Causa emorragia tumore al polmone

Salve, la mioa è una richiesta per cercare di capire le cause del decesso di mio padre avvenuta poche settimane fa a causa di un tumore al polmone.
Era stato ricoverato a causa di espettorato con macchie di sangue che finora nonaveva mai avuto. Faceva molta tosse a tal punto da perdere del tutto la voce.
Dopo una settimana di ricovero si era abbastanza ristabilito ma non aveva riacquistato la vace.
Lespettorato di color rosso era sparito.
Ma una mattina, dopo aver fatto colazione. sempre in ospedale, è andato in bagno per tossire e spurgare ed ha riempito il lavandino di sangue rosso vivo.
Ne ha buttato moltissimo. Di li a pco ha perso i sensi ed è deceduto.
Volevo sapere cosa potrebbe essere successo visto che i medici dell'opsedale considerato il problema che aveva han detto che era una delle possibili conseguenze.
Inoltre era prevedibile al momento del ricovero?
C'erano margini per intervenire o l'emorragia è troppo violenta e non lascia tanto tempo per intervenire?
E' dolorosa noel momento in cui arriva?
Sono domande che vengono ora a mente un po' più sgombra dal dolore anche perchè in quegli attimi lui era solo.
Grazie.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

innanzitutto porgo le più sentite condoglianze per il lutto. Venendo al dato tecnico, certamente vi è stata l'infiltrazione e l'erosione da parte del tumore di un vaso arterioso. La rottura del vaso sanguigno ha provocato una violenta, non dolorosa, emorragia. E' una delle complicanze possibili e delle cause di morte per neoplasia polmonare. Non sono situazioni arginabili nè prevedibili purtroppo.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Dr. Giovambattista Caruso Chirurgo generale, Senologo, Colonproctologo, Endocrinochirurgo, Chirurgo apparato digerente 28 3
L'emorragia da neoplasia polmonare è una delle complicanze più drammatiche sia dal punto di vista clinico (l'imponente emissione di sangue rosso vivo dalla bocca) sia dal punto di vista terapeutico.
Il tumore polmonare di solito è una neoplasia a partenza dai bronchi. Una crescita anomala di cellule che oltre a determinare un effetto massa localmente è responsabile di compressione e/o invasione delle strutture circostanti.
La compressione e l'irritazione bronchiale sono responsabili della tosse continua e incessante, spesso primo sintomo della malattia. L'invasione di vasi sanguigni circostanti è poi resposabile di emorragie. Nel caso di suo padre, all'inizio erano piccole quantità di sangue che macchiavano di rosso l'escreato. Ad un certo punto, per rottura di un vaso di grosso calibro la quantità di sangue liberatasi nell'albero bronchiale è stata tale da determinare l'imponente emorragia con conseguente shock emorragico ed exitus.
Di fronte a un'emorragia dell'albero vascolare polmonare ben poca cosa si può fare. La perdita ematica, se è interessato un grosso vaso, seppure indolore è imponente, e non facilmente arrestabile. Purtroppo dai dati che lei fornisce, non sappiamo a che stadio fosse la malattia di suo padre, i suoi rapporti con l'albero bronchiale e vascolare, se operabile o meno.....
Posso solo confortarla dicendole che pure in centri di eccellenza, dove si trattano solo le patologie neoplastiche polmonari, tali complicanze sono poco gestibili.

Dr. Giovambattista Caruso

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Utente
Utente
Grazie innanzitutto per le celeri risposte.
La malattia veramente era cominciata nel giugno 2003 quando facendo un rx torace di controllo si evinceva una "opacità" scambiata e curata allora purtroppo per bronchite.
Nel dicembre 2004 dopo TAC si scopriva che quella opacità allora era un tumore già in stadio avanzato (T4,N0,MX). Ha fatto tutte le cure del caso a Roma per 5 anni in cui le sue condizioni sono state più che soddisfacenti, visto il problema.
All'inizio senbrava che reagisse bene ma nell'ultimo anno era aumetata l'attività metabolica del tumore e anche le dimensioni. Era aumentata di nuovo la tosse e di molto l'affanno.
Poi questa violenta emorragia di sangue rosso vivo.
Comunque mi basta sapere che non ha sofferto più di tanto e che forse non si è reso nenche conto di quello che stava per accadere, forse spaventato si per il sangue.
Piccola ed amara consolazione ma purtroppo cosi è la vita.
Grazie di nuovo.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Di nulla, figurati.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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Utente
Utente
Inoltre volevo aggiungere che fin dall'inizio il tumore è stato giudicato inoperabile (in realtà il tentativo è stato fatto ad aprile 2005) per la vicinanza e compromissione di importanti organi vitali (cuore, mediastino, ed alcuni vasi).
In questi anni l'oncologo che lo curava ha consultato più volte il chirurgo per eseguire un nuovo tentativo ma il chirurgo diceva sempre che era molto rischioso.