Noduli mammari
Buongiorno, vi scrivo per avere un parere in meritoall'ecografia mammaria.
Il quadro sembra un pò variato rispetto alle precedenti:
Bilaterale presenza di multiple formazioni ipoecogene, a margini netti, diffuse in tutti i quadranti da riferire in prima ipotesi a fibroadenomi: a sn al qse una di 9x6 mm con limiti sfumati con microcalcificazioni nel contesto; a dx nel qsi di circa 16x8 mm con piccolo polo vascolae nel contesto, al qse di 14x10 mm con almeno due poli vascolari, poi continuano ad elencare le dimensioni degli altri, circa 22, già esistenti ai precedenti controlli.
Nessuno aveva mai evidenziato le parti vascolarizzate solo nell'ultima mammografia ( marzo 2009) erano presenti delle microcalcificazioni riunite in cluster. Ho 44 anni potreste darmi delle spiegazioni e dei consigli su come proccedere? Vi ringrazio e saluto
Il quadro sembra un pò variato rispetto alle precedenti:
Bilaterale presenza di multiple formazioni ipoecogene, a margini netti, diffuse in tutti i quadranti da riferire in prima ipotesi a fibroadenomi: a sn al qse una di 9x6 mm con limiti sfumati con microcalcificazioni nel contesto; a dx nel qsi di circa 16x8 mm con piccolo polo vascolae nel contesto, al qse di 14x10 mm con almeno due poli vascolari, poi continuano ad elencare le dimensioni degli altri, circa 22, già esistenti ai precedenti controlli.
Nessuno aveva mai evidenziato le parti vascolarizzate solo nell'ultima mammografia ( marzo 2009) erano presenti delle microcalcificazioni riunite in cluster. Ho 44 anni potreste darmi delle spiegazioni e dei consigli su come proccedere? Vi ringrazio e saluto
[#3]
Probabilmente il quadro pur se complesso è da considerare invariato, salvo che il nodo contenenti le microcalcificazioni che necessita di ulteriore approfondimento.
Se l'aspetto delle miceocalcificazioni, che evidentemente erano state interpretate come benigne, si è modificato occorre sicuramente un approfondimento.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite, in alcuni casi PREVIA RISONANZA MAGNETICA, tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Starei comunque tranquilla in considerazione della minima estensione delle calcificazioni (cluster).
Se l'aspetto delle miceocalcificazioni, che evidentemente erano state interpretate come benigne, si è modificato occorre sicuramente un approfondimento.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite, in alcuni casi PREVIA RISONANZA MAGNETICA, tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Starei comunque tranquilla in considerazione della minima estensione delle calcificazioni (cluster).
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#4]
Ex utente
La ringrazio, (dalla risposta lei ha presente i miei precedenti consulti...) infatti non sono preoccupata per le calcificazioni già sotto controllo, ma bensì per i due fibroadenomi che si sono vascolarizzati e per quel nodulo di cui non si capisce bene la natura.
La saluto e spero si risolva al meglio
La saluto e spero si risolva al meglio
[#5]
I fibroadenomi anche "se vascolarizzano" non succede niente
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/68-ho-un-fibroadenoma-mi-devo-operare.html
l'importante è che si tratti effettivamente (assoluta certezza) di fibroadenomi.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/68-ho-un-fibroadenoma-mi-devo-operare.html
l'importante è che si tratti effettivamente (assoluta certezza) di fibroadenomi.
[#7]
Ex utente
Buongiorno Dott. Catania, sù consiglio del senologo ho eseguito una RM con contrasto, l'esito dice:
bilateralmente e diffusamente nel contesto dei corpi ghiandolari mammari si rilevano miltiple formazioni di morfologia rotondeggiante ed ovolare. di dimensione comprese tra alcuni mm e mm 18, le più grandi localizzate a dx, a limiti netti e caratteri di impregnazione di mdc suggestivi per fibroadenomi.
Non apprezzabili ulteriori reperti con definiti caratteri di malignità.
Non tumefazioni linfonodali nelle stazioni ascellari e mammarie interne.
Da questo risultato non c' nulla di certo o sbaglio? non si parla neanche delle calcificazioni presenti nella mammografia, è normale?
Il senologo dice ch non c'è nulla e che i prossimi controlli tra un anno
Secondo il suo parere adesso come mi devo muovere?
La ringrazio e la saluto
bilateralmente e diffusamente nel contesto dei corpi ghiandolari mammari si rilevano miltiple formazioni di morfologia rotondeggiante ed ovolare. di dimensione comprese tra alcuni mm e mm 18, le più grandi localizzate a dx, a limiti netti e caratteri di impregnazione di mdc suggestivi per fibroadenomi.
Non apprezzabili ulteriori reperti con definiti caratteri di malignità.
Non tumefazioni linfonodali nelle stazioni ascellari e mammarie interne.
Da questo risultato non c' nulla di certo o sbaglio? non si parla neanche delle calcificazioni presenti nella mammografia, è normale?
Il senologo dice ch non c'è nulla e che i prossimi controlli tra un anno
Secondo il suo parere adesso come mi devo muovere?
La ringrazio e la saluto
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.3k visite dal 07/09/2009.
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