Di recente operato con escissione semplice di formazione nodulare risultata poi melanoma nodulare

Gentilissimi Medici,
mio padre è stato di recente operato con escissione semplice di formazione nodulare risultata poi melanoma nodulare al fianco sinistro, d dimensioni cm. 1,2x0,7x0,4, comprendente area grigiastra del diametro 4 max di cm. 0.5 - Stadio IV di Clark. Spessore sec Breslow: mm2.
Così alla fine di giugno 2009 è stato operato e si è asportato il linfonodo sentinella ascella sx. Il successivo esame istologico ha dato riscontro negativo, perciò hanno consigliato PET total body e successiva visita dermatologo. Tale Pet ha rivelato un accumulo linfonodale in sede ascellare sx. A questo punto è seguito un altro intervento chirurgico che ha portato allo svuotamento. Ora bisogna attendere gli esami istologici, ma nel frattempo vrrei sapere cosa eventualmente si potrà fare dopo, quali le possibili terapie, quai possibilità si sopravvivenza e aspettative di vita.
Nell'attesa di una Vostra risposta, Vi ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

molto dipende da ciò che evidenzierà l'esame istologico. Difatti un conto è avere a che fare con una malattia confinata e già asportata un altro è avere a che fare con una diffusione in un altra regione corporea.

Resto a disposizione, cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Ovviamente il risultato che state aspettando potrà meglio chiarire il quadro.

Purtroppo quando si esamina il linfonodo sentinella il cosiddetto salto del linfonodo sentinella è raro ma possibile.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
Gentilissimi Medici,
finalmente abbiamo ricevuto l'esito del'esame istologico che stavamo attendendo e che risulta essere POSITIVO. Infatti, a seguito dell'ultimo intervento chirurgico, è stato analizzato un frammento di cellule adiposo di cm 9 di asse maggiore comprendente 21 linfonodi, di cui il maggiore di cm 3 di diametro, con aree brunastre al taglio. AL.
La diagnosi è la seguete: metastasi massiva e submassiva di melanoma in due (su 21) linfonodi e focolai di flogosi cronica granulomatosa-gigantocellulare del tipo da corpo estraneo attorno a materiale di sutura nel tessuto fibroadiposo contiguo.
Adesso che abbiamo il risultato, cosa possiamo fare? E soprattutto cosa è consigliabile fare subito, dal momento che quste metastasi si sono riprodotte in circa un mese dal primo intervento?
Attendendo un Vostro riscontro, Vi ringrazio per la Vostra disponibilità.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Affidarsi ad un oncologo medico ovviamente per una corretta stadiazione ed eventuale terapia adiuvante.
[#5]
Utente
Utente
Nel ringraziarVi per l'immediata risposta, vorrei chiederVi se sapreste consigliarci una struttura o un medico specializzato in questo tipo di tumore della cute, in modo da poterlo contattare al più presto.
Grazie in anticipo
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Purtroppo non possiamo dare questo genere di informazioni.

Ne parli con il suo curante.
[#7]
Utente
Utente
Buonasera Gentilissimi Medici,
volevo chiedermi la cortesia di spiegarmi alcuni termini che spiegano l'esito della TAC a cui ci si è sottoposti:
- TC CRANIOsenz e con m.d.c.:non si rilevno lesioni focali encefaliche e sistema ventricolare non dilatato;
- TC TORACO-MEDIASTINICA con m.d.c.: esiti di recente linfadenectomia ascellare sx con presenza di raccolta liquida post-chirurgica, diametro 4cm circa; inoltre non si rilevano lesioni focali di signficato eteroformativo a carico del parenchima polmonare nè versamenti nelle cavità peuriche; non adenopatie mediastino-ilari e pervie le diramazioni bronchiali.
- TC ADDOME SUPERIORE E INFERIORE senza e con m.d.c.: fegato privo di lesioni focali, nella norma sono pancreas, milza e ambedue i surreni, come di norma gli organi pelvici e non c sono adenopatie mesenteiche e retroperitoneali; liberi i piani perineali.
Dopo tutto questo, io vi chiedo la cortesia di chiarirmi in parole più comprensibili, se quanto su scritto è preoccupante o se 'esame ha rilevato solo liquidi post-chirurgici?e in quest'ultimo caso, in presenza di liquidi, cosa occorre fare?
Vi prego dichiarmi quanto in questo periodo mi appare drammatico.
Grazie in anticipo.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
E' tutto a posto.

Residua una raccolta sierosa in corrispondenza del cavo ascellare, ma è un esito normale dello svuotamento ascellare. Se tende ("si riempie l'ascella e si vede anche dall'esterno") ad incrementarsi questa linforrea
è sufficiente una semplice agoaspirazione anche a mano libera.
[#9]
Utente
Utente
Salve a tutti,
dopo vari accertamenti e TAC che non hanno rilevato nulla, mio padre ha iniziato il trattamento con interferone alte dosi. E' già passata una settimana e pare aver reagito bene a questa primissima fase. In itinere ha eseguito anche una Eco ascellare sx e qui, invece, sono risultate adenopatie di max 3 cm di diametro. Ciò che vuol dire? E il trattamento può aiutare in qualche modo?
Inoltre, tra le conseguenze meno frequenti c'è la caduta dei capelli: dopo quando può verificarsi ciò?
In attesa di un Vostro riscontro, Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 555 17
Gentile utente
Ho letto con attenzione la storia clinica di suo padre dal primo intervento agli accertamenti degli ultimi giorni.
Attualmente è seguito da una struttura oncologica che sta gestendo il trattamento adiuvante con alfa interferon ad alte dosi ed il controllo clinico e strumentale della malattia. Le consiglio di rivolgere le domande ai colleghi che lo hanno in cura che conoscono molto meglio di noi il quadro clinico di suo padre. E' possibile solo dire che solitamente la perdita di capelli (quando avviene)in corso di terapia con IFN è temporanea e limitata. Alla fine del trattamento la situazione della capigliatura ritorna ad essere come era prima della terapia. Per quanto riguarda i linfonodi ascellari visibili alla ecografia chieda ai colleghi che avranno sicuramente vagliato con attenzione il dato.
Cordiali saluti

Dr. Maurizio Biagioli
UOS Dermochirurgia
Az Ospedaliera Universitaria Senese

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