Mastite
Buonasera,
Nel mese di febbraio di quest'anno mi sono accorta di avere un capezzolo introflesso, nessun dolore se non che la cosa non mi sembrasse normale dato che non avevo mai avuto accenno di problemi, faccio una visita e mi viene prescritta un eco seguita poi da un ago aspirato. Le novità sono le seguenti:
Dall'eco si scopre la formazione allungata ipocogena del diametro di 16mm x5mm. Dall'ago aspirato si scopre: Tappeto di granulocisti, istiotici talora anche plurinucleati e piccoli lembi di elementi duttuali con nucleo lievemente ingrandito, di verisimile significato reattivo.
Il seno comincia a gonfiare e fare male,mi metto quindi nelle mani di un senolo che mi consiglia come prima cosa un mammografia con seguente referto: Opacità sfumata retroaereolare senza netta demarcazione, vivamente dolorabile alla palpazione cute leggermente ispessita nella zona dell'areola.
Faccio una terapia antibiotica per due settimane e un altra ecografia a luglio in cui mi si vorrebbe far ripetere l'ago aspirato con un referto uguale alla prima ecografia.
Nel mese di agosto la situazione degenra, dopo un lieve spurgare il seno si gonfia e diventa violaceo, il dolore è forte e il solo muovere le spalle crea forti scosse, senza considerare che anche sotto all'ascella una formazione consistente mi impediva di fare movimenti. Ieri l'ultima ecografia per provvedere all'operazione d'asportazione con seguente referto: L'esame evidenzia in sede retroareolare area ipoecogena verosimilmente liquida corpuscolata di 22x21x15mm.
In questi 6 mesi quindi la presenza si è estesa e ogni volta si infiamma il dolore diventa sempre più doloroso e insopportabile. Il mio senologo consiglia di asportare questa presenza e il tessuto danneggiato ma vorrei sapere da voi se la cosa è davvero necessaria o esista un metodo per non asportarla ma non farla nemmeno infiammare.
Ringrazio Anticipatamente.
Nel mese di febbraio di quest'anno mi sono accorta di avere un capezzolo introflesso, nessun dolore se non che la cosa non mi sembrasse normale dato che non avevo mai avuto accenno di problemi, faccio una visita e mi viene prescritta un eco seguita poi da un ago aspirato. Le novità sono le seguenti:
Dall'eco si scopre la formazione allungata ipocogena del diametro di 16mm x5mm. Dall'ago aspirato si scopre: Tappeto di granulocisti, istiotici talora anche plurinucleati e piccoli lembi di elementi duttuali con nucleo lievemente ingrandito, di verisimile significato reattivo.
Il seno comincia a gonfiare e fare male,mi metto quindi nelle mani di un senolo che mi consiglia come prima cosa un mammografia con seguente referto: Opacità sfumata retroaereolare senza netta demarcazione, vivamente dolorabile alla palpazione cute leggermente ispessita nella zona dell'areola.
Faccio una terapia antibiotica per due settimane e un altra ecografia a luglio in cui mi si vorrebbe far ripetere l'ago aspirato con un referto uguale alla prima ecografia.
Nel mese di agosto la situazione degenra, dopo un lieve spurgare il seno si gonfia e diventa violaceo, il dolore è forte e il solo muovere le spalle crea forti scosse, senza considerare che anche sotto all'ascella una formazione consistente mi impediva di fare movimenti. Ieri l'ultima ecografia per provvedere all'operazione d'asportazione con seguente referto: L'esame evidenzia in sede retroareolare area ipoecogena verosimilmente liquida corpuscolata di 22x21x15mm.
In questi 6 mesi quindi la presenza si è estesa e ogni volta si infiamma il dolore diventa sempre più doloroso e insopportabile. Il mio senologo consiglia di asportare questa presenza e il tessuto danneggiato ma vorrei sapere da voi se la cosa è davvero necessaria o esista un metodo per non asportarla ma non farla nemmeno infiammare.
Ringrazio Anticipatamente.
[#1]
Probabilmente poichè il processo infiammatorio persiste c'è qualche dubbio diagnostico e questa sarebbe la ragione della indicazione chirurgica.
Ma occorre una visita per averne conferma.
Se si tratta di materiale corpuscolato fluido e la diagnosi effettivamente è di mastite, tramite un catetere ecoguidato si può drenare il materiale necrotico.
Ma ripeto non si può dare una tale indicazione per via telematica se non in modo generico.
Lei è una fumatrice o una ex-accanita fumatrice ?
Ma occorre una visita per averne conferma.
Se si tratta di materiale corpuscolato fluido e la diagnosi effettivamente è di mastite, tramite un catetere ecoguidato si può drenare il materiale necrotico.
Ma ripeto non si può dare una tale indicazione per via telematica se non in modo generico.
Lei è una fumatrice o una ex-accanita fumatrice ?
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Io sono una fumatrice, nella mia famiglia la maggior parte delle donne lo sono, ma solo a me si è presentato questo problema senza che nemmeno mai abbia avuto una gravidanza e quindi allattato. Nella mia famiglia c'è un solo caso di tumore al seno da parte si mio padre, diagnosticato a sua madre ben 29 anni fa. Potrebbe trattarsi di un tumore?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 10/09/2009.
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