Quali sono le tecniche più avanzate per la cura/gestione della parodontite?
Salve, volevo sapere da voi dottori specializzati quali sono le tecniche più avanzate per la gestione della parodontite, conosco quelle di base come la levigatura radicolare (?) (non conosco bene i termini non essendo esperto) però ho sentito che negli ultimissimi anni c'è anche una gestione con tecniche laser, alcune volte non solo a distruggere i batteri responsabili di tale malattia, ma addirittura a ridurre i millimetri delle tasche; sono affidabili queste tecniche?
Bisogna rivolgersi a centri particolari o sono mezzi accessibili anche nei comuni studi dentistici?
Volevo inoltre un commento sulla mia situazione personale, io noto che ho le gengive sempre infiammate, il sanguinamento vi è solo quando passo il filo su alcuni denti, mentre quando spazzolo i denti no, ho tutti i denti e nessuna mobilità, ma le gengive non migliorano, ho una tasca più o meno profonda, non so se le sedute di pulizia dal mio dentista bastino per gestire questa situazione perché ho paura che venga rimosso il tartaro sopra e sotto gengivale ma che non basti in situazioni di parodontite (?)
Preciso che non ho nessuna diagnosi di parodontite, perché non so se è l'unica tasca presente, ho solo ipotizzato, ma a me sembra palese di sì visto che le gengive fanno fatica a riprendersi.
Bisogna rivolgersi a centri particolari o sono mezzi accessibili anche nei comuni studi dentistici?
Volevo inoltre un commento sulla mia situazione personale, io noto che ho le gengive sempre infiammate, il sanguinamento vi è solo quando passo il filo su alcuni denti, mentre quando spazzolo i denti no, ho tutti i denti e nessuna mobilità, ma le gengive non migliorano, ho una tasca più o meno profonda, non so se le sedute di pulizia dal mio dentista bastino per gestire questa situazione perché ho paura che venga rimosso il tartaro sopra e sotto gengivale ma che non basti in situazioni di parodontite (?)
Preciso che non ho nessuna diagnosi di parodontite, perché non so se è l'unica tasca presente, ho solo ipotizzato, ma a me sembra palese di sì visto che le gengive fanno fatica a riprendersi.
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La parodontite, l'infiammazione dei tessuti di sostegno dei denti, inizia a farsi notare con il sanguinamento gengivale ma può poi interessare anche strutture più profonde con riassorbimento osseo, mobilità dentale ed infine perdita dei denti.
Ci possono essere vari fattori che ne favoriscono l'insorgenza ma certamente una scarsa igiene orale ed il fumo sono tra quelli più importanti.
L'età di insorgenza può essere importante in quanto gli effetti sono più gravi nel giovane paziente ed inoltre potrebbero essere presenti altri fattori di rischio non ancora bene individuati.
La parodontite può essere curata arrestandone la progressione e spesso è possibile rigenerare almeno in parte i tessuti persi.
Al momento della diagnosi viene effettuata una "mappatura" delle lesioni detta "sondaggio" parodontale ed esami radiografici.
In base a questa il dentista consiglia la terapia più opportuna per il paziente.
Attualmente, oltre ad una buona igiene orale professionale, imprescindibile da qualsiasi altra tecnica, si possono utilizzare levigatura radicolare, disinfettanti e antibiotici locali e sistemici, chirurgia parodontale, Laser o terapia fotodinamica, chirurgia rigenerativa etc
Tutte le tecniche hanno indicazioni e controindicazioni e non sono utilizzabili in tutti i casi.
Per un parere sul caso specifico è necessaria una visita.
Per ulteriori info può visitare https://www.dentista.lecce.it/trattamenti/parodontologia
Ci possono essere vari fattori che ne favoriscono l'insorgenza ma certamente una scarsa igiene orale ed il fumo sono tra quelli più importanti.
