Adenocarcinoma polmonare iv stadio
Salve,
avrei bisogno di ulteriori pareri riguardanti la malattia di mia madre: è affetta da un adenocarcinoma del polmone dx stadio IV in progressione.
Da premettere che è molto giovane, ha 48 anni e, se può essere utile, è alta 156 cm e pesa kg 56 circa. Inoltre è diabetica: Diabete di Tipo I, o insulino-dipendente, ma non dalla nascita, bensì da circa 3 anni e inietta insulina Humalog tramite microinfusore Accu-check. Non ha mai fumato.
Da qualche giorno è stata dimessa dall’ospedale per sindrome della vena cava superiore in seguito a 10 sedute di radioterapia per rivalutazione tramite TAC tra circa un mese.
Vi riporto di seguito la relazione di dimissione che spiega passo per passo tutte gli esami e le terapie che ha sostenuto:
Novembre 2008: ricovero presso clinica X per compenso della glicemia e installazione microinfusore. Durante tale ricovero ha effettuato una rx torace per febbre e tosse con evidenza di opacamento dell’emiciclo polmonare di dx.
Successiva tac torace che evidenzia occlusione completa del bronco principale dx da parte di voluminoso processo espansivo a manicotto che infiltra ampiamente il mediastino e l’arteria polmonare dx con atelectasia del polmone dx e versamento pleurico consensuale.
Tac addome: evidenza di numerosissime lesioni ipodense solide a bersaglio da riferire a lesioni ripetitive fino a 30 mm. Alcune lesioni focali ipodense si refertano in sede splenica.
Aree di osteoaddensamento in sede scapolare dx, a carico di alcune vertebre ed in prossimità delle art. sacro-iliache.
Dicembre 2008: broncoscopia presso la clinica Y, con esito negativo e successiva biopsia epatica con esito positivo per adenocarcinoma mucinoso.
Da gennaio a febbraio 2009: tre cicli di chemio con cisplatino+gemcitabina.
Marzo: tac di resatging che dimostra progressione di malattia a livello polmonare, epatica, osseo, encefalo (lesione subcentimetrica di verosimile natura secondaria)
Visita per inizio terapia con Tarceva 1cp al giorno. EE nei limiti.
Inizi Aprile: visita. Soggetto non più febbre, acne g1.Hb10, resto ematochimici nei limiti.
RMN encefalo che dimostra focolaio in sede cortico/sottocorticale a sede sovratentoriale paracentrale sin e postcentrale dx compatibile con lesione ripetitiva.
Fine Aprile: TCT frontale sinistra e temporo-occipitale destra. Esami ematochimici nei limiti (*)
Maggio: la paziente ha eseguito Tarceva. Riferisce deficiti arto superiore destro: ha eseguito TAC che dimostra: incremento volumetrico della lesione cortico-sottocorticale paramediana sinistra, comparsa di noduli a livello polmonare, incremento volumetrico lesioni ripetitive epatiche.
1 Giugno: attivazione di ALIMTA
Fine Luglio: TAC torace-addome. SD della nota lesione estreologa ilare dx che occlude il bronco principale omolaterale; si associa massivo opacamento pleurogeno dell’emitorace destro; con multipli ispessimenti pleurici contestuali da riferire ad impianti di malattia.
Stabili come numero e dimensione le plurime lesioni secondarie poste nel contesto del parenchiam polmonare sinistro; quella di maggiori dimensioni ha un diametro di circa 4mm ed è posta in corrispondenza del segmento apico-dorsale del LS.
Linfonodi con diametro fino a 2,3 cm circa sono apprezzabili in sede sovraclaverae bilateralmente, nella loggia del Barety, in sede precarenale e sottocarenale. Nodulo di 8mm si rileva al corpus mammae di destra utile valutazione con esame mammografico.
