma bronciale di origine allergica, tonsillectomia a 7 anni, colite spastica(appendicectomia a 16 anni e colecistectomia laparoscopica a 52 anni) artrosi diffusa con usura quasi totale menisco ginocchio Domande: 1) Vs parere sulle terapie prospettate;2) se la terapia con vinorelbina pare abbia funzionato perchè non proseguire con Vinorelbina in vena? 3)perché il Femara da solo non ha funzionato?4)perché, oltre all’IHC non si fanno altri test? Al fine di una terapia personalizzata, invece di andare a tentoni con perdita di tempo prezioso.5)perché l’ipertermia non si può fare?. 6) perché non la stereotassica almeno sul polmone?.7)perché non può fare terapia di supporto con fitoterapia o ajurvedica? 8) perché l’ammalato oncologico viene lasciato solo? Attendo fiduciosa vostri pareri e risposte. Grazie
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Gentile Utente,
la situazione mi sembra confusa e direi che occorre mettere ordine. Ripartirei da zero, considerando solo le chemioterapie che sono state eseguite sin d'ora per non riproporre farmaci già impiegati che hanno ormai esaurito la loro funzione. Difatti le cellule dopo un certo periodo di somministrazione dei vari farmaci mettono in campo degli accorgimenti per superarne la tossicità. Io eseguirei una nuova biopsia della lesione per verificare ad oggi con che tipo cellulare abbiamo a che fare. Inoltre eseguirei una TC total body + cranio con mezzo di contrasto ed una scintigrafia ossea per una restadiazione completa accurata. Con tutti i dati alla mano programmerei un nuovo trattamento chemioterapico abbinato ad una ormonoterapia (se i recettori ormonali lo consentono). In questo momento abbiamo senza dubbio una malattia disseminata (verosimilmente anche a livello microscopico) pertanto non ha alcun senso impiegare la stereotassica a livello polmonare. Ipertermia: chi l'ha detto che non si può abbinare alle terapie farmacologiche che si sceglieranno? Perchè l'ammalato oncologico viene lasciato solo? Io cerco di non farlo.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la situazione mi sembra confusa e direi che occorre mettere ordine. Ripartirei da zero, considerando solo le chemioterapie che sono state eseguite sin d'ora per non riproporre farmaci già impiegati che hanno ormai esaurito la loro funzione. Difatti le cellule dopo un certo periodo di somministrazione dei vari farmaci mettono in campo degli accorgimenti per superarne la tossicità. Io eseguirei una nuova biopsia della lesione per verificare ad oggi con che tipo cellulare abbiamo a che fare. Inoltre eseguirei una TC total body + cranio con mezzo di contrasto ed una scintigrafia ossea per una restadiazione completa accurata. Con tutti i dati alla mano programmerei un nuovo trattamento chemioterapico abbinato ad una ormonoterapia (se i recettori ormonali lo consentono). In questo momento abbiamo senza dubbio una malattia disseminata (verosimilmente anche a livello microscopico) pertanto non ha alcun senso impiegare la stereotassica a livello polmonare. Ipertermia: chi l'ha detto che non si può abbinare alle terapie farmacologiche che si sceglieranno? Perchè l'ammalato oncologico viene lasciato solo? Io cerco di non farlo.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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