Una prima operazione
Buonasera,
spero che la mia richiesta possa essere lette e valutata da qualcuno.
Scrivo per avere delucidazioni in merito alla situazione di mio padre.
Trascrivo quello che risulta dall'ultima TAC eseguita circa una settimana fa:
Esame eseguito in condizioni di base e durante
infusione di mdc.
Si documentano aree di consoldamento parenchimale, in
sede basale bilaterale, con piccola quota di versamento
pleurico bilaterale, maggiore a destra. Diffuso
ispessimento dell'interstizio. Si segnala piccola
immagine nodulare in sede basale sinistra (im 110).
Linfonodi di circa 14 in sede paratracheale e ilare
destra.
Fegato modicamente aumentato di volume, con parenchima
disseminato da multiple lesioni ipodense, necrotiche, a
carattere ripetitivo.
La colecisti, fisiologicamente distesa, presenta
piccole immagini calcifiche endoluminali, riferivili
verosimilmente a calcoli.
Non dilatate le vie biliari intra o extra-epatiche.
Non si documentano alterazioni densitometriche al
parenchima splenico, pancreatico e surrenale.
Reni nei limiti, fatta eccezione per la presenza di
cisti corticali bilaterali.
Esiti di intervento di emicolectomia destra.
Voluminosi linfonodi di circa 47mm, necrotici, al
tripode caliaco, all'ilo epatico, lungo la piccola
curvatura gastrica, interaortocavale, paracavale
sinistra, mesenterica.
Si segnala diffusa iperdensità del tessuto adiposo
peritoneale, con ispessimento dei foglietti mesenterici
e delle fasce peri e pararenali.
Piccola falda liquida di in sede pericolecistica.
Vescica poco distesa.
Con algortimo per osso non si documentano lesioni
ripetitive, apprezzabili con la metodica.
Aggiungo che tutto è iniziato a settembre.
Una prima operazione a fine ottobre per asportare il tumore dal colon e una seconda operazione per sopraggiunta peritonite a circa una settimana di distanza.
Attualmente si sta provvedendo con la terapia del dolore.
Nessun tipo di cura e' stata tentata, in quanto secondo i medici che hanno esaminato la situazione non ci sono speranze.
Ho anche chiesto per un trapianto del fegato ma mi è stato detto che sarebbe del tutto inutile.
Non dubito dell'esperienza e della professionalità delle persone che fino ad oggi hanno esaminato la situazione ma sarebbe veramente gradito avere un parere altrettanto professionale e disinteressato.
Mio padre ha 62 anni.
spero che la mia richiesta possa essere lette e valutata da qualcuno.
Scrivo per avere delucidazioni in merito alla situazione di mio padre.
Trascrivo quello che risulta dall'ultima TAC eseguita circa una settimana fa:
Esame eseguito in condizioni di base e durante
infusione di mdc.
Si documentano aree di consoldamento parenchimale, in
sede basale bilaterale, con piccola quota di versamento
pleurico bilaterale, maggiore a destra. Diffuso
ispessimento dell'interstizio. Si segnala piccola
immagine nodulare in sede basale sinistra (im 110).
Linfonodi di circa 14 in sede paratracheale e ilare
destra.
Fegato modicamente aumentato di volume, con parenchima
disseminato da multiple lesioni ipodense, necrotiche, a
carattere ripetitivo.
La colecisti, fisiologicamente distesa, presenta
piccole immagini calcifiche endoluminali, riferivili
verosimilmente a calcoli.
Non dilatate le vie biliari intra o extra-epatiche.
Non si documentano alterazioni densitometriche al
parenchima splenico, pancreatico e surrenale.
Reni nei limiti, fatta eccezione per la presenza di
cisti corticali bilaterali.
Esiti di intervento di emicolectomia destra.
Voluminosi linfonodi di circa 47mm, necrotici, al
tripode caliaco, all'ilo epatico, lungo la piccola
curvatura gastrica, interaortocavale, paracavale
sinistra, mesenterica.
Si segnala diffusa iperdensità del tessuto adiposo
peritoneale, con ispessimento dei foglietti mesenterici
e delle fasce peri e pararenali.
Piccola falda liquida di in sede pericolecistica.
Vescica poco distesa.
Con algortimo per osso non si documentano lesioni
ripetitive, apprezzabili con la metodica.
Aggiungo che tutto è iniziato a settembre.
Una prima operazione a fine ottobre per asportare il tumore dal colon e una seconda operazione per sopraggiunta peritonite a circa una settimana di distanza.
Attualmente si sta provvedendo con la terapia del dolore.
Nessun tipo di cura e' stata tentata, in quanto secondo i medici che hanno esaminato la situazione non ci sono speranze.
Ho anche chiesto per un trapianto del fegato ma mi è stato detto che sarebbe del tutto inutile.
Non dubito dell'esperienza e della professionalità delle persone che fino ad oggi hanno esaminato la situazione ma sarebbe veramente gradito avere un parere altrettanto professionale e disinteressato.