L'età di insorgenza può essere importante in quanto gli effetti sono più gravi nel giovane paziente ed inoltre potrebbero essere presenti altri fattori di rischio non ancora bene individuati.
La parodontite può essere curata arrestandone la progressione e spesso è possibile rigenerare almeno in parte i tessuti persi.
Al momento della diagnosi viene effettuata una "mappatura" delle lesioni detta "sondaggio" parodontale ed esami radiografici.
In base a questa il dentista consiglia la terapia più opportuna per il paziente.
Attualmente, oltre ad una buona igiene orale professionale, imprescindibile da qualsiasi altra tecnica, si possono utilizzare levigatura radicolare, disinfettanti e antibiotici locali e sistemici, chirurgia parodontale, Laser o terapia fotodinamica, chirurgia rigenerativa etc
Tutte le tecniche hanno indicazioni e controindicazioni e non sono utilizzabili in tutti i casi.
Per un parere sul caso specifico è necessaria una visita.
Per ulteriori info può visitare https://www.dentista.lecce.it/trattamenti/parodontologia
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#2]
Per rispondere alla sua domanda con PRECISIONE:
"quali sono le tecniche più avanzate per la gestione della parodontite"
non posso che rispondere:
LA COMPETENZA E L'ABILITA' DELL'OPERATORE.
Il maiuscolo, nel gergo internettiano, significa urlare.
Lo prenda come tale.
Tutte le tecniche e gli strumenti sono nulla in confronto all'abilità dell'operatore, ed è la sola cosa che lei deve guardare.
Ad esempio, il laser serve a sterilizzare le tasche gengivali.
Ma a cosa serve se l'operatore non ha tolto accuratamente il tartaro sottogengivale e levigato per bene le radici?
A nulla.
E se ha tolto perfettamente il tartaro sottogengivale e levigato le radici, ha fatto il 95% del lavoro.
Spero di aver dato spunto di riflessione.
"quali sono le tecniche più avanzate per la gestione della parodontite"
non posso che rispondere:
LA COMPETENZA E L'ABILITA' DELL'OPERATORE.
Il maiuscolo, nel gergo internettiano, significa urlare.
Lo prenda come tale.
Tutte le tecniche e gli strumenti sono nulla in confronto all'abilità dell'operatore, ed è la sola cosa che lei deve guardare.
Ad esempio, il laser serve a sterilizzare le tasche gengivali.
Ma a cosa serve se l'operatore non ha tolto accuratamente il tartaro sottogengivale e levigato per bene le radici?
A nulla.
E se ha tolto perfettamente il tartaro sottogengivale e levigato le radici, ha fatto il 95% del lavoro.
Spero di aver dato spunto di riflessione.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Utente
Grazie dottori,
dr. Formentelli ora mi riferisco un attimo a lei, io personalmente seguo il mio dentista e non so dirle esattamente cosa fa nel momento della pulizia professionale, mi spiego, so benissimo che ho una tasca, lui mi fa la pulizia, ma non capisco cosa avviene durante la pulizia, se vi è compresa la levigazione delle radici o meno, perché sicuramente con la pulizia dentale elimina il tartaro sopra e sotto gengivale, ma non so altro, la levigatura è una tecniche che si differenzia dalla classica pulizia o vi è compresa nei casi in cui vi è già a conoscenza dello stato parodontale?
dr. Formentelli ora mi riferisco un attimo a lei, io personalmente seguo il mio dentista e non so dirle esattamente cosa fa nel momento della pulizia professionale, mi spiego, so benissimo che ho una tasca, lui mi fa la pulizia, ma non capisco cosa avviene durante la pulizia, se vi è compresa la levigazione delle radici o meno, perché sicuramente con la pulizia dentale elimina il tartaro sopra e sotto gengivale, ma non so altro, la levigatura è una tecniche che si differenzia dalla classica pulizia o vi è compresa nei casi in cui vi è già a conoscenza dello stato parodontale?
[#4]
Neanche io so cosa fa il suo dentista durante la pulizia...
