Estrazione dente del giudizio

ESTRAZIONE DENTE DEL GIUDIZIO

Un saluto ai medici dello staff, e grazie per questo bel servizio che mettete a disposizione.


Ho 41 anni, e qualche giorno fa (Ven.
28/10/22) ho subìto l'estrazione del dente del giudizio dell'arcata superiore di sinsitra.
Il dente era uscito tutto da almeno 20 anni, cosi come pure quello dell'arcata superiore di destra, mentre quelli di sotto non ci sono proprio, non risultano nemmeno alla radiografia.


Il mio dentista mi ha suggerito di toglierlo, perche da un po' di mesi avevo una costante irritazione gengivale in corrispondenza del dente, e all'ultima RX, si vedeva che, per forza di gravità, non avendo il controlaterale da sotto, continuava a scendere.
Un'operazione analoga mi toccherà all'altro dente, ma per ora puo aspettare perche è piu stabile e non dà problemi.


L'operazione in sè è stata semplice, trattandosi di una semplice estrazione non mi sono stati messi punti, ho avuto un po' di sanguinamento il giorno stesso, passato con dei tamponi di garza, senza ricorrere al Tranex.
Mi è stato dato Curasept 0, 12, e pian piano tornare a spazzolare gradualmente

Lunedi 31 sono andato al controllo, era tutto ok, il mio dentista mi ha tolto solo un minuscolo residuo di cibo che era rimasto intrappolato, roba di 1-2 millimetri.


Ad oggi non ho dolore, solo una sensazione di leggero fastidio, che si affievolisce sempre di piu.
Il motivo per cui vi scrivo è un dubbio che mi è venuto proprio dopo l'ultimo controllo.
Dato che ho ancora il buchino aperto, che si chiuderà pian piano, se, per caso dovessero restare intrappolati dei residui di cibo, e questo buco si chiude con questi residui dentro, rischio qualcosa, tipo una infezione?


Io sto attento a masticare ancora dall'altra parte, ma non posso avere il totale controllo della situazione.


Con l'occasione, chiedo anche di un altro problema.
Da anni, su alcuni denti, ho le gengive un po' "ritirate", questo purtroppo è anche colpa mia, perche negli anni sono sempre stato abbastanza "zappatore" nel lavarmi i denti e passare lo spazzolino.
Tuttavia non sanguinano, e non fanno male.


Avevo letto su internet che, oltre alla classica operazione di prelievo di tessuto dal palato per ricostruire le gengive, (operazione non scevra da rischi e complicazioni) ora sono utilizzabili alcune tecniche laser.
E' vero?
Di che si tratta?


Ringrziando chi mi vorrà rispondere, porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Vincenzo Vitale Dentista 147 28
Gentile paziente,
rispondiamo singolarmente alle domande:

La guarigione della ferita avviene dal "fondo" della ferita verso l'esterno. Non c'è quindi il rischio che il cibo possa essere inglobato nella ferita. Questo potrebbe, tuttavia, rallentarne il processo di guarigione. Si aiuti con il colluttorio come detto dal suo dentista o con una siringa (con la punta taglaita, altrimenti si punge) e faccia dei lavaggetti con acqua ossigenata o colluttorio.

Le gengive "ritirate" posso indicare una recessione gengivale di tipo traumatico o delle tasche parodontali di tipo infiammatorio (es. tartato sottogengivale e parodontite). Le due cose si curano in modo differente.
Nel primo caso l'innesto gengivale funziona, con tutti i limiti del caso ovviamente.
Nel secondo caso, serve una terapia parodontale con detrartasi e levigature a cadenza programmata più un cambio di abitudini.


In caso di dubbi non esiti a chiedere.
Cordiali saluti

Dr. Vincenzo Vitale
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[#2]
Utente
Utente
La ringrazio, Dott. Vitale, per la sua pazienza nel rispondermi e la precisione e dettaglio che offre nella risposta.

Non avevo pensato al metodo della "siringa senz'ago", infatti valutavo di comprare un propulsore come quello che usano gli stessi dentisti, ma in effetti la siringa è un metodo sicuramente piu economico.
Anche se, almeno credo, dopo un minuto di risciacquate con colluttorio, in modo anche abbastanza "energico" (gonfio le guance da una parte all'altra), credo, me lo confermi lei stesso, che qualsiasi residuo di cibo verrebbe spazzato via.

Riguardo il discorso del rialzamento gengivale, credo appartenga al gruppo dei "traumatici". Non ho mai avuto tipici segni di parodontite, mai un sanguinamento, o dolore, semplicemente, come dicevo, avevo la mano pesante nel lavarmi i denti. Dagli oggi e dagli domani, purtroppo il risultato è questo. Tuttora il mio istinto mi porta ad avere la mano pesante, è una (malsana) abitudine, cerco chiaramente di contenerla, e uso solo spazzolini a setole morbide.
Dall'altra parte, ho sempre fatto pulizia dei denti due volte l'anno, e questo forse ha contribuito a evitare fastidi infiammatori/infettivi piu gravi.
Solo su un mollare dell'arcata superiore destra, tempo fa, il dentista, ha dovuto fare la ricostruzione dello smalto, perche era diventato piu sensibile.

Benche le gengive su alcuni denti appaiano ritirate, i denti sono stabili, non si muovono, e non danno problemi. Ora,approfittando ancora della sua gentilezza, le mie domande sono:

- potrebbe succedere a lungo andare che, la gengiva non "tenga" piu il dente, e, benche sano, se ne cade?

- l'operazione di rinfoltimento della gengiva con tessuto del palato, è cosi rischiosa o magari inefficace?
Perche le spiego, io, essendo un tipo abbastanza "interventista". (per la serie, ho affrontato diverse operazioni, tra cui un tagliando completo al ginocchio sinistro, sia crociato anteriore che posteriore, e non sono certo quel tipo di paziente che "ha paura del dentista"), fui io stesso a chiedere al mio dentista che ne pensasse di questa operazione. Ha arricciato il naso dicendomi "per ora non è necessaria, io la eviterei, piuttosto cerca di zappare di meno con lo spazzolino". Mi fido del mio dentista, dato che mi "ha cresciuto" fin dai tempi dell'apparecchio, tuttavia non ho mai avuto modo di approfondire il perche di questo scetticismo nell'operazione. Ricordo solo che mi disse che i fastidi al sito di prelievo, cioè al palato, in alcuni pazienti si protraevano per diverso tempo, e insomma, la spesa non ne valeva per l'impresa, se non in pochi casi selezionati.

Ancora grazie, e buon lavoro!
[#3]
Dr. Vincenzo Vitale Dentista 147 28
Gentile paziente

-Confermo che qualsiasi residuo di cibo verrebbe spazzato via con risciacquo vigoroso.

- a lungo andare le recessioni gengivali portano con se anche un po di supporto osseo. Ad ogni modo, in assenza di malattia parondontale, servono "secoli" per perdere il dente come ha inteso lei.
- L'intervento mucogengivale non è rischioso. E' delicato, e come ogni intervento in medicina, può avere una riuscita variabile e un tasso di complicanze comunque basso.
La valutazione della fattibilità dell'intervento è a discrezione del medico e del paziente basato sulla storia clinica, i rischi e le esigenze personali.

In caso di dubbi non esiti a chiedere.
Cordiali saluti

Dr. Vincenzo Vitale
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