Tasca gengivale di 12 mm mai diagnosticata sfocia in forte infezione ascessuale

Buongiorno,
frequento uno studio da circa due anni con sedute di igiene semestrali. Dopo la prima visita di circa due anni fa il preventivo ha riguardato la necessità di 3 intarsi + alcune piccole otturazioni per carie di modesta entità. Null'altro.
lo scorso 05 dicembre pomeriggio ho avvertito i primissimi sintomi gengivali in corrispondenza del 42. Mattina successiva gonfiore accentuato e dolorabilità. Il mio odontoiatra mi vede la mattina seguente, 07 dicembre. In quel momento gonfiore più che raddoppiato che interessa anche il mento e l'area è già molto dolorosa.
Esegue RX endorale da cui, cito: "Non si vede un tubo! ". È tuttavia convinto che l'ascesso sia endodontico. Prende il trapano per bucare il dente e drenare l'ascesso. "È sicuro che non farà male? " chiedo. Lui ride e mi dice: "Beh, sarà la prova del nove". (No comment). Inizia con il trapano e sento dolore e allora si convince che il dente è vivo...
Vorrebbe fare una panoramica ma si accorge che l'ultima eseguita è del 2021 quindi per fortuna si ravvede...
Mi dimette con Augmentin e colluttoro CHX 0, 2% e fissiamo nuova visita per il 12 dicembre. In quel momento ascesso regredito circa del 50% volume, no dolore. Sonda individuando una tasca di 12 millimetri. Esegue scaling senza anestesia (la fa solo in un secondo momento dopo avermi visto traumatizzato). Dolore terrificante. Trova residui di tartaro di colore nero. Servirà ulteriore levigatura. Proseguo Augmentin altri 6 giorni + colluttorio CHX 0, 2%.
Il 14 dicembre mi sottopongo a seduta di igiene con ascesso regredito ancora un poco. Igienista rileva profondità tasca 07 mm e presenza di tartaro. Propone anestesia e levigatura. Traumatizzato dallo scaling precedente decido di attendere che l'antibiotico riduca il più possibile l'ascesso al fine di avere un effetto maggiore possibile dell'anestesia. Scaling conclusivo il 21 dicembre. A oggi gonfiore quasi scomparso. Rispetto al picco penso di poterlo dire ridotto del 90%.
Ringraziando fin d'ora per i feedback che riceverò e chiedo conferma che:
- se l'infezione è risolta, e la causa rimossa, nel giro di pochi giorni la gengiva dovrebbe tornare del tutto normale;
- il fatto che il 21 non avevo copertura antibiotica e non mi ha fatto proseguire Augmentin non mi ponga a rischio reinfezione;
- sia una follia provare a bucare un dente per drenare l'ascesso senza certezza che l'ascesso dipenda dal dente;
- se anche il dente fosse stato non più vivo, assurdo non essersene accorto prima;
- una tasca di 12 mm testimonia un problema parodontale, perlomeno in quella localizzazione, in atto da molti anni e sia stata un'enorme superficialità diagnostica non averla rilevata;

Infine un pizzico di ironia, ma nemmeno troppa: meglio ora rivolgermi a un esperto parodontologo, a un odontologo forense (per una diagnosi su ogni aspetto del mio cavo orale) o a entrambi?

Molte grazie davvero per aver letto.

Un cordiale saluto e i migliori auguri di buone feste!
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.3k 395
Gentilissimo utente, non abbiamo il parere del collega, riscontri clinici e radiografici per esprimere pareri. Di certo al momento le sono state eseguite probabilmente delle cure congrue visti i risultati. Questo dente andrà rivisto, mantenuto sotto stretto controllo, attraverso prove di vitalità meno invasive, che in caso negatività, potrebbero essere integrate con un altroi cavity test.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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