Il paziente è stato anche informato di nuove tecniche quali ad es
Paziente di 71 aa, portatrice da ca 40 anni di protesi mobile tradizionale presenta grossi limiti di funzionalità e di estetica. La masticazione e la fonetica risultano difficoltose.
La paziente orientata ad un impianto endoosseo si è rivolta ad un odontoiatria per valutare la fattibilità dell’impianto. Lo specialista ha richiesto una TAC delle arcate dentaria superiore ed inferiore ; l’esame eseguito con tecnica DENTAL SCAN ha dato il seguente esito:
Scarsa rappresentazione della cresta alveolare nelle zone edentule maggiormente nell’arcata superiore; si rimanda allo specialista odontoiatra per la valutazione clinica.
Lo specialista ha consigliato o la ricostruzione della cresta con blocchi di osso autologo con prelievo di un frammento d'osso dall'anca o dalla teca cranica del paziente stesso, e il suo contestuale innesto nell'area ossea da ispessire, oppure lasciare una protesi mobile.
Il paziente è stato anche informato di nuove tecniche quali ad es.l'impiego di Idrossiapatite (HA), o l’uso di reimpianti con cellule staminali.
Cosa posso consigliare? E’ vero che la ricostruzione della cresta con blocchi di osso autologo è una tecnica chirurgica invasiva e dolorosa? Quali sono le percentuali di riuscita? Quali sono le nuove tendenze oggi?
Grazie
La paziente orientata ad un impianto endoosseo si è rivolta ad un odontoiatria per valutare la fattibilità dell’impianto. Lo specialista ha richiesto una TAC delle arcate dentaria superiore ed inferiore ; l’esame eseguito con tecnica DENTAL SCAN ha dato il seguente esito:
Scarsa rappresentazione della cresta alveolare nelle zone edentule maggiormente nell’arcata superiore; si rimanda allo specialista odontoiatra per la valutazione clinica.
Lo specialista ha consigliato o la ricostruzione della cresta con blocchi di osso autologo con prelievo di un frammento d'osso dall'anca o dalla teca cranica del paziente stesso, e il suo contestuale innesto nell'area ossea da ispessire, oppure lasciare una protesi mobile.
Il paziente è stato anche informato di nuove tecniche quali ad es.l'impiego di Idrossiapatite (HA), o l’uso di reimpianti con cellule staminali.
Cosa posso consigliare? E’ vero che la ricostruzione della cresta con blocchi di osso autologo è una tecnica chirurgica invasiva e dolorosa? Quali sono le percentuali di riuscita? Quali sono le nuove tendenze oggi?
Grazie
[#1]
GEnt Sig.ra
vi è un rapporto costo beneficio da valutare
in presenza di atrofia dei mascellari e nell'impossibilità di esegire impianti è necessario l'osso autolog se con te tecniche rigenerative e sostitutivi non si riesce a ricostruirlo e se il paziente è adeguatamente motivato
ovviamente meno invasivo il prelievo dalla cresta che dalla teca.
la prognosi buona ( 15-20gg di dolenzia al fianco e di zoppia ma dipende dalle condioni generali e dal peso del paziente )
ovviamente il tutto se si vuole arrivare ad una protesi fissa tradizionale con 8-10 impianti
vi sono poi tecniche meno invasive, ma senza documentazione sicuramente non ci si può esprimere se non descrivendole: tipo all-on-four o all-on-six che prevedono min traumatismo ma richiedono comunque una quantità di osso residuo o rigenerato.
chiaramente nelle ricostruzioni crestali il paziente non può portare la protesi mobile durante la guarigione dell'innesto
cordiali saluti
vi è un rapporto costo beneficio da valutare
in presenza di atrofia dei mascellari e nell'impossibilità di esegire impianti è necessario l'osso autolog se con te tecniche rigenerative e sostitutivi non si riesce a ricostruirlo e se il paziente è adeguatamente motivato
ovviamente meno invasivo il prelievo dalla cresta che dalla teca.
la prognosi buona ( 15-20gg di dolenzia al fianco e di zoppia ma dipende dalle condioni generali e dal peso del paziente )
ovviamente il tutto se si vuole arrivare ad una protesi fissa tradizionale con 8-10 impianti
vi sono poi tecniche meno invasive, ma senza documentazione sicuramente non ci si può esprimere se non descrivendole: tipo all-on-four o all-on-six che prevedono min traumatismo ma richiedono comunque una quantità di osso residuo o rigenerato.
chiaramente nelle ricostruzioni crestali il paziente non può portare la protesi mobile durante la guarigione dell'innesto
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
E' difficile che non si possano eseguire 4 impianti, anche se più corti del consueto, collegati fra di loro mediante saldatura endorale o una altra forma di collegamento più tradizionale per stabilizzare una dentiera.
Serve un implantologo di provate capacità.
Serve un implantologo di provate capacità.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 06/07/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Salute orale
Igiene dentale, carie, afte e patologie della bocca: tutto quello che devi sapere sulla salute orale e sulla prevenzione dei disturbi di denti e mucosa boccale.