Prevenzione del tumore al colon
Ho 51 anni e circa 8 anni fa sono stato operato di adeno carcinoma a livello della valvola ileocecale.
Mia madre e mia nonna all'età di circa 64 anni hanno manifestato la stessa patologia, purtroppo con esito nefasto.
Ho due figli di 25 e 21 anni e vorrei conoscere quali accorgimenti adottare per effettuare nei loro confronti una seria prevenzione, naturalmente evitando loro quanto più possibile gli esami invasvi!
A chi e dove possiamo rivolgerci per eventuali ricerche di tipo genetico, ammesso che possiamo fornirci un valido aiuto per una efficace prevenzione ? Vi ringrazio immensamente per tutti i suggerimenti che vorrete accordarmi. D S P foggia
Mia madre e mia nonna all'età di circa 64 anni hanno manifestato la stessa patologia, purtroppo con esito nefasto.
Ho due figli di 25 e 21 anni e vorrei conoscere quali accorgimenti adottare per effettuare nei loro confronti una seria prevenzione, naturalmente evitando loro quanto più possibile gli esami invasvi!
A chi e dove possiamo rivolgerci per eventuali ricerche di tipo genetico, ammesso che possiamo fornirci un valido aiuto per una efficace prevenzione ? Vi ringrazio immensamente per tutti i suggerimenti che vorrete accordarmi. D S P foggia
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Caro Utente,
la giovane età dei tuoi figli li pone sufficientemente al riparo ma giustamente dei controlli nel tempo possono essere opportuni. La cosa migliore da fare è comunque una pancolonscopia per avere un punto di partenza e verificare che non vi sia una condizione di poliposi familiare. Gli studi genetici attualmente non garantiscono certezze e possono ingenerare ansie ingiustificate. Suggerirei di affidarsi ad uno dei numerosi centri di prevenzione oncologica per programmare negli anni una sana e corretta prevenzione, con la massima tranquillità.
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
la giovane età dei tuoi figli li pone sufficientemente al riparo ma giustamente dei controlli nel tempo possono essere opportuni. La cosa migliore da fare è comunque una pancolonscopia per avere un punto di partenza e verificare che non vi sia una condizione di poliposi familiare. Gli studi genetici attualmente non garantiscono certezze e possono ingenerare ansie ingiustificate. Suggerirei di affidarsi ad uno dei numerosi centri di prevenzione oncologica per programmare negli anni una sana e corretta prevenzione, con la massima tranquillità.
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
le forme di tumore del colon che hanno una trasmissione genetica dimostrata sono sostanzialmente due: la poliposi familiare (con le sue varianti sindromi di Gardner, di Turcot e di Peutz-Jeghers) e il cosiddetto cancro colorettale ereditario non associato a poliposi (HNPCC - sindrome di Lynch I e II). Non è questa la sede adatta per descrivere nel dettaglio queste due patologie, ma lei non ha mai citato una poliposi, quindi direi che il suo caso rientri nella categoria degli HNPCC.
Indubbiamente i suoi figli hanno un rischio aumentato di sviluppare un tumore del colon.
I test genetici non hanno ancora una validità pienamente confermata, per quanto rientrino nelle linee guida internazionali.
Le linee guida dell'American Society of ColoRectal Surgeons prescrivono per l'HNPCC la colonscopia ogni 1-2 anni ad iniziare da un'età di 20-25 anni o comunque da iniziare almeno 10 anni prima dell'età del più giovane malato della famiglia. In parole povere, se lei ha sviluppato una neoplasia del colon a 43 anni, e sua madre e sua nonna a circa 64, lei è il più giovane, quindi nei suoi figli lo screening dovrebbe iniziare almeno a 33 anni.
Con il buon senso che contraddistingue noi latini, la mia proposta è eseguire subito una colonscopia a tutt'e due i suoi figli e poi successivamente, se la prima è negativa, una colonscopia virtuale ogni 1-2 anni. La virtuale dà buone informazioni, con tutti i limiti di un esame indiretto, ma è assai meno invasiva della endoscopia reale. Resta però che, in caso di dubbio o di reperto positivo, è indispensabile fare anche la colonscopia reale.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Giovanni D. TEbala
gtebala@medicitalia.it
le forme di tumore del colon che hanno una trasmissione genetica dimostrata sono sostanzialmente due: la poliposi familiare (con le sue varianti sindromi di Gardner, di Turcot e di Peutz-Jeghers) e il cosiddetto cancro colorettale ereditario non associato a poliposi (HNPCC - sindrome di Lynch I e II). Non è questa la sede adatta per descrivere nel dettaglio queste due patologie, ma lei non ha mai citato una poliposi, quindi direi che il suo caso rientri nella categoria degli HNPCC.
Indubbiamente i suoi figli hanno un rischio aumentato di sviluppare un tumore del colon.
I test genetici non hanno ancora una validità pienamente confermata, per quanto rientrino nelle linee guida internazionali.
Le linee guida dell'American Society of ColoRectal Surgeons prescrivono per l'HNPCC la colonscopia ogni 1-2 anni ad iniziare da un'età di 20-25 anni o comunque da iniziare almeno 10 anni prima dell'età del più giovane malato della famiglia. In parole povere, se lei ha sviluppato una neoplasia del colon a 43 anni, e sua madre e sua nonna a circa 64, lei è il più giovane, quindi nei suoi figli lo screening dovrebbe iniziare almeno a 33 anni.
Con il buon senso che contraddistingue noi latini, la mia proposta è eseguire subito una colonscopia a tutt'e due i suoi figli e poi successivamente, se la prima è negativa, una colonscopia virtuale ogni 1-2 anni. La virtuale dà buone informazioni, con tutti i limiti di un esame indiretto, ma è assai meno invasiva della endoscopia reale. Resta però che, in caso di dubbio o di reperto positivo, è indispensabile fare anche la colonscopia reale.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Giovanni D. TEbala
gtebala@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.9k visite dal 07/03/2007.
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