Dente necrotico aperto
Salve a tutti! Ad inizio agosto ho iniziato ad avvertire un forte dolore al molare destro, che sembrava pulsare.
Il dolore si manifestava in fitte molto intense della durata di qualche minuto, per poi trasformarsi in un fastidio abbastanza sopportabile.
Ho fissato quindi una visita con il mio dentista, che ha aperto il dente.
Mi ha detto che il molare era stato già trattato per una profonda carie qualche anno prima, che adesso era ormai necrotico (salvo per un fascio di nervi ancora in vita) e assolutamente da devitalizzare.
L'ha dunque otturato con una pasta (a suo dire) morbida, prescrivendomi l'antibiotico.
A causa delle ferie estive, è passata qualche settimana e il dente ha cominciato nuovamente a farmi malissimo.
Ieri mi sono recato di nuovo nello studio e lui non ha fatto altro che togliermi la medicazione e lasciarlo aperto, chiedendomi di inserirvi dell'ovatta quando mangio.
Mi ha spiegato che è necessario per drenare il gas e il pus, che altrimenti farebbero pressione e mi causerebbero dolore.
Effettivamente ora sto meglio, ma mi chiedo se lasciare il dente aperto non lo esponga ad ulteriori batteri ed infezioni, anche facendo molto attenzione all'igiene orale.
Non a caso ieri gli avevo chiesto di procedere proprio con la devitalizzazione, ma mi è stato sconsigliato: secondo il dentista il dente è ancora gonfio e infiammato, e devitalizzarlo ora peggiorerebbe i sintomi.
In ogni caso, mi ha assicurato che il molare sarà devitalizzato nella seduta della prossima settimana.
Secondo voi posso stare tranquillo?
Dati i sintomi, questa pratica può dirsi corretta?
Il dolore si manifestava in fitte molto intense della durata di qualche minuto, per poi trasformarsi in un fastidio abbastanza sopportabile.
Ho fissato quindi una visita con il mio dentista, che ha aperto il dente.
Mi ha detto che il molare era stato già trattato per una profonda carie qualche anno prima, che adesso era ormai necrotico (salvo per un fascio di nervi ancora in vita) e assolutamente da devitalizzare.
L'ha dunque otturato con una pasta (a suo dire) morbida, prescrivendomi l'antibiotico.
A causa delle ferie estive, è passata qualche settimana e il dente ha cominciato nuovamente a farmi malissimo.
Ieri mi sono recato di nuovo nello studio e lui non ha fatto altro che togliermi la medicazione e lasciarlo aperto, chiedendomi di inserirvi dell'ovatta quando mangio.
Mi ha spiegato che è necessario per drenare il gas e il pus, che altrimenti farebbero pressione e mi causerebbero dolore.
Effettivamente ora sto meglio, ma mi chiedo se lasciare il dente aperto non lo esponga ad ulteriori batteri ed infezioni, anche facendo molto attenzione all'igiene orale.
Non a caso ieri gli avevo chiesto di procedere proprio con la devitalizzazione, ma mi è stato sconsigliato: secondo il dentista il dente è ancora gonfio e infiammato, e devitalizzarlo ora peggiorerebbe i sintomi.
In ogni caso, mi ha assicurato che il molare sarà devitalizzato nella seduta della prossima settimana.
Secondo voi posso stare tranquillo?
Dati i sintomi, questa pratica può dirsi corretta?
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Gentilissimo utente, occorrerebbe avere anche la versione del suo odontiatra per capire queste motivazioni di cura. In qualsiasi caso, ora le condizioni sono migliorate e prossimamente, le verranno fatte le cure endodontiche.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 894 visite dal 06/09/2022.
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