Neoplasia al sigma
Gentili medici, è stato diagnosticata a mio padre (74anni) una neoplasia del discendente - sigma, è stato operato il 19/11 in laporoscopia. L'istologico a seguire presenta:
sede neoplasia: colon discendente
isotipo: adenocarciroma con focali aree mucipare (<10%)
grado di differenziazione: G2 (sec. Cancer Committee-College of...)
diametro massimo del tumore: cm. 3
pattern di crescita: infiltrativa
infiltrato infiammatorio: moderato
invasione vascolare e/o linfatica: non visibile
invasione di vasi venosi: assente
invasione perineurale: assente
budding tumurale: alto grado
margini del prelievo: indenni
distanza minima: cm. 1,5
patologie associate: assenti
adenoma preesistente: assente
superficie sierosa: priviscerite consensuale
stadio tumorale: pT3
N. totale linfonodi esaminati: 12
N. totale linfonodi metastatici: 4
diametro massimo MTS: cm. 0,8
superamento capsulare: presente
tipo di metastasi: massiva
stadio linfonodale: pN2
stadio sec. Dukes mod. Astler e Coller:
- C2: il tumore infiltra e supera la tonaca muscolare e sono presenti metastasi linfonodali
TNM:
- T3 Tumore che invade attraverso la muscolare propria nella sottosierosa o nei tessuti pericolici o perirettali non ricoperti dal peritoneo
- N2 da 4 a più linfonodi regionali
- MX La presenza di metastasi a distanza non può essere definita
Ad oggi mio padre sta decisamente bene, non ha problemi di intestino ed è al terzo giorno di trattamento con XELODA 500 mg. Ne prende 7 pastiglie al giorno e dovrà fare 8 cicli, praticamente fino a giugno. Sempre che il fisico glielo consenta, considerato il suo quadro clinico molto complesso (cardiopatia ischemica postinfartuale e portatore di protesi valvolare aortica - aneurisma dell'aorta ascendente - ipertensione arteriosa - BPCO - Glaucoma - ematoma sub-cerebrale).
Potete per favore spiegarmi le conseguenze della terapia e soprattutto se il quadro clinico, almeno quello strettamente connesso al problema del sigma, presenta o meno delle buone speranze di guarigione? Io non essendo un medico faccio davvero fatica a capire la gravità della situazione, sono molto in ansia perchè non sappiamo cosa ci aspetta.
Ringrazio gli specialisti che vorranno essermi d'aiuto.
sede neoplasia: colon discendente
isotipo: adenocarciroma con focali aree mucipare (<10%)
grado di differenziazione: G2 (sec. Cancer Committee-College of...)
diametro massimo del tumore: cm. 3
pattern di crescita: infiltrativa
infiltrato infiammatorio: moderato
invasione vascolare e/o linfatica: non visibile
invasione di vasi venosi: assente
invasione perineurale: assente
budding tumurale: alto grado
margini del prelievo: indenni
distanza minima: cm. 1,5
patologie associate: assenti
adenoma preesistente: assente
superficie sierosa: priviscerite consensuale
stadio tumorale: pT3
N. totale linfonodi esaminati: 12
N. totale linfonodi metastatici: 4
diametro massimo MTS: cm. 0,8
superamento capsulare: presente
tipo di metastasi: massiva
stadio linfonodale: pN2
stadio sec. Dukes mod. Astler e Coller:
- C2: il tumore infiltra e supera la tonaca muscolare e sono presenti metastasi linfonodali
TNM:
- T3 Tumore che invade attraverso la muscolare propria nella sottosierosa o nei tessuti pericolici o perirettali non ricoperti dal peritoneo
- N2 da 4 a più linfonodi regionali
- MX La presenza di metastasi a distanza non può essere definita
Ad oggi mio padre sta decisamente bene, non ha problemi di intestino ed è al terzo giorno di trattamento con XELODA 500 mg. Ne prende 7 pastiglie al giorno e dovrà fare 8 cicli, praticamente fino a giugno. Sempre che il fisico glielo consenta, considerato il suo quadro clinico molto complesso (cardiopatia ischemica postinfartuale e portatore di protesi valvolare aortica - aneurisma dell'aorta ascendente - ipertensione arteriosa - BPCO - Glaucoma - ematoma sub-cerebrale).