Sd delle plurime lesioni peatiche, confluenti fra loro. Incrementato volumetricamente il durrene di sinistra (27x29 mm) stabile il destro (11 mm). Immodificate le plurime ipodensità poste nel contesto del parenchima splenico. Entrambe le ovaie sono aumentate di volume specie il sinistro, ed hanno densità disomogenea, come per verosimile localizzazione di malattia.
Si decide di proseguire il trattamento per 3 cicli seguiti da TAC di rivalutazione.
Agosto: Sogg bene. EE nei limiti. Prosegue chemioterapia 7 cicli complessivi ben tollerati.
Inizi Ottobre: TAC torace addome completo complessiva SD di malattia stabile volumetricamente la lesione neoplastica primitiva che si sviluppa in sede ilare dx stenosante il bronco principale con conseguente completa atellattasia parcehimale.
La lesione presenta scarsi piani di clivaggio sia con il ramo principale di sinistra con l’aretra polmonare dx azygos e cava superiore ed in alcuni punti anche con l’aorta. Sempre apprezzabile abbondante versamento pleurico come anche i multoipli ispessimenti pleurici contestuali da riferire ad impianti di malattia SD delle millimetriche lesioni nodulari poste al polmone controlaterale SD adenomegalie prevascolari a destra e sovraclaveare e sn SD delle lesioni epatiche e surrenaliche SD anche la sospetta a lesione annessiale dx SD delle lesioni sclerotiche ossee SD encefalo.
(SD dovrebbe significare STABILE DIMENSIONALMENTE,vero?)
16 Novembre 2009: la paziente viene ricoverata per sindrome della vena cava superiore. TAC torace: stenosi neoplastica del bronco principale di destra con collasso completo del polmone e coinvolgimento completo del ramo destro dell’arteria polmonare e della vena cava superiore che non è obiettivabile già dalla confluenza dei due rami anonimi.
La fase artreiosa dimostra che il mdc raggiunge la vena cava inferiore precocemente attraverso circoli collaterali (sistema azygos mammarie interne). Immagini da deferto da riempimento a acraico dei rami arteriosi distali polmonari a sn in sede basale.
Multiple lesioni secondarie epatiche ossee e surrenaliche... piccolo nodulo ipodenso alla mammella dx.
Viene ricoverata per le cure del caso. In ricovero ha eseguito trattamento radiante con miglioramento clinico (10 radioterapie).
[Inoltre per bruciare quelle cellule che si erano depositate in testa mia madre aveva subito un intervento laser mirato (questo forse è specificato alla voce TCT frontale sinistra e temporo-occipitale destra (*), solo che io non comprendo il linguaggio tecnico e ho preferito specificare), in seguito si è verificata l’immobilizzazione della mano destra che ha recuperato solo grazie a un costante uso di cortisone.]
Io vorrei chiederVi:
un’ipotetica visita spirometrica se fatta nell’estate 2008 avrebbe potuto evidenziare il problema e permettere di risolvere in breve la malattia?
In quanto tempo la malattia può essere arrivata ai livelli che era quando l’abbiamo scoperta?
Mi hanno spiegato che esistono vari tipi di tumore: benigno o maligno. E’ detto benigno quello che non forma metastasi, maligno il contrario. E’ chiaro che quello di mia madre è un tumore maligno, soltanto che ci sono diverse classificazioni di tumore maligno, a seconda della velocità in cui si espande e del modo in cui reagisce alle cure. Hanno parlato di maligno cattivello, cattivo o cattivissimo. Adesso non so se questi siano termini tecnici o sono stati chiamati così per permettere a me e alle persone come me che non comprendono i termini medici perchè estranee a questo tipo di mestiere di capire meglio la distinzione. E non so se questi concetti siano esatti. In ogni caso come si classifica il tipo di malattia di mia madre e qual’è la differenza?
Inoltre il medico le ha detto che non può fare il vaccino contro l’influenza A: perchè?