Mio padre ha 62 anni.
[#1]
Gentile Utente,
si tratta di una situazione di malattia assai diffusa. Questo, se le condizioni generali ed i parametri ematochimici lo consentono, non vuol dire che non si possa tentare una terapia. Quello che servirebbe sapere è l'esame istologico relativo al tumore (ed in particolare lo stato dell'EGFR e del k-ras). Questi sono parametri legati alle caratteristiche biologiche e la loro determinazione sul preparato istologico consente di verificare se è possibile impiegare i nuovi farmaci a bersaglio molecolare (cetuximab e panitumumab). In questa condizione comunque, ripeto, se le condizioni generali lo permettono, vedrei di buon occhio una terapia con protocollo folfox + bevacizumab + ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it). Questo protocollo andrebbe bene se la determinazione di EGFR e k-ras non dessero la possibilità di impiegare cetuximab o panitumumab. La situazione è molto seria ma credo che almeno un tentativo potrebbe essere fatto.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
si tratta di una situazione di malattia assai diffusa. Questo, se le condizioni generali ed i parametri ematochimici lo consentono, non vuol dire che non si possa tentare una terapia. Quello che servirebbe sapere è l'esame istologico relativo al tumore (ed in particolare lo stato dell'EGFR e del k-ras). Questi sono parametri legati alle caratteristiche biologiche e la loro determinazione sul preparato istologico consente di verificare se è possibile impiegare i nuovi farmaci a bersaglio molecolare (cetuximab e panitumumab). In questa condizione comunque, ripeto, se le condizioni generali lo permettono, vedrei di buon occhio una terapia con protocollo folfox + bevacizumab + ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it). Questo protocollo andrebbe bene se la determinazione di EGFR e k-ras non dessero la possibilità di impiegare cetuximab o panitumumab. La situazione è molto seria ma credo che almeno un tentativo potrebbe essere fatto.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#3]
Utente
Buonasera,
non ho potuto postare ieri in quanto abbiamo trasferito papa' da una clinica ad un'altra ma la situazione è rimasta invariata.
Ieri la situazione sembrava precipitare, aveva le gambe molto gonfie con conseguente spaccatura della cute in alcuni punti.
Oggi la situazione sembra migliorata. Non accusa dolore, gambe decisamente sgonfiate.
Di seguito trascrivo l'esame istologico eseguito in data 28/10/2009
Materiale inviato
COLON, Colectomia totale o interv. Miles
Descrizione macroscopica
Resezione colica di cm 25. A 4 cm da un margine si reperta lesione crateriforme di cm 3.2.
Diagnosi
Adenocarcinoma poco differenziato infiltrate la sottosierosa, Sette / dodici linfonodi repertati sono sede di metastasi. Margini di resezione indenni.
pT3 N2 Mx G3
Purtroppo non ho trovato fra centinaia di carte e fotocopie quei parametri che Lei mi chiedeva, forse devo chiedere direttamente ai medici del reparto?
Spero domani di riuscirci.
Vederlo oggi i nostri cuori si sono illuminati, non era così da ormai parecchi giorni. Un'illusione?
Consideri che ha anche alcune piaghe da decubito e che gli occhi sono per buona parte gialli.
La ringrazio di cuore per la Sua estrema disponibilità.
Buonasera
non ho potuto postare ieri in quanto abbiamo trasferito papa' da una clinica ad un'altra ma la situazione è rimasta invariata.
Ieri la situazione sembrava precipitare, aveva le gambe molto gonfie con conseguente spaccatura della cute in alcuni punti.
Oggi la situazione sembra migliorata. Non accusa dolore, gambe decisamente sgonfiate.
Di seguito trascrivo l'esame istologico eseguito in data 28/10/2009
Materiale inviato
COLON, Colectomia totale o interv. Miles
Descrizione macroscopica
Resezione colica di cm 25. A 4 cm da un margine si reperta lesione crateriforme di cm 3.2.
Diagnosi
Adenocarcinoma poco differenziato infiltrate la sottosierosa, Sette / dodici linfonodi repertati sono sede di metastasi. Margini di resezione indenni.
pT3 N2 Mx G3
Purtroppo non ho trovato fra centinaia di carte e fotocopie quei parametri che Lei mi chiedeva, forse devo chiedere direttamente ai medici del reparto?
Spero domani di riuscirci.
Vederlo oggi i nostri cuori si sono illuminati, non era così da ormai parecchi giorni. Un'illusione?
Consideri che ha anche alcune piaghe da decubito e che gli occhi sono per buona parte gialli.
La ringrazio di cuore per la Sua estrema disponibilità.
Buonasera
[#4]
Gentile Utente,
quei parametri li conoscono senza dubbio i medici di reparto. Non voglio disilluderti, ma da ciò che mi scrivi è una condizione assai assai avanzata.
Un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
quei parametri li conoscono senza dubbio i medici di reparto. Non voglio disilluderti, ma da ciò che mi scrivi è una condizione assai assai avanzata.
Un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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