Tensione parte destra mandibola dopo estrazione dente del giudizio mesioverso
Gentilissimi Dottori,
sono una ragazza di vent'anni che nove giorni fa si è sottoposta ad estrazione dente del giudizio mesioverso collocato nell'arcata inferiore a destra.
L'operazione non è stata una passeggiata in quanto la pressione avvertita sulla mandibola era veramente forte tant'è che questa si spostava a sinistra.
Comunque l'estrazione è stata effettuata sotto terapia antibiotica (la prima pastiglia l'ho dovuta prendere la sera prima) e il post non è stato doloroso, ho solo avuto un grosso gonfiore che è sparito nel giro di tre giorni e ho necessitato, come antidolorifico, di solo una tachipirina 500.
Seguo una corretta igiene mentale spazzolando i denti dopo ogni pasto e abbinando colluttorio dentosan indicato dal dentista.
Tre giorni dopo sono passata dal dentista per un controllo, il dottore ha ritenuto che si potessero togliere i due punti di sutura (che mi tiravano molto in bocca), tutto questo senza avvertire il minimo dolore.
Passato il gonfiore, ho avvertito dolori generalizzati ai denti nel quinto e sesto giorno di decorso, come se si trattasse di alta sensibilità dentale, che ho tenuto sotto controllo con una sola bustina di voltadvance, in quanto spariti velocemente dal settimo giorno, nel quale per la prima volta mi sono sentita stare decisamente meglio.
L'unico problema in tutto ciò è che accuso tensione mandibolare, fatico ancora a muovere la mandibola lateralmente, ad aprirla completamente e a masticare bocconi grandi.
La mandibola ad ogni modo non scrocchia, non si blocca e non si sposta lateralmente quando apro la bocca.
Noto che la cosa migliora giorno dopo giorno ma sono comunque preoccupata, in un ulteriore controllo effettuato ieri il dentista mi ha rasserenata dicendo che nel corso di una settimana questo problema si sarebbe risolto, ma l'ha ricondotto più che altro a una questione di rimarginazione della ferita della gengiva, quando io avverto proprio tensione a livello dell'articolazione mandibolare.
Lo spessore massimo tra le due arcate dentarie è pari a due dita, sento che è ridotto rispetto a prima che mi sottoponessi all'operazione.
Mi chiedo se sia il caso di farmi visitare in maniera più approfondita o se il decorso farà il suo lavoro spontaneamente.
Non vorrei essere incappata in un problema irreversibile o che necessiti di terapie mirate.
Aggiungo che accuso da giorni mal di testa (ma in questo può aver contribuito la comparsa del mestruo, terminato due giorni fa).
Preciso, nel tentativo di capire se la natura di questo problema possa essere in qualche modo anche mentale, che questa operazione mi ha comportato molto stress a livello psicologico in quanto sono una persona molto ansiosa e ipocondriaca.
Nell'attesa di una Vostra cordiale risposta, cari saluti
sono una ragazza di vent'anni che nove giorni fa si è sottoposta ad estrazione dente del giudizio mesioverso collocato nell'arcata inferiore a destra.
L'operazione non è stata una passeggiata in quanto la pressione avvertita sulla mandibola era veramente forte tant'è che questa si spostava a sinistra.
Comunque l'estrazione è stata effettuata sotto terapia antibiotica (la prima pastiglia l'ho dovuta prendere la sera prima) e il post non è stato doloroso, ho solo avuto un grosso gonfiore che è sparito nel giro di tre giorni e ho necessitato, come antidolorifico, di solo una tachipirina 500.
Seguo una corretta igiene mentale spazzolando i denti dopo ogni pasto e abbinando colluttorio dentosan indicato dal dentista.
Tre giorni dopo sono passata dal dentista per un controllo, il dottore ha ritenuto che si potessero togliere i due punti di sutura (che mi tiravano molto in bocca), tutto questo senza avvertire il minimo dolore.
Passato il gonfiore, ho avvertito dolori generalizzati ai denti nel quinto e sesto giorno di decorso, come se si trattasse di alta sensibilità dentale, che ho tenuto sotto controllo con una sola bustina di voltadvance, in quanto spariti velocemente dal settimo giorno, nel quale per la prima volta mi sono sentita stare decisamente meglio.
L'unico problema in tutto ciò è che accuso tensione mandibolare, fatico ancora a muovere la mandibola lateralmente, ad aprirla completamente e a masticare bocconi grandi.
La mandibola ad ogni modo non scrocchia, non si blocca e non si sposta lateralmente quando apro la bocca.
Noto che la cosa migliora giorno dopo giorno ma sono comunque preoccupata, in un ulteriore controllo effettuato ieri il dentista mi ha rasserenata dicendo che nel corso di una settimana questo problema si sarebbe risolto, ma l'ha ricondotto più che altro a una questione di rimarginazione della ferita della gengiva, quando io avverto proprio tensione a livello dell'articolazione mandibolare.
Lo spessore massimo tra le due arcate dentarie è pari a due dita, sento che è ridotto rispetto a prima che mi sottoponessi all'operazione.
Mi chiedo se sia il caso di farmi visitare in maniera più approfondita o se il decorso farà il suo lavoro spontaneamente.
Non vorrei essere incappata in un problema irreversibile o che necessiti di terapie mirate.
Aggiungo che accuso da giorni mal di testa (ma in questo può aver contribuito la comparsa del mestruo, terminato due giorni fa).
Preciso, nel tentativo di capire se la natura di questo problema possa essere in qualche modo anche mentale, che questa operazione mi ha comportato molto stress a livello psicologico in quanto sono una persona molto ansiosa e ipocondriaca.
Nell'attesa di una Vostra cordiale risposta, cari saluti
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Se lei riconosce dei miglioramenti, non è un problema IRREVERSIBILE.
Attenda ancora qualche giorno, se il collega è d'accordo ci associ un antidolorifico. Può essere tutto riconducibile ad un edema postoperatorio e allo stress dell'intervento, che riporterà tutto alla normalità.
L'ansia non l'aiuta, perché aumenta la percezione di qualunque cosa, soprattutto se sgradevole.
Attenda ancora qualche giorno, se il collega è d'accordo ci associ un antidolorifico. Può essere tutto riconducibile ad un edema postoperatorio e allo stress dell'intervento, che riporterà tutto alla normalità.
L'ansia non l'aiuta, perché aumenta la percezione di qualunque cosa, soprattutto se sgradevole.
Giuseppe Antonio Privitera
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 04/08/2022.
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