Ascesso parodontale: devitalizzazione o curettage?
Nel mese di giugno ho notato un rigonfiamento duro sopra il primo molare sup.
sx.
Non mi ha mai fatto veramente male (pensavo fosse l’esito di un trauma da spazzolino), solo un leggero fastidio pigiando sopra la guancia con un dito.
La OPT fatta nel medesimo mese di giugno non ha evidenziato danni al dente, ma un po’ d’infezione alla gengiva.
Al riguardo prima delle ferie ho consultato due dentisti.
Il primo ha drenato l’ascesso, benchè non ancora maturo e mi ha parlato di possibile devitalizzazione, sulla base del risultato negativo di un rapidissimo test al freddo fattomi senza che neanche me ne accorgessi.
Il secondo mi ha diagnosticato un ascesso parodontale, originato da una tasca sotto-gengivale di 10 mm (misurati con sonda) che si sarebbe infettata e mi ha quindi proposto un curettage, previo sondaggio tasche, RX endorali e predisposizione di apposita cartella parodontale, cose delle quali, invece, l’altro non ha ravvisato la necessità, suggerendo un' igiene professionale con ultrasuoni.
Entrambi mi hanno prescritto una terapia antibiotica (5 gg di Klacid 500) che ho regolarmente seguito.
, rimandandomi a settembre.
Al momento l’ascesso sembra più sgonfio (dopo l’antibiotico si è formata una pallina bianca che va e viene: ieri l’abbiamo drenata in casa, ma stamattina è di nuovo là.
Può trattarsi di una fistola?) ma il problema è che ora le ferie sono finite e io non so a chi dare retta.
Ho letto che ascesso parodontale e ascesso dentale non sono la stessa cosa e quindi richiedono terapie diverse, ma nel mio caso?
Lo so che così, senza un esame diretto, non è facile, ma ho assoluto bisogno di un consiglio.
Potete aiutarmi?
Grazie!
sx.
Non mi ha mai fatto veramente male (pensavo fosse l’esito di un trauma da spazzolino), solo un leggero fastidio pigiando sopra la guancia con un dito.
La OPT fatta nel medesimo mese di giugno non ha evidenziato danni al dente, ma un po’ d’infezione alla gengiva.
Al riguardo prima delle ferie ho consultato due dentisti.
Il primo ha drenato l’ascesso, benchè non ancora maturo e mi ha parlato di possibile devitalizzazione, sulla base del risultato negativo di un rapidissimo test al freddo fattomi senza che neanche me ne accorgessi.
Il secondo mi ha diagnosticato un ascesso parodontale, originato da una tasca sotto-gengivale di 10 mm (misurati con sonda) che si sarebbe infettata e mi ha quindi proposto un curettage, previo sondaggio tasche, RX endorali e predisposizione di apposita cartella parodontale, cose delle quali, invece, l’altro non ha ravvisato la necessità, suggerendo un' igiene professionale con ultrasuoni.
Entrambi mi hanno prescritto una terapia antibiotica (5 gg di Klacid 500) che ho regolarmente seguito.
, rimandandomi a settembre.
Al momento l’ascesso sembra più sgonfio (dopo l’antibiotico si è formata una pallina bianca che va e viene: ieri l’abbiamo drenata in casa, ma stamattina è di nuovo là.
Può trattarsi di una fistola?) ma il problema è che ora le ferie sono finite e io non so a chi dare retta.
Ho letto che ascesso parodontale e ascesso dentale non sono la stessa cosa e quindi richiedono terapie diverse, ma nel mio caso?
Lo so che così, senza un esame diretto, non è facile, ma ho assoluto bisogno di un consiglio.
Potete aiutarmi?
Grazie!
[#1]
Gent,ma paziente,
dalla descrizione che ha fatto e dalle note cliniche riferite(fistola,drenaggio,rigonfiamento ed altro)
in assenza di chiaro dolore dentario,ma invece di risentimento gengivale,a mio avviso trattasi di ascesso parodontale,trattato correttamente con terapia antibiotica.
