Ricovero x impianti dentali
[#1]
Gentilissima utente, la fibromialgia non aumenta i rischi di riabilitazione implantare, per essere trattati i in ambienti ospedalieri. Sicuramente potrà trovare delle strutture private, dove è possibile anche essere ricoverati.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#2]
Non vedo la problematica di effettuare impianti dentali in un normale studio odontoiatrico che sappia praticare implantologia seriamente con tecniche miniinvasive.
La fibromialgia non è una malattia a se stante, ma più che altro un sintomo che ha una causa da definire che ha provocato un dolore cronico essenzialmente tendineo-muscolare e/o articolare, esattamente come la febbre, che è un sintomo di un qualcosa che ha provocato il rialzo della temperatura corporea.
Dato che un elemento importante nella sintomatologia figromialgica trae origine nel cavo orale, gli impianti e la successiva riabilitazione protesica vanno proprio nella direzione della riduzione della fibromialgia stessa tramite la sistemazione dell'apparato masticatorio.
Rivocero post-intervento o struttura protetta sono a mio parere totalmente superflui.
La competenza dell'operatore invece è determinante.
Occupandomi di gnatologia, tratto spesso pazienti con sintomatologia fibromialgica, e l'implantologia fa parte delle armi terapeutiche che ho a disposizione; non mi è mai successo di non poter effettuare tali interventi.
Solo alcune volte non sono riuscito ad iniziarli solo ed esclusivamente per paure e panico irrazionale del paziente che si è immaginato chissà cosa.
A suo danno.
L'inserimento di un impianto è quasi sempre (sottolineo: QUASI SEMPRE) meno traumatico di una estrazione dentale: un pò di dolore controllabile da antidolorifico il giorno dell'intervento e forse il giorno dopo.
E stop.
Nel 95 % dei casi (con tecniche miniinvasive).
Assistenza post-intervento?
Per così poco?
Il mio numero di cellulare, ad esempo, è pubblico.
Se c'è un problema, sono reperibile subito.
Ma non succede quasi mai.
Le racconto un aneddoto.
Una volta una mia paziente mi telefona all'una di notte dopo l'inserimento di 3 impianti in preda al panico.
Le avevo detto che era stato un intervento più cruento del solito, e che avrebbe avuto un pò di male e non ero certo che l'antidolorifico sarebbe riuscito nell'impresa di annullarlo.
Lei non sentiva nulla, era come se non avessi fatto l'intervento...
Una volta passata l'anestesia, nulla! Ma proprio nulla! Ed era terrorizzata perchè pensava che non fosse normale, che fosse successo chissà cosa.
In quel 5% dei casi che non si comportano come il 95%, ci sono anche questi!
Spero di averla tranquillizzata.
Ah, dimenticavo: il neurologo gli aveva posto la diagnosi di "cefalea muscolo-tensiva", e un altro specialista che non ricordo più (è un caso di oltre 20 anni fa), di fibromialgia.
Che oggi non ha più.
Magia.
La fibromialgia non è una malattia a se stante, ma più che altro un sintomo che ha una causa da definire che ha provocato un dolore cronico essenzialmente tendineo-muscolare e/o articolare, esattamente come la febbre, che è un sintomo di un qualcosa che ha provocato il rialzo della temperatura corporea.
Dato che un elemento importante nella sintomatologia figromialgica trae origine nel cavo orale, gli impianti e la successiva riabilitazione protesica vanno proprio nella direzione della riduzione della fibromialgia stessa tramite la sistemazione dell'apparato masticatorio.
Rivocero post-intervento o struttura protetta sono a mio parere totalmente superflui.
La competenza dell'operatore invece è determinante.
Occupandomi di gnatologia, tratto spesso pazienti con sintomatologia fibromialgica, e l'implantologia fa parte delle armi terapeutiche che ho a disposizione; non mi è mai successo di non poter effettuare tali interventi.
Solo alcune volte non sono riuscito ad iniziarli solo ed esclusivamente per paure e panico irrazionale del paziente che si è immaginato chissà cosa.
A suo danno.
L'inserimento di un impianto è quasi sempre (sottolineo: QUASI SEMPRE) meno traumatico di una estrazione dentale: un pò di dolore controllabile da antidolorifico il giorno dell'intervento e forse il giorno dopo.
E stop.
Nel 95 % dei casi (con tecniche miniinvasive).
Assistenza post-intervento?
Per così poco?
Il mio numero di cellulare, ad esempo, è pubblico.
Se c'è un problema, sono reperibile subito.
Ma non succede quasi mai.
Le racconto un aneddoto.
Una volta una mia paziente mi telefona all'una di notte dopo l'inserimento di 3 impianti in preda al panico.
Le avevo detto che era stato un intervento più cruento del solito, e che avrebbe avuto un pò di male e non ero certo che l'antidolorifico sarebbe riuscito nell'impresa di annullarlo.
Lei non sentiva nulla, era come se non avessi fatto l'intervento...
Una volta passata l'anestesia, nulla! Ma proprio nulla! Ed era terrorizzata perchè pensava che non fosse normale, che fosse successo chissà cosa.
In quel 5% dei casi che non si comportano come il 95%, ci sono anche questi!
Spero di averla tranquillizzata.
Ah, dimenticavo: il neurologo gli aveva posto la diagnosi di "cefalea muscolo-tensiva", e un altro specialista che non ricordo più (è un caso di oltre 20 anni fa), di fibromialgia.
Che oggi non ha più.
Magia.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 16/10/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia reumatica con sintomi vari come il dolore cronico diffuso, rigidità muscolare, alterazioni dell'umore. Cause, diagnosi e cure.