Durante le 10 sedute di radioterapia i medici mi hanno detto che la possibilità di risolvere il problema che si è verificato è di gran lunga inferiore al 50%, Vi chiedo: in alternativa ci sono altre cure o altri sistemi con i quali si può intervenire? E se sì quale efficacia potrebbero avere? Cosa ci dobbiamo aspettare?
Inoltre, come mai, se la terapia ALIMTA aveva bloccato la malattia, si sono verificate queste complicanze? In realtà non sta funzionando? Esistono altre cure per il suo caso?
Mia madre potrebbe ancora guarire o le cure che sta facendo cercheranno solo di allungarle la vita? Che percentuali di guarigione ha?
Ultimamente è gonfiata parecchio, viso, braccia,... è del tutto irriconoscibile: passeranno questi effetti?
Mi rendo conto che alcune domande che ho fatto siano forse poco rispondibili però ho bisogno di avere chiara la situazione.
Grazie in anticipo per ogni Vostra risposta.
Cordiali saluti.
Simona
avrei bisogno di ulteriori pareri riguardanti la malattia di mia madre: è affetta da un adenocarcinoma del polmone dx stadio IV in progressione.
Da premettere che è molto giovane, ha 48 anni e, se può essere utile, è alta 156 cm e pesa kg 56 circa. Inoltre è diabetica: Diabete di Tipo I, o insulino-dipendente, ma non dalla nascita, bensì da circa 3 anni e inietta insulina Humalog tramite microinfusore Accu-check. Non ha mai fumato.
Da qualche giorno è stata dimessa dall’ospedale per sindrome della vena cava superiore in seguito a 10 sedute di radioterapia per rivalutazione tramite TAC tra circa un mese.
Vi riporto di seguito la relazione di dimissione che spiega passo per passo tutte gli esami e le terapie che ha sostenuto:
Novembre 2008: ricovero presso clinica X per compenso della glicemia e installazione microinfusore. Durante tale ricovero ha effettuato una rx torace per febbre e tosse con evidenza di opacamento dell’emiciclo polmonare di dx.
Successiva tac torace che evidenzia occlusione completa del bronco principale dx da parte di voluminoso processo espansivo a manicotto che infiltra ampiamente il mediastino e l’arteria polmonare dx con atelectasia del polmone dx e versamento pleurico consensuale.
Tac addome: evidenza di numerosissime lesioni ipodense solide a bersaglio da riferire a lesioni ripetitive fino a 30 mm. Alcune lesioni focali ipodense si refertano in sede splenica.
Aree di osteoaddensamento in sede scapolare dx, a carico di alcune vertebre ed in prossimità delle art. sacro-iliache.
Dicembre 2008: broncoscopia presso la clinica Y, con esito negativo e successiva biopsia epatica con esito positivo per adenocarcinoma mucinoso.
Da gennaio a febbraio 2009: tre cicli di chemio con cisplatino+gemcitabina.
Marzo: tac di resatging che dimostra progressione di malattia a livello polmonare, epatica, osseo, encefalo (lesione subcentimetrica di verosimile natura secondaria)
Visita per inizio terapia con Tarceva 1cp al giorno. EE nei limiti.
Inizi Aprile: visita. Soggetto non più febbre, acne g1.Hb10, resto ematochimici nei limiti.
RMN encefalo che dimostra focolaio in sede cortico/sottocorticale a sede sovratentoriale paracentrale sin e postcentrale dx compatibile con lesione ripetitiva.
Fine Aprile: TCT frontale sinistra e temporo-occipitale destra. Esami ematochimici nei limiti (*)
Maggio: la paziente ha eseguito Tarceva. Riferisce deficiti arto superiore destro: ha eseguito TAC che dimostra: incremento volumetrico della lesione cortico-sottocorticale paramediana sinistra, comparsa di noduli a livello polmonare, incremento volumetrico lesioni ripetitive epatiche.
