Byte notturno mobile
Posso dire che mi trovavo bene quando tanti anni fa avevo l apparecchio fisso.
Con il fisso mi sentivo bene parlo personalmente, l'ho portato senza problemi, correggeva la malocclusione, dal punto di vista alimentare stavo migliorando, intendo la masticazione, digestione e la vita di conseguenza in generale.
Da un po di tempo, mi sembra di capire bene che la bocca, masticazione, abitudini, si erano abituate fin troppo bene.
Una volta tolto il fisso ho iniziato a sentirmi diverso, cosi posso dire.
Ne ho parlato con il dentista ma non mi ha mai detto di essere nella situazione dell'ATM.
Tuttavia, sentendo le mie sensazioni, i movimenti, non sentirei di non avere problemi articolari.
E' stato detto che oltre che mettere il Byte notturno non c'è nessun altra soluzione, e per tutta la vita e di farne una ragione di questo.
Tornato un po di volte per i controlli per capire se erano solo scricchiolii o anche dolore; a volte sembra un mix, a volte solo scricchiolii, ma quando muovo la bocca, anche per sorridere, guancia e vicino alle labbra un po tremano.
E non sono arrabbiato o nervoso quando succede, dato che si direbbe che il tremore è dovuto ad un fatto nervoso, ma facendo delle prove anche in condizioni normali, c'è la stessa cosa.
Questo non glielo detto perché non credo che l'avrebbe trovato rilevante o comunque sia mi avrebbe detto che tutto stress, o comunque non ne saremmo usciti concordi nel discorso.
Non sono comunque sotto stress continuo h 24.
A me sembra di sentirmi diverso, di espressione "tirata" diciamo, masticazione nella quale spesso quando mastico continuo a sentire le ossa scricchiolare, che d accordo, non danno dolore fortissimo, ma internamente mi da fastidio questa sensazione di sentire questo rumore sempre e mi sento come se avessi la sensazione di sentirmi disarticolato.
Sono spiacente ma non saprei spiegarmi meglio.
So comunque che dolore e rumori sono cose diverse, ma non è quello il punto su cui mi focalizzerei
Byte forse mi da sensazioni diverse, solo forse ma mettendolo la notte non posso dire molto, nel momento in cui lo tolgo, se prima sentivo che le strutture osse masticatorie (perdonate il temine) cercano di assestarsi o insomma di adattarsi alla conformazione del byte nell arcata superiore, dopo poco sento di nuovo rumori e qualcosa spostarsi.
E' come se la bocca volesse dirmi se mi metti il byte mi posiziono o comunque mi adatto in un modo, se me lo togli non riesco a rimanere stabile e torno come prima.
Non mi è stato diagnosticato nessun malfunzionamento articolare ne' ho chiesto se posso soffrire di ATM.
E' stato detto, dopo già alcune visite fatte e dopo aver già portato per mesi il byte, e avermi detto che va portato a vita, di tornare ad ottobre prossimo.
Piuttosto a quanto sembra la masticazione non si è stabilizzata, non si è mai abituata alle posizioni che gli dava l'apparecchio (fisso) e ora mi sembra di essere tornato come prima.
Il punto focale almeno per me e'questo.
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia, ma è solo una terapia iniziale di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà prevedere una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che, modificando stabilmente l’occlusione, confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita, scelta a volte preferita, che costituisce comunque una soluzione del problema. Sottolineo che la maggior parte dei Colleghi che si occupano di Gnatologia, non prevedono la conclusione ortodontica e/o protesica del caso, ma di fatto consiglia il bite a vita. La conclusione ortodontica o protesica va comunque rimandata alla conferma di un buon risultato nella terapia con il bite.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma). Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Credo comunque che via rete, senza un completo esame del suo caso, non si possa dire di più: eventualmente chieda una seconda opinione.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Anche se personalmente per me lo ritengo un po troppo. Apparecchio notturno a vita,e "d accordo", scricchiolii/rumori fastidiosi anche quelli da dover tenere e farmene una ragione. In sostanza l unica cosa da poter fare ed evitare il bruxismo notturno. Onestamente,con tutto il dovuto rispetto e nella consapevolezza di non essere di nessuna competenza professionale,ma non mi sembra un gran traguardo e personalmente stimolante per me una cosa di questo tipo,in sostanza mi sembra come un accontentati di non rovinarti i denti ed evitiamo che te li stringa,ma quanto al resto te lo tieni così com'è. Allora mi chiedo per cosa abbia messo l apparecchio fisso,tanto sarebbe valso mettere da subito quello mobile che so che non stanno così le cose,ma con la diagnosi del farmene una ragione, non mi incoraggia tanto. Anche del fatto di mettere a vita l apparecchio,non mi ci vedi a 75 anni con l apparecchio in plastica la notte,partendo da oggi. Mi sembra quasi un paradosso. Da ignorante su quanto dico probabilmente,ma di umore per me non è affatto il massimo. Per quello chiedevo per l intervento chirurgico.
