La terapia ormonale può avere ripercussioni
Buonasera,
lo scorso novembre sono stata operata per un carcinoma duttale infiltrante a focalità unica, con carcinoma in situ esteso ai lobuli, dimensioni totali 13 mm, grado 2, microcalcificazioni assenti, necrosi tumorale assente, invasioni vascolari peritumorali assenti, linfonodo sentinella negativo, ki-67 10%, estrogeni 70%, progestinici 100%, her 2 non amplificato. Non devo fare chemioterapia, mentre mi è stata consigliata terapia ormonale con enantone e nolvadex per cinque anni. Considerato che ho 36 anni e vorrei in futuro affrontare una gravidanza, con l'oncologo che mi segue abbia concordato una terapia ormonale di 2 anni, pur ritenendo che debba comunque aspettare almeno 5 anni prima di affrontare una gravidanza. Alla mia domanda, però, se la terapia ormonale può incidere sulla mia fertilità, sulla mia attuale riserva ovarica e quindi pregiudicare la possibilità, in futuro, di diventare mammma è stato evasivo, e non ha saputo darmi una risposta chiara.Premesso che la voglia di vivere e superare questo brutto periodo non può essere pregiudicata dal desiderio di maternità, vorrei sapere se la terapia ormonale può avere ripercussioni e in quale misura sulla fertilità e sulle oppurtunità di gravidanza. Al termine della terapia ormonale c'è qualche rischio che le mie ovaie non tornino a lavore?
Grazie
lo scorso novembre sono stata operata per un carcinoma duttale infiltrante a focalità unica, con carcinoma in situ esteso ai lobuli, dimensioni totali 13 mm, grado 2, microcalcificazioni assenti, necrosi tumorale assente, invasioni vascolari peritumorali assenti, linfonodo sentinella negativo, ki-67 10%, estrogeni 70%, progestinici 100%, her 2 non amplificato. Non devo fare chemioterapia, mentre mi è stata consigliata terapia ormonale con enantone e nolvadex per cinque anni. Considerato che ho 36 anni e vorrei in futuro affrontare una gravidanza, con l'oncologo che mi segue abbia concordato una terapia ormonale di 2 anni, pur ritenendo che debba comunque aspettare almeno 5 anni prima di affrontare una gravidanza. Alla mia domanda, però, se la terapia ormonale può incidere sulla mia fertilità, sulla mia attuale riserva ovarica e quindi pregiudicare la possibilità, in futuro, di diventare mammma è stato evasivo, e non ha saputo darmi una risposta chiara.Premesso che la voglia di vivere e superare questo brutto periodo non può essere pregiudicata dal desiderio di maternità, vorrei sapere se la terapia ormonale può avere ripercussioni e in quale misura sulla fertilità e sulle oppurtunità di gravidanza. Al termine della terapia ormonale c'è qualche rischio che le mie ovaie non tornino a lavore?
Grazie
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E' un tema troppo importante per poterlo affrontare tramite Internet.
Sicuramente la sua malattia è a buona prognosi , ma sulla terapia adiuvante occorre sedersi.... paziente-oncologo e affrontare (altro che risposte evasive !) chiaramente quali siano i benefici della eventuale terapia ormonale e quali i costi che comporterebbe soprattutto se in programma c'è una futura gravidanza.
Lo faccia, anzi lo pretenda : E' NEL SUO DIRITTO !
Sicuramente la sua malattia è a buona prognosi , ma sulla terapia adiuvante occorre sedersi.... paziente-oncologo e affrontare (altro che risposte evasive !) chiaramente quali siano i benefici della eventuale terapia ormonale e quali i costi che comporterebbe soprattutto se in programma c'è una futura gravidanza.
Lo faccia, anzi lo pretenda : E' NEL SUO DIRITTO !