1 Giugno: attivazione di ALIMTA
Fine Luglio: TAC torace-addome. SD della nota lesione estreologa ilare dx che occlude il bronco principale omolaterale; si associa massivo opacamento pleurogeno dell’emitorace destro; con multipli ispessimenti pleurici contestuali da riferire ad impianti di malattia.
Stabili come numero e dimensione le plurime lesioni secondarie poste nel contesto del parenchiam polmonare sinistro; quella di maggiori dimensioni ha un diametro di circa 4mm ed è posta in corrispondenza del segmento apico-dorsale del LS.
Linfonodi con diametro fino a 2,3 cm circa sono apprezzabili in sede sovraclaverae bilateralmente, nella loggia del Barety, in sede precarenale e sottocarenale. Nodulo di 8mm si rileva al corpus mammae di destra utile valutazione con esame mammografico.
Sd delle plurime lesioni peatiche, confluenti fra loro. Incrementato volumetricamente il durrene di sinistra (27x29 mm) stabile il destro (11 mm). Immodificate le plurime ipodensità poste nel contesto del parenchima splenico. Entrambe le ovaie sono aumentate di volume specie il sinistro, ed hanno densità disomogenea, come per verosimile localizzazione di malattia.
Si decide di proseguire il trattamento per 3 cicli seguiti da TAC di rivalutazione.
Agosto: Sogg bene. EE nei limiti. Prosegue chemioterapia 7 cicli complessivi ben tollerati.
Inizi Ottobre: TAC torace addome completo complessiva SD di malattia stabile volumetricamente la lesione neoplastica primitiva che si sviluppa in sede ilare dx stenosante il bronco principale con conseguente completa atellattasia parcehimale.
La lesione presenta scarsi piani di clivaggio sia con il ramo principale di sinistra con l’aretra polmonare dx azygos e cava superiore ed in alcuni punti anche con l’aorta. Sempre apprezzabile abbondante versamento pleurico come anche i multoipli ispessimenti pleurici contestuali da riferire ad impianti di malattia SD delle millimetriche lesioni nodulari poste al polmone controlaterale SD adenomegalie prevascolari a destra e sovraclaveare e sn SD delle lesioni epatiche e surrenaliche SD anche la sospetta a lesione annessiale dx SD delle lesioni sclerotiche ossee SD encefalo.
(SD dovrebbe significare STABILE DIMENSIONALMENTE,vero?)
16 Novembre 2009: la paziente viene ricoverata per sindrome della vena cava superiore. TAC torace: stenosi neoplastica del bronco principale di destra con collasso completo del polmone e coinvolgimento completo del ramo destro dell’arteria polmonare e della vena cava superiore che non è obiettivabile già dalla confluenza dei due rami anonimi.
La fase artreiosa dimostra che il mdc raggiunge la vena cava inferiore precocemente attraverso circoli collaterali (sistema azygos mammarie interne). Immagini da deferto da riempimento a acraico dei rami arteriosi distali polmonari a sn in sede basale.
Multiple lesioni secondarie epatiche ossee e surrenaliche... piccolo nodulo ipodenso alla mammella dx.
Viene ricoverata per le cure del caso. In ricovero ha eseguito trattamento radiante con miglioramento clinico (10 radioterapie).
[Inoltre per bruciare quelle cellule che si erano depositate in testa mia madre aveva subito un intervento laser mirato (questo forse è specificato alla voce TCT frontale sinistra e temporo-occipitale destra (*), solo che io non comprendo il linguaggio tecnico e ho preferito specificare), in seguito si è verificata l’immobilizzazione della mano destra che ha recuperato solo grazie a un costante uso di cortisone.]
Io vorrei chiederVi:
un’ipotetica visita spirometrica se fatta nell’estate 2008 avrebbe potuto evidenziare il problema e permettere di risolvere in breve la malattia?
In quanto tempo la malattia può essere arrivata ai livelli che era quando l’abbiamo scoperta?