Non sono li a guardare.
So cosa faccio io, senza incasellare in descrizioni con poco senso, anche se la più parte delle volte l'igiene professionale la fa l'igienista. Mi arrivano solo i casi più "disperati".
Tolgo il tartaro sopra e sotto gengivale, dove c'è.
A volte uso strumenti manuali e altre volte gli ultrasuoni.
E cerco di toglierlo bene, tutto, e spesso non è facile, sopratutto quello lasciato da altri operatori più ... Superficiali? ... Frettolosi? .... Meno esperti? E anche quello presto riformatosi da pazienti che pensano che lavarsi regolarmente i denti significhi lavarli ogni giovedì sera.
In certe zone mi serve l'anestesia, in altre no.
Se trovo ruvidità radicolare nelle tasche, cerco di lisciarle per bene.
Il tutto in 30-45 minuti.
Difficilissimo che riesca a fare tutta la bocca, quando messa male, in unica seduta.
A volte aggiungo anche terapia medica locale.
Come si chiama quello che faccio?
Non mi intessa dare un nome specifico, per me è terapia paradontale e non sto ad arroventarmi il cervello.
Funziona, i pazienti, se cominciano a lavarsi sul serio i denti, guariscono.
Non è che il suo dentista fa la stessa cosa?
Non sono li a guardare.
So cosa faccio io, senza incasellare in descrizioni con poco senso, anche se la più parte delle volte l'igiene professionale la fa l'igienista. Mi arrivano solo i casi più "disperati".
Tolgo il tartaro sopra e sotto gengivale, dove c'è.
A volte uso strumenti manuali e altre volte gli ultrasuoni.
E cerco di toglierlo bene, tutto, e spesso non è facile, sopratutto quello lasciato da altri operatori più ... Superficiali? ... Frettolosi? .... Meno esperti? E anche quello presto riformatosi da pazienti che pensano che lavarsi regolarmente i denti significhi lavarli ogni giovedì sera.
In certe zone mi serve l'anestesia, in altre no.
Se trovo ruvidità radicolare nelle tasche, cerco di lisciarle per bene.
Il tutto in 30-45 minuti.
Difficilissimo che riesca a fare tutta la bocca, quando messa male, in unica seduta.
A volte aggiungo anche terapia medica locale.
Come si chiama quello che faccio?
Non mi intessa dare un nome specifico, per me è terapia paradontale e non sto ad arroventarmi il cervello.
Funziona, i pazienti, se cominciano a lavarsi sul serio i denti, guariscono.
Non è che il suo dentista fa la stessa cosa?
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#5]
Utente
Bravo, fossero tutti come lei, io ogni volta che sono tornato dal dentista dopo una pulizia, ho sempre trovato piccole quantità di tartaro ancora appiccicato dietro gli incisivi inferiori, ho cambiato già due dentisti e ho sempre l'impressione che vadano di fretta o comunque diano per scontato certe cose.
Ad esempio l'altra volta, vedendo tanto sangue uscire durante la pulizia, il dentista mi ha domandato se avevo una buona tecnica di pulizia, ma oltre a quello un sondaggio non sapeva farmelo? Caspita se vede tutto quel sangue può darsi che siamo già all'inizio di una parodontite e lui l'ha presa proprio alla larga.
Che io abbia un disturbo ossessivo o meno non cambia che i miei denti dopo una pulizia ESIGO che debbano essere come Dio comanda.
Ad esempio l'altra volta, vedendo tanto sangue uscire durante la pulizia, il dentista mi ha domandato se avevo una buona tecnica di pulizia, ma oltre a quello un sondaggio non sapeva farmelo? Caspita se vede tutto quel sangue può darsi che siamo già all'inizio di una parodontite e lui l'ha presa proprio alla larga.
Che io abbia un disturbo ossessivo o meno non cambia che i miei denti dopo una pulizia ESIGO che debbano essere come Dio comanda.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 19/07/2023.
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