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Gentile Dottor Catania,
alle mie ripetute domande sugli eventuali effetti di una terapia ormonale sulle prospettive di una gravidanza, l'oncologo che mi segue, non tenendo in minima considerazione i miei desideri, ritenendo che la qualità della mia vita non venga pregiudicata dalla mancanza di un figlio, quando in realtà io sto vivendo male questa scelta, mi ha sconsigliato di cercarne una per almeno cinque anni. La ginecologa che fa parte dello staff di senologia del mio ospedale, pur di spingermi ad iniziare la terapia, mi ha anche proposto opportunità per me contradditorie vista la terapia proposta. Mi ha esposto la possibilità di far precedere l'inizio della terapia ormonale con una terapia ormonale di stimolazione per il congelamento degli ovuli, salvo poi recedere di fronte al mio rifiuto. Ritengo che nell'eventualità di eventuali cellule in circolo la stimolazione non sia sicuramente la soluzione migliore per tenerle a bada. Inoltre non ci sono garanzie che fra cinque anni,e oltre considerato il tutto, gli ovuli possano garantirmi una gravidanza. Un consulente esterno dello staff di senologia mi ha addirittura proposto, anche se credo con l'unico scopo di spingermi alla terapia, di fare 4 cicli di chemio terapia al posto della terapia ormonale. Fortunatamente di fronte al mio rifiuto ha desistito subito. Non credo che la chemioterapia che uccide buono e cattivo, sia una soluzione condivisibile per preservare la fertilità.
Di fronte alle mie titubanze mi hanno consigliato di chiedere un altro parere. Mi sono rivolta ad un altro oncologo il quale mi ha consigliato di inizire la terapia e di discuterne la durata dopo un anno, ritenendo che tale lasso di tempo non possa pregiudicare le mie opportunità. Nel referto della visita ambulatoriale ha scritto "ho spiegato che la combinazione LHRH analogo e TAM non riduce comunque la riserva ovarica e che la gravidanza può essere considerata, perchè la prognosi non è peggiore nelle pazienti che dopo diagnosi di tumori mammari hanno una gravidanza". Io ho iniziato la terapia, enantone e nolvadex, e al momento non riscontro nessuno effetto negativo. Nonostante ciò ho sono molto demoralizzata, ho la grande paura che non riuscirò a diventare mamma. Una paura che nasce da opinioni contrastanti e dalla senzazione che il mio desiderio non venga tenuto in minima considerazione. Se qualche beneficio potrò trarre dalla terapia, questo è già stato completamente compensato e abbondantemente superato dal costo psicologico che sto affrontando. Nella sua conoscenza medica e per la sua esperienza quanto incide la terapia sulle prospettive di una gravidanza? E' possibile che una donna di 36 anni, dopo un anno di terapia possa effettivamente restare incinta? o meglio che la terapia per un periodo breve non posso incidere negativamente su tale prospettiva?
Grazie.
alle mie ripetute domande sugli eventuali effetti di una terapia ormonale sulle prospettive di una gravidanza, l'oncologo che mi segue, non tenendo in minima considerazione i miei desideri, ritenendo che la qualità della mia vita non venga pregiudicata dalla mancanza di un figlio, quando in realtà io sto vivendo male questa scelta, mi ha sconsigliato di cercarne una per almeno cinque anni. La ginecologa che fa parte dello staff di senologia del mio ospedale, pur di spingermi ad iniziare la terapia, mi ha anche proposto opportunità per me contradditorie vista la terapia proposta. Mi ha esposto la possibilità di far precedere l'inizio della terapia ormonale con una terapia ormonale di stimolazione per il congelamento degli ovuli, salvo poi recedere di fronte al mio rifiuto. Ritengo che nell'eventualità di eventuali cellule in circolo la stimolazione non sia sicuramente la soluzione migliore per tenerle a bada. Inoltre non ci sono garanzie che fra cinque anni,e oltre considerato il tutto, gli ovuli possano garantirmi una gravidanza. Un consulente esterno dello staff di senologia mi ha addirittura proposto, anche se credo con l'unico scopo di spingermi alla terapia, di fare 4 cicli di chemio terapia al posto della terapia ormonale. Fortunatamente di fronte al mio rifiuto ha desistito subito. Non credo che la chemioterapia che uccide buono e cattivo, sia una soluzione condivisibile per preservare la fertilità.
