Leucoplachia gengiva
Buongiorno Dottori
Un paio di settimane fa ho notato la presenza di una formazione bianca sulla gengiva appena sopra uno degli incisivi dell’arcata superiore.
Potrebbe essere lì da molto più tempo.
In questa zona ho della recessione gengivale.
La lesione segue esattamente la linea della recessione gengivale, è lunga circa 5 mm e spessa non più di 1.
Appare proprio come una piccola linea.
Sono stata dal mio dentista per portare la cosa alla sua attenzione, e mi ha detto trattasi di una Leucoplachia piana.
Tranquillossimo, mi ha detto di non preoccuparmi assolutamente, che la lesione è molto piccola, e che la cosa da fare è un controllo a 6 mesi.
Ho chiesto se non fosse opportuna la biopsia, ma mi ha detto che confermerebbe solo l’ipotesi di Leucoplachia su cui lui non ha dubbi.
Ho chiesto anche per l’ipotesi di eliminazione della lesione, ma mi è stato detto che in una zona di recessione gengivale ciò è sconsigliato considerato che la lesione non presenta segni preoccupanti.
Naturalmente io, avendo letto su internet, non riesco a stare tranquilla.
Ho stima del mio dentista, e non voglio essere il tipo di paziente che non si fida dei medici, ma voglio essere sicura di non trascurare nulla.
È davvero il controllo a 6 mesi la cosa più indicata, o dovrei insistere per esami o trattamento I altri tipi?
Grazie!
Un paio di settimane fa ho notato la presenza di una formazione bianca sulla gengiva appena sopra uno degli incisivi dell’arcata superiore.
Potrebbe essere lì da molto più tempo.
In questa zona ho della recessione gengivale.
La lesione segue esattamente la linea della recessione gengivale, è lunga circa 5 mm e spessa non più di 1.
Appare proprio come una piccola linea.
Sono stata dal mio dentista per portare la cosa alla sua attenzione, e mi ha detto trattasi di una Leucoplachia piana.
Tranquillossimo, mi ha detto di non preoccuparmi assolutamente, che la lesione è molto piccola, e che la cosa da fare è un controllo a 6 mesi.
Ho chiesto se non fosse opportuna la biopsia, ma mi ha detto che confermerebbe solo l’ipotesi di Leucoplachia su cui lui non ha dubbi.
Ho chiesto anche per l’ipotesi di eliminazione della lesione, ma mi è stato detto che in una zona di recessione gengivale ciò è sconsigliato considerato che la lesione non presenta segni preoccupanti.
Naturalmente io, avendo letto su internet, non riesco a stare tranquilla.
Ho stima del mio dentista, e non voglio essere il tipo di paziente che non si fida dei medici, ma voglio essere sicura di non trascurare nulla.
È davvero il controllo a 6 mesi la cosa più indicata, o dovrei insistere per esami o trattamento I altri tipi?
Grazie!
[#1]
Non ci sono molti altri esami da fare, a parte la biopsia...
sicuramente la biopsia permette di dare un nome e cognome a questa lesione.
Io le consiglio di monitorarla per 15 giorni; se nota che non è regredita in alcun modo, torni dal collega e discuta sulla necessità della biopsia, che indubbiamente la tranquillizzerebbe sull'entità della lesione e sulla presenza di cellule displasiche.
sicuramente la biopsia permette di dare un nome e cognome a questa lesione.
Io le consiglio di monitorarla per 15 giorni; se nota che non è regredita in alcun modo, torni dal collega e discuta sulla necessità della biopsia, che indubbiamente la tranquillizzerebbe sull'entità della lesione e sulla presenza di cellule displasiche.
Giuseppe Antonio Privitera
[#2]
Utente
Grazie Dottore.
Sono stata già oggi dal mio dentista, il quale mi ha riferita dal chirurgo per avere una seconda opinione, ed eventualmente procedere a biopsia e/o rimozione. Il dentista mi ha detto di avermi riferita esclusivamente per la mia tranquillità e di come lui sia sicuro della benignità della cosa.
Mentre attendo gli sviluppi le volevo chiedere, se effettivamente la diagnosi di Leucoplachia venisse confermata, quanto è preoccupante la situazione? Essendo io non fumatrice, femmina, e relativamente giovane mi ritrovo fuori dal profilo medio di coloro affetti da Leucoplachia. Può essere un ulteriore problema? Cerco di ripetermi che trattandosi di una lesione di pochissimi millimetri sono comunque in tempo per gestire la questione con serenità, faccio bene? O dovrei spingere per degli accertamenti più urgenti? Come avrà capito, sono una persona molto ansiosa.
Grazie ancora
Sono stata già oggi dal mio dentista, il quale mi ha riferita dal chirurgo per avere una seconda opinione, ed eventualmente procedere a biopsia e/o rimozione. Il dentista mi ha detto di avermi riferita esclusivamente per la mia tranquillità e di come lui sia sicuro della benignità della cosa.
Mentre attendo gli sviluppi le volevo chiedere, se effettivamente la diagnosi di Leucoplachia venisse confermata, quanto è preoccupante la situazione? Essendo io non fumatrice, femmina, e relativamente giovane mi ritrovo fuori dal profilo medio di coloro affetti da Leucoplachia. Può essere un ulteriore problema? Cerco di ripetermi che trattandosi di una lesione di pochissimi millimetri sono comunque in tempo per gestire la questione con serenità, faccio bene? O dovrei spingere per degli accertamenti più urgenti? Come avrà capito, sono una persona molto ansiosa.
Grazie ancora
[#4]
Utente
Grazie dottore. Ho l’appuntamento con il chirurgo tra due settimane. Tuttavia oggi è successa una cosa peculiare, stavo osservando la lesione e ho visto una specie di pellicina un corrispondenza di una sua estremità, al che provando a tirare la pellicina l’intera lesione si è sollevata e staccata, lasciando un piccolo buchetto di colore normale, come se avessi levato una crosta secca da una ferita sulla cute per intenderci. Ma è possibile che una Leucoplachia possa staccarsi così? Non risulta dalle informazioni che ho raccolto, ove viene riferito di lesioni fisse non rimovibili se non per via chirurgica e di certo non grattando con un dito ad ogni modo valuterò il proseguo nei prossimi giorni e sottoporrò l’area alla attenzione del chirurgo tra due settimane.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 14/06/2023.
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