Fistola gengivale
Buonasera, da poco mi è stata trovata una fistola gengivale nelle vicinanze di un dente già devitalizzato e curato molto tempo fa e che si è riammallato.
Ebbene la mia dentista ha riaperto il dente e ha pulito una radice, lasciando il dente scoperto.
Mi ha detto che devo mettere solo dell'ovatta all'interno per non far entrare il cibo, per permettere la fuoriuscita del pus e fin qui tutto bene se non fin a quando sono ritornata e ha iniziato a procedere alla pulizia canalare senza anestesia perché dice che deve sapere fino a dove arrivare e dunque ha bisogno di sentire la mia sensibilità.
Ovviamente ho fatto dei salti sulla poltrona e mi sono terrorizzata perché ho sentito dolore.
Le avevo chiesto di farmi l'anestesia, ma mi ha risposto malamente dicendomi che è lei che decide, ma ovviamente poi si è accorta che non c'era nessuna forma di collaborazione da parte mia e me l'ha dovuta fare e questo mi ha resa tranquilla e collaborante.
Sono rimasta molto delusa da tutto ciò soprattutto perché un dentista deve mettere il paziente in condizione di non sentire dolore e invece a quanto pare lei diceva che non era possibile che sentivo dolore perché il dente era devitalizzato e che comunque quella mia sensibilità che per me era dolore a lei serviva per capire fin dove doveva arrivare con l'ago.
È normale tutto ciò?
È davvero così importante dover far soffrire un paziente per farlo sentire persino frustrato, perché questo significa lavorare bene?
Ebbene la mia dentista ha riaperto il dente e ha pulito una radice, lasciando il dente scoperto.
Mi ha detto che devo mettere solo dell'ovatta all'interno per non far entrare il cibo, per permettere la fuoriuscita del pus e fin qui tutto bene se non fin a quando sono ritornata e ha iniziato a procedere alla pulizia canalare senza anestesia perché dice che deve sapere fino a dove arrivare e dunque ha bisogno di sentire la mia sensibilità.
Ovviamente ho fatto dei salti sulla poltrona e mi sono terrorizzata perché ho sentito dolore.
Le avevo chiesto di farmi l'anestesia, ma mi ha risposto malamente dicendomi che è lei che decide, ma ovviamente poi si è accorta che non c'era nessuna forma di collaborazione da parte mia e me l'ha dovuta fare e questo mi ha resa tranquilla e collaborante.
Sono rimasta molto delusa da tutto ciò soprattutto perché un dentista deve mettere il paziente in condizione di non sentire dolore e invece a quanto pare lei diceva che non era possibile che sentivo dolore perché il dente era devitalizzato e che comunque quella mia sensibilità che per me era dolore a lei serviva per capire fin dove doveva arrivare con l'ago.
È normale tutto ciò?
È davvero così importante dover far soffrire un paziente per farlo sentire persino frustrato, perché questo significa lavorare bene?
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"Mi ha detto che devo mettere solo dell'ovatta all'interno per non far entrare il cibo, per permettere la fuoriuscita del pus e fin qui tutto bene"
No. Fin qui TUTTO MALE.
E' una cosa che non va assolutamente fatta.
La terapia canalare DEVE essere fatta con l'isolamento del campo dato dalla diga di gomma (un fuglio di lattice montato su un archetto attraverso cui viene fatto passare il dente da curare), e al termine del trattamento, anche se solo parziale, DEVE essere chiuso ermeticamente.
Se anche solo una di queste due condizioni non viene soddisfatta, gambe in spalla e emigrare altrove.
L'unica motivazione per lasciarlo aperto è far spurgare l'infezione in attesa dell'estrazione.
No. Fin qui TUTTO MALE.
E' una cosa che non va assolutamente fatta.
La terapia canalare DEVE essere fatta con l'isolamento del campo dato dalla diga di gomma (un fuglio di lattice montato su un archetto attraverso cui viene fatto passare il dente da curare), e al termine del trattamento, anche se solo parziale, DEVE essere chiuso ermeticamente.
Se anche solo una di queste due condizioni non viene soddisfatta, gambe in spalla e emigrare altrove.
L'unica motivazione per lasciarlo aperto è far spurgare l'infezione in attesa dell'estrazione.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 25/05/2023.
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