Impianto dentale: quali rischi se si lascia scoperto un moncone in titanio?
Buongiorno,
dal mese di aprile '22 sto effettuando un consistente intervento odontoiatrico con installazione di 12 perni monconi e relativi impianti.
Dopo un mese dalla estrazione e installazione dei monconi ho cominciato una cura con bifosfonati per una forma severa di osteoporosi (-2. 8) che portò un anno fa alla frattura di una vertebra dopo una piccola caduta.
La durata prevista della terapia è di circa cinque anni.
Uno dei monconi, l'ultimo in basso a dx, è stato installato con una netta angolazione rispetto alla perpendicolare dell'osso.
Non sono in grado di valutare i gradi di scostamento con precisione; il medico afferma che l'angolazione rispetto alla perpendicolare è <= 30 gradi e rientra nella norma; non ho motivo di dubitarne.
Tutti i provvisori posti da giugno su questo moncone davano dolore in masticazione.
Ora, con l'impianto definitivo, il dolore si è accentuato.
L'odontoiatra ha tolto la capsula e ha proposto di eliminare il moncone, ma il suo tentativo di estrarlo ha provocato un dolore molto intenso e il moncone è infine rimasto al suo posto.
Il medico ha detto che il moncone non è avvitato ma è inserito "a incastro" e che l'estrazione è sconsigliabile vista la terapia a base di bifosfonati.
La sua proposta è stata di lasciare il moncone in loco, aspettando sei mesi o più per vedere se l'osso riesca a "ripararsi", per poi montare una capsula.
Nel frattempo però, capita frequentemente che frammenti di cibo (croste di pane o altro) vadano a premere temporaneamente sul moncone scoperto, con dolore e disagio.
La soluzione ideale sarebbe per me di eliminare il moncone; la posizione e sovrapposizione dei molari a dx risulterebbe quasi identica a quelli di sinistra e la masticazione funzionerebbe assai bene.
Mi rivolgo alla Vs gentile attenzione per chiedere due cose; non dubito della correttezza del mio odontoiatra ma alle volte il tentativo di rassicurare il paziente porta a sorvolare su alcuni aspetti.
(1) Lasciare un moncone scoperto può essere causa di problemi come infezioni o altro?
(2) Con una terapia preventiva a base di antibiotici specifici sarebbe possibile procedere all'estrazione del moncone (magari con anestesia... ) anche in corso di trattamento con bifosfonati?
Ci sarebbero rischi di infezione all'osso?
Ringrazio fin d'ora per i chiarimenti che vorrete darmi.
dal mese di aprile '22 sto effettuando un consistente intervento odontoiatrico con installazione di 12 perni monconi e relativi impianti.
Dopo un mese dalla estrazione e installazione dei monconi ho cominciato una cura con bifosfonati per una forma severa di osteoporosi (-2. 8) che portò un anno fa alla frattura di una vertebra dopo una piccola caduta.
La durata prevista della terapia è di circa cinque anni.
Uno dei monconi, l'ultimo in basso a dx, è stato installato con una netta angolazione rispetto alla perpendicolare dell'osso.
Non sono in grado di valutare i gradi di scostamento con precisione; il medico afferma che l'angolazione rispetto alla perpendicolare è <= 30 gradi e rientra nella norma; non ho motivo di dubitarne.
Tutti i provvisori posti da giugno su questo moncone davano dolore in masticazione.
Ora, con l'impianto definitivo, il dolore si è accentuato.
L'odontoiatra ha tolto la capsula e ha proposto di eliminare il moncone, ma il suo tentativo di estrarlo ha provocato un dolore molto intenso e il moncone è infine rimasto al suo posto.
Il medico ha detto che il moncone non è avvitato ma è inserito "a incastro" e che l'estrazione è sconsigliabile vista la terapia a base di bifosfonati.
La sua proposta è stata di lasciare il moncone in loco, aspettando sei mesi o più per vedere se l'osso riesca a "ripararsi", per poi montare una capsula.
Nel frattempo però, capita frequentemente che frammenti di cibo (croste di pane o altro) vadano a premere temporaneamente sul moncone scoperto, con dolore e disagio.
La soluzione ideale sarebbe per me di eliminare il moncone; la posizione e sovrapposizione dei molari a dx risulterebbe quasi identica a quelli di sinistra e la masticazione funzionerebbe assai bene.
Mi rivolgo alla Vs gentile attenzione per chiedere due cose; non dubito della correttezza del mio odontoiatra ma alle volte il tentativo di rassicurare il paziente porta a sorvolare su alcuni aspetti.
(1) Lasciare un moncone scoperto può essere causa di problemi come infezioni o altro?
(2) Con una terapia preventiva a base di antibiotici specifici sarebbe possibile procedere all'estrazione del moncone (magari con anestesia... ) anche in corso di trattamento con bifosfonati?
Ci sarebbero rischi di infezione all'osso?
Ringrazio fin d'ora per i chiarimenti che vorrete darmi.
[#1]
Gentilissimo utente, chi ha prescritto i bifosfonati, non si è preoccupato del suo stato di salute orale? Ora nella sua bocca andrebbe evitata ogni manovra cruenta verso l'osso
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#3]
Se per "moncone" ci si riferisce erroneamente all'impianto, composto da vite endossea, moncone e corona, non ci sarebbero problemi a lasciarlo privo di corona. Se invece è sopraggiunta una infezione detta perimplantite o si è verificato un insuccesso implantare sarebbe opportuna la rimozione dell'impianto.
In presenza di bisfosfonati si possono effettuare alcune terapie odontoiatriche ma il paziente deve accettare il rischio di complicanze, come l'osteonecrosi, che necessiteranno di ulteriori cure normalmente da pagare a parte ed in aggiunta alle precedenti.
Se il paziente non vuole procedere con l'estrazione esiste comunque una possibilità di evoluzione sfavorevole della perimplantite.
Purtroppo per un parere sul caso specifico è necessaria una visita.
In presenza di bisfosfonati si possono effettuare alcune terapie odontoiatriche ma il paziente deve accettare il rischio di complicanze, come l'osteonecrosi, che necessiteranno di ulteriori cure normalmente da pagare a parte ed in aggiunta alle precedenti.
Se il paziente non vuole procedere con l'estrazione esiste comunque una possibilità di evoluzione sfavorevole della perimplantite.
Purtroppo per un parere sul caso specifico è necessaria una visita.
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#4]
Utente
Gentile dr. Capozza, la ringrazio per la sua risposta. Occorrerà verificare col dentista che non sia in corso una perimplantite e comunque cercare di prevenirla. Nel caso vi sia una perimplantite dovrò scegliere tra due rischi, ma temo che per affrontarla sarà necessario un qualche intervento sull'osso. Ancora, la ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.8k visite dal 23/11/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Osteoporosi
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?