Carcinoma del cieco con carcinoma peritoneale diffuso

Mia madre ha un carcinoma del cieco con carcinoma peritoneale diffuso scoperto 30 giorni fa; l'hanno operata per effettuare una resezione intestinale ma, vista la situazione ben piu' grave rispetto a quanto riscontrato dalla TAC, hanno effettuato un semplice by-pass.
Ho chiesto ai chirurghi se un trasferimento presso alcuni centri specializzati nella cura di questo tipo di carcinoma (Bentivoglio di BO o Milano, dove effettuano terapie chirurgiche e oncologiche come PERITONECTOMIA E CHEMIOIPERTERMIA INTRAPERITONEALE ), avrebbe potuto apportare qualche beneficio rispetto ad una diagnosi di poche settimane di vita che mi e' stata prospettata. Il chirurgo mi dice che, avendo aperto e potuto vedere la situazione internamente, ha riscontrato una diffusione ampia delle metastasi in tutto l'intestino,il peritoneo e anche nell'ileo, cosa che rende impossibile ogni ulteriore tipo di intervento.
Vi chiedo cortesemente se, sulla base delle informazioni che vi ho dato, concordate che non vi siano margini per effettuare questo tipo di intervento in una situazione come questa e ci si debba indirizzare verso semplici cure palliative.
Per precisione vi dico che , dopo l'intervento del 16/9, mia madre non si e' ricanalizzata, hanno tentato con punture per stimolare l'attivita' intestinale, ma da stamattina le sospenderanno per effettuare solo cure palliative; mia madre (65 anni)e' molto debole e debilitata.

Vi ringrazio anticipatamente del consiglio che saprete darmi e che attendo per poter effettuare le scelte migliori per la mia famiglia.