Adenocarcinoma acinare della prostata

Buongiorno, mio papà di anni 75 (cardiopatico con prossima applicazione di pacemarker) da parecchi anni è in cura per problemi alla prostata (PSA inizialmente nella norma (precedente biopsia negativa), negli ultimi anni salito ma monitorato dal suo urologo ed in terapia finasteridica).All'ultimo controllo dopo terapia antibiotica e decongestionante il PSA è salito a 26,32 il medico ha consigliato una biopsia prostatica.
L'esito è stato il seguente: A-B (A=base destra, B=laterale destro) adenocarcinoma acinare della prostata, grado 7 (4+3) secondo Gleason, con dubbia estensione extracapsulare in A e focale permeazione neoplastica perineurale (lesione interessante l'80% dei frustoli in A ed il 90% in B).
C-D-E-F) frustoli agobioptici prostatitci con alterazioni riferibili ad iperplasia ghiandolare ed aspetti postatrofici.
La terapia prescritta è di una compressa di Casodex 150 mg al giorno, esecuzine di una scintigrafia ossea total body e di una TAC addome con mezzo di contrasto.
Vorrei sapere quale sarà il decorso della malattia, quali complicanze potrebbero insorgere, come mai non è stata prevista l'asportazione.
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
SE LA PATOLOGIA è SOLO LIMITATA ALLA PROSTATA (DOPO TC E SCINTI), SI POTREBBE DOPO UN PERIODO DI TRATTAMENTO ORMONALE PROCEDERE ALLA RADIOTERAPIA; VISTA LA SITUAZIONE CARDIOLOGICA, IMMAGINO CHE I COLLEGHI RITENGANO ALTO IL RISCHIO OPERATORIO.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La radioterapia, se l'aspettativa di vita attesa per il paziente considerando le patologie concomitanti è>10 anni, è la terapia standard dopo almeno 2-4 mesi di terapia ormonale neoadiuvante.
Si rivolga ad un radioterapista oncologo per valutare la possibilità di un trattamento radicale di radioterapia a fasci esterni, frazionata. Oggi con tecniche conformazionali, ad intensità modulata e guidata da immagini(TOMOTERAPIA, IMRT/IGRT)è possibile essere efficaci come la chirurgia riducendo la compromissione degli organi sani a rischio vicini alla prostata da irradiare, riducendo quindi drasticamente gli effetti collaterali e rendendo il trattamento tollerabilissimo.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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