Potete per favore spiegarmi le conseguenze della terapia e soprattutto se il quadro clinico, almeno quello strettamente connesso al problema del sigma, presenta o meno delle buone speranze di guarigione? Io non essendo un medico faccio davvero fatica a capire la gravità della situazione, sono molto in ansia perchè non sappiamo cosa ci aspetta.
Ringrazio gli specialisti che vorranno essermi d'aiuto.
[#1]
Gentile Utente,
la situazione si presenta assai delicata per la presenza di malattia estesa a livello locoregionale (in particolare il coinvolgimento dei linfonodi rappresenta un fattore prognostico negativo). Peraltro una monochemioterapia con Xeloda (scelta probabilmente per le patologie concomitanti) è un pò pochino. Io direi che si dovrebbe procedere (se non è stato fatto) con una TC total body con mezzo di contrasto per verificare lo stato degli altri organi. Inoltre in ambito addominale abbinerei delle applicazioni di ipertermia per aggiungere un pò di energia al trattamento con capecitabina (Xeloda). Lo Xeloda comunque è un farmaco in genere ben tollerato, soprattutto se impiegato da solo.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la situazione si presenta assai delicata per la presenza di malattia estesa a livello locoregionale (in particolare il coinvolgimento dei linfonodi rappresenta un fattore prognostico negativo). Peraltro una monochemioterapia con Xeloda (scelta probabilmente per le patologie concomitanti) è un pò pochino. Io direi che si dovrebbe procedere (se non è stato fatto) con una TC total body con mezzo di contrasto per verificare lo stato degli altri organi. Inoltre in ambito addominale abbinerei delle applicazioni di ipertermia per aggiungere un pò di energia al trattamento con capecitabina (Xeloda). Lo Xeloda comunque è un farmaco in genere ben tollerato, soprattutto se impiegato da solo.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott. Pastore,
la ringrazio molto per avermi risposto. Sono in una fase di sconforto. Fino ad oggi ci hanno sempre detto che la situazione certo era delicata e che la vera difficoltà sarebbe stata per mio padre superare l'intervento (dato il quadro clinico così complesso). Dopo l'intervento e l'esito dell'istologico ci è stato riferito che la terapia con Xeloda era solo a scopo preventivo in quanto il problema in se era stato risolto. Addirittura ci hanno rassicurato che se non dovesse tollerare la cura e fosse necessario un'interruzione, sarebbe bastasto monitorare più spesso la situazione, ma nulla di più. Ora dopo aver letto i suoi consigli, ho deciso di interpellare ancora il primario che lo ha operato, per farci chiarire un po' meglio le idee. Lo so che voi medici ce la mettete tutta(io ho grande fiducia e stima nella Vostra categoria) e che in fin dei conti non avete "la sfera magica" per vedere il futuro, ma per chi come me è a totale digiuno di conoscenze in materia medica i tumori restano una grande paura e basta. Oggi mi chiedo cosa sarà domani. Se può guarire...
Grazie ancora
la ringrazio molto per avermi risposto. Sono in una fase di sconforto. Fino ad oggi ci hanno sempre detto che la situazione certo era delicata e che la vera difficoltà sarebbe stata per mio padre superare l'intervento (dato il quadro clinico così complesso). Dopo l'intervento e l'esito dell'istologico ci è stato riferito che la terapia con Xeloda era solo a scopo preventivo in quanto il problema in se era stato risolto. Addirittura ci hanno rassicurato che se non dovesse tollerare la cura e fosse necessario un'interruzione, sarebbe bastasto monitorare più spesso la situazione, ma nulla di più. Ora dopo aver letto i suoi consigli, ho deciso di interpellare ancora il primario che lo ha operato, per farci chiarire un po' meglio le idee. Lo so che voi medici ce la mettete tutta(io ho grande fiducia e stima nella Vostra categoria) e che in fin dei conti non avete "la sfera magica" per vedere il futuro, ma per chi come me è a totale digiuno di conoscenze in materia medica i tumori restano una grande paura e basta. Oggi mi chiedo cosa sarà domani. Se può guarire...
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 14/01/2010.
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