Recidiva nodulo polmonare in seguito ad adenocarcinoma
Buongiorno,
non trovando notizie pertinenti sul web e sui quesiti già affrontati Vi scrivo sperando di aiutare mio padre a capire cosa gli sta succedendo in merito ad un nodulo polmonare di 2 cm diam rilevato in prossimità della catenella chilurgica dopo 2 mesi dall’intervento di rimozione di un adenocarcinoma di 0,8cm diam.
Riporto gli esiti delle visite tralasciando alcune di quelle intercorse prima dell’intervento in quanto non in mio possesso in questo momento e per motivi di spazio:
- L’11 luglio 2008 viene eseguita una TAC con e senza mezzo di contrasto con il seguente esito:”l’esame ha evidenziato a livello del segmento del lobo superiore sx la presenza nettamente iperdensa e calcifica riferibile a nodulazione in esiti. Al di sotto si rileva la presenza di un ulteriore nodulazione (3,5mm) adiacente alle strutture vascolari. Presenza, bilaterale, a livello dei territori apicali di qualche millimetrica bolla enfisematosa. Non versamenti pleurici;
- A maggio 2009 viene effettuato un intervento in laparoscopia per effettuare la biopsia del tessuto, essendo un soggetto con gravi complicazioni (obesità, infartuato, diabetico) è stato deciso di asportare un lembo di polmone ragionevolmente ampio a priori al fine di evitare un nuovo intervento anche in caso di positività alla malattia;
- A giugno 2009 viene dimesso e dalla radiografia di controllo emerge una massa di 2cm in prossimità della zona dell’intervento;
- L’11 luglio viene eseguita una TAC con e senza mezzo di contrasto
- Il 24 luglio viene eseguita una TAC senza mezzo di contrasto con il seguente esito: “si osserva la presenza di formazione nodulare ai margini non spiculati talora polilobati con valori desitometrici 30UH”;
- Il 5 agosto viene eseguita una PET globale corporea con il seguente esito: “All’analisi dell’immagine si evidenzia nodulazione polmonare debolmente fissante il radio farmaco in corrispondenza della scissura SUV MAX 1,6 a livello del piano passante la catene di sospetto significato patologico. Meritevole di controllo a due mesi.
Non altre sedi di alterata distribuzione del radio farmaco riferibili a allocazioni neoplastiche.
Al momento metabolismo glucidico in corrispondenza dei rimanenti territori osservati”;
- Il 18 agosto TC con e senza contrasto (diverso tipo di contrasto dal precedente) con il seguente esito: “Esiti di resezione in corrispondenza del parenchima polmonare SX. Lungo il decorso della catenella chirurgica è evidente immagine nodulare a margini relativamente netti ad asse di poco più di 2cm. Non contrassegnata la significativa captazione del mezzo di contrasto endovena. Non versamenti pleurici . Non adenopatie mediasti che. Non tumefazioni nella loggia dei surreni.
In questi casi è possibile una recidiva così veloce? Esistono carcinomi polmonari che possono crescere in 1 mese fino a due cm per poi stabilizzarsi al diametro di 2 cm
Attualmente mio padre deve rifare un’altra Tac tra due mesi, è corretto il percorso d’indagine?Grazie
non trovando notizie pertinenti sul web e sui quesiti già affrontati Vi scrivo sperando di aiutare mio padre a capire cosa gli sta succedendo in merito ad un nodulo polmonare di 2 cm diam rilevato in prossimità della catenella chilurgica dopo 2 mesi dall’intervento di rimozione di un adenocarcinoma di 0,8cm diam.
Riporto gli esiti delle visite tralasciando alcune di quelle intercorse prima dell’intervento in quanto non in mio possesso in questo momento e per motivi di spazio:
- L’11 luglio 2008 viene eseguita una TAC con e senza mezzo di contrasto con il seguente esito:”l’esame ha evidenziato a livello del segmento del lobo superiore sx la presenza nettamente iperdensa e calcifica riferibile a nodulazione in esiti. Al di sotto si rileva la presenza di un ulteriore nodulazione (3,5mm) adiacente alle strutture vascolari. Presenza, bilaterale, a livello dei territori apicali di qualche millimetrica bolla enfisematosa. Non versamenti pleurici;
- A maggio 2009 viene effettuato un intervento in laparoscopia per effettuare la biopsia del tessuto, essendo un soggetto con gravi complicazioni (obesità, infartuato, diabetico) è stato deciso di asportare un lembo di polmone ragionevolmente ampio a priori al fine di evitare un nuovo intervento anche in caso di positività alla malattia;
- A giugno 2009 viene dimesso e dalla radiografia di controllo emerge una massa di 2cm in prossimità della zona dell’intervento;
- L’11 luglio viene eseguita una TAC con e senza mezzo di contrasto
- Il 24 luglio viene eseguita una TAC senza mezzo di contrasto con il seguente esito: “si osserva la presenza di formazione nodulare ai margini non spiculati talora polilobati con valori desitometrici 30UH”;
- Il 5 agosto viene eseguita una PET globale corporea con il seguente esito: “All’analisi dell’immagine si evidenzia nodulazione polmonare debolmente fissante il radio farmaco in corrispondenza della scissura SUV MAX 1,6 a livello del piano passante la catene di sospetto significato patologico. Meritevole di controllo a due mesi.
Non altre sedi di alterata distribuzione del radio farmaco riferibili a allocazioni neoplastiche.
Al momento metabolismo glucidico in corrispondenza dei rimanenti territori osservati”;
- Il 18 agosto TC con e senza contrasto (diverso tipo di contrasto dal precedente) con il seguente esito: “Esiti di resezione in corrispondenza del parenchima polmonare SX. Lungo il decorso della catenella chirurgica è evidente immagine nodulare a margini relativamente netti ad asse di poco più di 2cm. Non contrassegnata la significativa captazione del mezzo di contrasto endovena. Non versamenti pleurici . Non adenopatie mediasti che. Non tumefazioni nella loggia dei surreni.
In questi casi è possibile una recidiva così veloce? Esistono carcinomi polmonari che possono crescere in 1 mese fino a due cm per poi stabilizzarsi al diametro di 2 cm
Attualmente mio padre deve rifare un’altra Tac tra due mesi, è corretto il percorso d’indagine?Grazie
[#1]
Gentile Utente
il percorso direi che è corretto. Tuttavia se venisse confermata la presenza di una recidiva e non si potesse di nuovo intervenire, si potrebbe pensare ad un trattamento radioterapico stereotassico, o ancora meglio, alla radiochirurgia (secondo tecnica gamma knife o cyber knife).
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori consulti
il percorso direi che è corretto. Tuttavia se venisse confermata la presenza di una recidiva e non si potesse di nuovo intervenire, si potrebbe pensare ad un trattamento radioterapico stereotassico, o ancora meglio, alla radiochirurgia (secondo tecnica gamma knife o cyber knife).
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori consulti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#4]
Utente
Grazie e faccio i complimenti per il servizio che prestate.
In settimana mio padre avrà un ulteriore consulto con il chilurgo che lo ha operato per confrontare i risultati delle indagini eseguite in questi mesi con la tac eseguita il giorno dell'intervento.
Se il caso, chiederò ancora la Vs disponibilità.
Grazie ancora.
In settimana mio padre avrà un ulteriore consulto con il chilurgo che lo ha operato per confrontare i risultati delle indagini eseguite in questi mesi con la tac eseguita il giorno dell'intervento.
Se il caso, chiederò ancora la Vs disponibilità.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.3k visite dal 30/08/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.