Di fronte alle mie titubanze mi hanno consigliato di chiedere un altro parere. Mi sono rivolta ad un altro oncologo il quale mi ha consigliato di inizire la terapia e di discuterne la durata dopo un anno, ritenendo che tale lasso di tempo non possa pregiudicare le mie opportunità. Nel referto della visita ambulatoriale ha scritto "ho spiegato che la combinazione LHRH analogo e TAM non riduce comunque la riserva ovarica e che la gravidanza può essere considerata, perchè la prognosi non è peggiore nelle pazienti che dopo diagnosi di tumori mammari hanno una gravidanza". Io ho iniziato la terapia, enantone e nolvadex, e al momento non riscontro nessuno effetto negativo. Nonostante ciò ho sono molto demoralizzata, ho la grande paura che non riuscirò a diventare mamma. Una paura che nasce da opinioni contrastanti e dalla senzazione che il mio desiderio non venga tenuto in minima considerazione. Se qualche beneficio potrò trarre dalla terapia, questo è già stato completamente compensato e abbondantemente superato dal costo psicologico che sto affrontando. Nella sua conoscenza medica e per la sua esperienza quanto incide la terapia sulle prospettive di una gravidanza? E' possibile che una donna di 36 anni, dopo un anno di terapia possa effettivamente restare incinta? o meglio che la terapia per un periodo breve non posso incidere negativamente su tale prospettiva?
Grazie.
[#4]
Utente
Grazie per la celerità nel rispondere alle mie domande,
vorrei chiederle, nel caso qualche cellula fosse in circolo, l'eventuale tumore che potrebbe svilupparsi avrebbe le stesse caratteristiche del tumore originario o potrebbe avere caratteristiche diverse, anche più aggrressive? Inoltre un tumore con date caratteristiche, nasce con dati caratteri invariabili nel tempo, se non per la dimensione, o nel corso del tempo possono mutare? Ossia è possibile che il mio tumore originariamente fosse diverso, e che se lo avessi scoperto prima avrei potuto affrontare un percorso terapeutico diverso, quello attuale è di radioterapia e terapia ormonale?
Grazie.
vorrei chiederle, nel caso qualche cellula fosse in circolo, l'eventuale tumore che potrebbe svilupparsi avrebbe le stesse caratteristiche del tumore originario o potrebbe avere caratteristiche diverse, anche più aggrressive? Inoltre un tumore con date caratteristiche, nasce con dati caratteri invariabili nel tempo, se non per la dimensione, o nel corso del tempo possono mutare? Ossia è possibile che il mio tumore originariamente fosse diverso, e che se lo avessi scoperto prima avrei potuto affrontare un percorso terapeutico diverso, quello attuale è di radioterapia e terapia ormonale?
Grazie.
[#5]
Utente
Buongiorno,
seppur con molta difficoltà e dopo le rassicurazioni ricevute dal secondo oncologo, ho deciso di seguire la terapia ormonale per almeno un anno. La ginecologa che mi segue mi ha fatto la puntura di enantone al quattordicesimo giorno del ciclo, dicendomi che quello era il periodo migliore. Adesso, che mi sarebbero dovute arrivare le mestruazioni, mi ritrovo con forti dolori alle ovaie: mi devo preoccupare oppure è normale? Visionando il materiale informativo dell'IEO, ho letto che gli analoghi LHRH devono essere sommistrati il primo giorno delle mestruazioni. Cosa devo pensare?
Grazie.
seppur con molta difficoltà e dopo le rassicurazioni ricevute dal secondo oncologo, ho deciso di seguire la terapia ormonale per almeno un anno. La ginecologa che mi segue mi ha fatto la puntura di enantone al quattordicesimo giorno del ciclo, dicendomi che quello era il periodo migliore. Adesso, che mi sarebbero dovute arrivare le mestruazioni, mi ritrovo con forti dolori alle ovaie: mi devo preoccupare oppure è normale? Visionando il materiale informativo dell'IEO, ho letto che gli analoghi LHRH devono essere sommistrati il primo giorno delle mestruazioni. Cosa devo pensare?
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.9k visite dal 02/01/2010.
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