Formazioni linfonodali dopo rt k prostata e altro
Buon giorno,
Le sottopongo la mia situazione con preghiera di indicarmi quale potrebbe essere la via migliore da adottare.
1997 RT per ADK prostata Gleason 5(3+2) pY2NxMo, PSA 52 a seguire terapia BAT
Agosto 2008 lobectomia superiore dx + linfoadenectomia ilomediastinica x K squamocellulare G2, linfonodi N1 e N2 indenni (pT1 N0 stadio Ia)
Dicembre 2008 RT corde vocali per K squamocellulare G1 biaterale.
TC 18/09/2009 presenza di formazioni linfonodali in sede paraortica, iliaca comune, otturatoria e iliaca esterna dx, del diametro max di mm.40 di verosimile significato secondario.
Scintigrafia 02/11/2009 conferma basse probabilità di secondarismi scheletrici.
Attualmente PSA 100 in terapia Casodex 150 + Decapeptil 3,75 mensile
In attesa del dosaggio della Cromogranina A.
La ringrazio anticipatamente.
Le sottopongo la mia situazione con preghiera di indicarmi quale potrebbe essere la via migliore da adottare.
1997 RT per ADK prostata Gleason 5(3+2) pY2NxMo, PSA 52 a seguire terapia BAT
Agosto 2008 lobectomia superiore dx + linfoadenectomia ilomediastinica x K squamocellulare G2, linfonodi N1 e N2 indenni (pT1 N0 stadio Ia)
Dicembre 2008 RT corde vocali per K squamocellulare G1 biaterale.
TC 18/09/2009 presenza di formazioni linfonodali in sede paraortica, iliaca comune, otturatoria e iliaca esterna dx, del diametro max di mm.40 di verosimile significato secondario.
Scintigrafia 02/11/2009 conferma basse probabilità di secondarismi scheletrici.
Attualmente PSA 100 in terapia Casodex 150 + Decapeptil 3,75 mensile
In attesa del dosaggio della Cromogranina A.
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
direi che il PSA di 100 indica fortemente la presenza di una recidiva linfonodale da neoplasia prostatica. Peraltro le altre neoplasie erano entrambe in fase iniziale. La terapia più idonea è quella con Taxotere. Magari unita ad octreotide se si conferma elevato il valore della cromogranina A ed ipertermia locoregionale.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che il PSA di 100 indica fortemente la presenza di una recidiva linfonodale da neoplasia prostatica. Peraltro le altre neoplasie erano entrambe in fase iniziale. La terapia più idonea è quella con Taxotere. Magari unita ad octreotide se si conferma elevato il valore della cromogranina A ed ipertermia locoregionale.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Ex utente
La ringrazio della solerte risposta.
Ho due dubbi:
1) il dosaggio della cromogranina A mi è stato consigliato in quanto potrebbero esistere terapie BAT ormonali alternative prima della chemio (o forse ho capito male)
2) Avendo numerose formazioni linfonodali come possono le sonde usate per l'ipertermia colpire tutti i targets?Si può usare anche sulla zona trattata a suo tempo con RT (loggia e III medio vescicole seminali)?
Spero di rileggeLa presto.
Saluti
Ho due dubbi:
1) il dosaggio della cromogranina A mi è stato consigliato in quanto potrebbero esistere terapie BAT ormonali alternative prima della chemio (o forse ho capito male)
2) Avendo numerose formazioni linfonodali come possono le sonde usate per l'ipertermia colpire tutti i targets?Si può usare anche sulla zona trattata a suo tempo con RT (loggia e III medio vescicole seminali)?
Spero di rileggeLa presto.
Saluti
[#3]
Le consiglio una PET con colina C11 che a quei valori(100ng/mL) è in grado di "detectare" le lesioni linfonodali da prostata.
Sebbene non sia lo standard, non è infatti da escludere una RT con modalità avanzate e precise come stereotassi o Tomoterapia sulle sedi captanti, se in numero limitato( RT in OLIGOMETASTASI), come è stato ritenuto utile in studi sperimentali in diversi centri di ricerca (come il San Raffaele dove sercito) .
Sebbene non sia lo standard, non è infatti da escludere una RT con modalità avanzate e precise come stereotassi o Tomoterapia sulle sedi captanti, se in numero limitato( RT in OLIGOMETASTASI), come è stato ritenuto utile in studi sperimentali in diversi centri di ricerca (come il San Raffaele dove sercito) .
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#5]
Sebbene non duratura e non risolutiva come risposta, il Ketoconazolo può dare un controllo biochimico significativo in alcuni pazienti(con un meccanismo ancora poco chiaro essendo infatti un antimicotico e non un antitumorale).
I veri risultati in termini di vantaggio, ad oggi, sono comunque ottenuti con chemioterapici come i Taxani, che in ogni caso possono essere riservati in fase successiva.
I veri risultati in termini di vantaggio, ad oggi, sono comunque ottenuti con chemioterapici come i Taxani, che in ogni caso possono essere riservati in fase successiva.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.4k visite dal 15/11/2009.
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