Utile ripetere il test termico per rilevare la vitalita' pulpare o per definire una eventuale necrosi pulpare.
Infatti una cosa non esclude l'altra necessariamente.leggasi che possono coesistere ascesso parodontale e ascesso dentario,anche se l'eventualita' e' rara.
Utile ripetere il sondaggio parodontale per verificare dopo la terapia medica antibiotica,se la tasca era un vera tasca o un pseudotasca dovuta al gonfiore/tumefazione.
Utile ripetere una rx periapicale.
Per il momento suggerisco di applicare localmente in sede di parulide-fistola e sulla gengiva contigua,un gel parodontale ad alto contenuto di clorexidina(1%) esempio Curasept gel.due volte al di.
Cordialita'
dalla descrizione che ha fatto e dalle note cliniche riferite(fistola,drenaggio,rigonfiamento ed altro)
in assenza di chiaro dolore dentario,ma invece di risentimento gengivale,a mio avviso trattasi di ascesso parodontale,trattato correttamente con terapia antibiotica.
Utile ripetere il test termico per rilevare la vitalita' pulpare o per definire una eventuale necrosi pulpare.
Infatti una cosa non esclude l'altra necessariamente.leggasi che possono coesistere ascesso parodontale e ascesso dentario,anche se l'eventualita' e' rara.
Utile ripetere il sondaggio parodontale per verificare dopo la terapia medica antibiotica,se la tasca era un vera tasca o un pseudotasca dovuta al gonfiore/tumefazione.
Utile ripetere una rx periapicale.
Per il momento suggerisco di applicare localmente in sede di parulide-fistola e sulla gengiva contigua,un gel parodontale ad alto contenuto di clorexidina(1%) esempio Curasept gel.due volte al di.
Cordialita'
Dr. stefano princivalle
chirurgia orale,implantologia, parodontologia,protesi.
PERFEZIONATO IN ODONTOIATRIA LEGALE E PROTESI
www.studioprincival
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Princivalle, La ringrazio dal profondo del cuore per la Sua cortese, celere risposta, che ho trovato esaustiva e chiarificatrice al massimo. Seguirò il Suo consiglio in attesa della visita odontoiatrica ormai prossima - sto pensando di affidarmi allo specialista che mi ha proposto il controllo parodontale nel tempo con sondaggio, cartella ecc. - nella speranza di evitare la devitalizzazione, ove possibile.
Cordiali saluti e ancora infinite grazie!
Cordiali saluti e ancora infinite grazie!
[#3]
Utente
Buon giorno, gent. Dott. Princivalle. La disturbo di nuovo per aggiornarLa sulla situazione. Purtroppo, alla fine ho dovuto devitalizzare il dente, risultato necrotico, con canali radicolari sclerotici e stretti. Ieri ho effettuato la seconda seduta ma la fistola è ancora lì, con presenza di molto pus nel lato interno dell'arcata in corrispondenza del dente. Il dentista ha detto che non lo chiuderà fino a che sarà presente la fistola, per cui sono abbastanza preoccupata. Oggi effettuerò la levigatura radicolare del quadrante interessato e spero che questo aiuti ad abbassare la carica batterica. In aggiunta il dentista ha rilevato una malocclusione dentale (che già sapevo di avere e per la quale in passato ho portato per due anni un bite gnatologico all'arcata inferiore,, senza contare da quando, a maggio scorso, ho estratto il secondo molare inferiore sx per la presenza di lesione periapicale è come se la mia bocca si fosse "sprogrammata" e non riesco più a mangiare come prima) e ha detto che, se il problema è quello, la situazione potrebbe complicarsi. Insomma, non mi sento affatto tranquilla. Non vorrei perdere anche questo dente, con conseguente effetto domino. Lei che ne pensa? C'è il rischio che la devitalizzazione non basti per risolvere la questione? La ringrazio sentitamente per il tempo che vorrà dedicarmi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 04/09/2023.
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