Mi hanno spiegato che esistono vari tipi di tumore: benigno o maligno. E’ detto benigno quello che non forma metastasi, maligno il contrario. E’ chiaro che quello di mia madre è un tumore maligno, soltanto che ci sono diverse classificazioni di tumore maligno, a seconda della velocità in cui si espande e del modo in cui reagisce alle cure. Hanno parlato di maligno cattivello, cattivo o cattivissimo. Adesso non so se questi siano termini tecnici o sono stati chiamati così per permettere a me e alle persone come me che non comprendono i termini medici perchè estranee a questo tipo di mestiere di capire meglio la distinzione. E non so se questi concetti siano esatti. In ogni caso come si classifica il tipo di malattia di mia madre e qual’è la differenza?
Inoltre il medico le ha detto che non può fare il vaccino contro l’influenza A: perchè?
Durante le 10 sedute di radioterapia i medici mi hanno detto che la possibilità di risolvere il problema che si è verificato è di gran lunga inferiore al 50%, Vi chiedo: in alternativa ci sono altre cure o altri sistemi con i quali si può intervenire? E se sì quale efficacia potrebbero avere? Cosa ci dobbiamo aspettare?
Inoltre, come mai, se la terapia ALIMTA aveva bloccato la malattia, si sono verificate queste complicanze? In realtà non sta funzionando? Esistono altre cure per il suo caso?
Mia madre potrebbe ancora guarire o le cure che sta facendo cercheranno solo di allungarle la vita? Che percentuali di guarigione ha?
Ultimamente è gonfiata parecchio, viso, braccia,... è del tutto irriconoscibile: passeranno questi effetti?
Mi rendo conto che alcune domande che ho fatto siano forse poco rispondibili però ho bisogno di avere chiara la situazione.
Grazie in anticipo per ogni Vostra risposta.
Cordiali saluti.
Simona
[#1]
Cara Simona,
si tratta come tu stessa hai ampiamente intuito di una condizione di malattia assai grave. Un tumore polmonare (adenocarcinoma, quindi classificato tra i tumori non a piccole cellule) in questa fase di disseminazione multiorgano è questione assai brutta ed a tutt'oggi non guaribile (a meno di guarigioni inspiegabili, sempre teoricamente comunque possibili). I vari chemioterapici che si succedono nel percorso terapeutico perdono via via di efficacia perchè le cellule maligne si adattano alla loro presenza e trovano stratagemmi per superare la loro tossicità. Tant'è che proseguendo nelle terapie man mano è maggiore il rischio che non il beneficio. Il vaccino per l'influenza A viene sconsigliato per la debilitazione generale dell'organismo e la concomitanza con le chemioterapie. In realtà si può tentare farmaci che non siano già stati eseguiti in precedenza magari abbinati a delle applicazioni di ipertermia. Inoltre dosare la cromogranina A per verificare se possibile aggiungere alle terapie l'octreotide.
Resto a disposizione,
cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
si tratta come tu stessa hai ampiamente intuito di una condizione di malattia assai grave. Un tumore polmonare (adenocarcinoma, quindi classificato tra i tumori non a piccole cellule) in questa fase di disseminazione multiorgano è questione assai brutta ed a tutt'oggi non guaribile (a meno di guarigioni inspiegabili, sempre teoricamente comunque possibili). I vari chemioterapici che si succedono nel percorso terapeutico perdono via via di efficacia perchè le cellule maligne si adattano alla loro presenza e trovano stratagemmi per superare la loro tossicità. Tant'è che proseguendo nelle terapie man mano è maggiore il rischio che non il beneficio. Il vaccino per l'influenza A viene sconsigliato per la debilitazione generale dell'organismo e la concomitanza con le chemioterapie. In realtà si può tentare farmaci che non siano già stati eseguiti in precedenza magari abbinati a delle applicazioni di ipertermia. Inoltre dosare la cromogranina A per verificare se possibile aggiungere alle terapie l'octreotide.
Resto a disposizione,
cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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