Quanto al resto non credo lei abbia capito quello che le ho scritto: forse non mi sono spiegato bene, ma provi a rileggerlo. La successione delle fasi terapeutiche è bite prima-ortodonzia dopo, non viceversa. Questo in termini generali. Nel particolare bisognerebbe poter vedere.
La terapia è infatti rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura.
Viene dunque allestito un dispositivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi. In questa fase il successo si giudica sull’evoluzione dei sintomi registrati in prima visita (cefalea, dolore auricolare, vertigini, cervicalgia ecc).
Nella posizione terapeutica definitiva è necessario predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè la chirurgia da sola , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza, è inutile.
Qui può vedere un caso concluso con prevalente componente ortodontica:
http://www.studiober.com/ptosi-palpebrale-cervicalgia-cefalea-acufeni-liberati-cinzia/
Qui invece una conclusione per via protesica:
http://www.studiober.com/scialolitiasi-parotiteipetrofia-del-massatere-1-menardi-anteo/
Entrambi in casi sono passati attraverso una fase iniziale con bite h24, senza la quale (e sopratutto senza la remissione pressoché totale della problematica extraodontoiatrica per la quale avevano chiesto il mio intervento) difficilmente i pazienti avrebbero accettato un trattamento così aggressivo, e io stesso non mi sarei sentito di proporlo.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita.
La seconda fase di cui sopra è ovviamente di grande delicatezza, perché mentre il trattamento con il bite é facilmente modificabile in itinere, totalmente reversibile e privo di rischi biologici, quando si parte per la riabilitazione , ortodontica o protesica, bisogna ben rapportare le proprie forze con la difficoltà del caso: in qualche caso è correttissimo avvertire il paziente che la sua situazione, per gravi discrepanze di fondo nei rapporti intermascellari che necessiterebbero anche di una componente chirurgica maxillo-facciale, per il grado di compromissione dell'ATM , per la situazione dentaria disortodontica e parodontale , per le cartatteristiche dell'osso delle zone edentule a fini implantari , per i costi che conseguirebbero da tutto ciò, può rendere difficilmente praticabile una riabilitazione ideale e definitiva . Di qui l'opzione del bite a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola: credo sia stata la sua avventura personale, nella quale si è perso.
Va comunque ricordato che come peraltro anche in molte altre patologie, le certezze scientifiche in questo argomento sono molto scarse, e prevale quindi il senso clinico del curante che, come lei ben sa, può non coincidere con quello di altri.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Perdono l'insistenza e se eventualmente sembra che non abbia capito qualcosa. Posso dire che ho tenuto l'apparecchio mobile notturno ora come ora da 5 mesi ormai, quando avevo tolto il fisso l avevo messo all inizio e poi basta,non pensavo eventualmente che avrei dovuto portarlo,non sapevo che i denti avessero una memoria e che tornassero nella posizione originaria,c erano cose che non sapevo eventualmente mi avrebbero dovuto raccomandare di portarlo altrimenti il lavoro svolto perdeva di efficacia,poi come dicevo ho avuto sin da subito un rapporto negativo con il mobile,a differenza eventualmente di chiunque altro che possa trovarsi bene,ma ognuno ha il proprio vissuto odontoiatrico diverso,poco serve a fare confronti.
Mi scuso ancora per l insistenza nelle domande.
Per un controllo e per vedere d'accordo,ma non capisco dal controllo cosa si pensa di poter vedere di diverso,già all appuntamento precedente dopo averlo messo per 4 mesi,mi era stato chiesto se sentivo ancora rumori,se era migliorato,io dissi che sentivo come prima,mi disse di tornare la volta successiva per un antidolorifico se sentivo un po di dolore,la volta seguente l ultima mi è stato spiegato appunto che per i rumori non si può fare nulla,dunque non capisco perché non dirmelo però subito,e perché la volta successiva fissarmi un altro appuntamento,per cosa,per regolari controlli che si fanno,d accordo,ma se mi ha già dato una diagnosi pressoché definitiva,la prossima volta non capisco cosa possa succedere. Se mi dici guarda che questo strumento va portato per sempre,la volta seguente mi ricontrollerai,e se è come prima e mi ribadisci ciò che mi trovavo detto la volta precedente,ci si fermerebbe lì a quel punto. Lo porti,se non vuoi portarlo ancora responsabilità tua,e chiusi così. Dico questo perché non capisco dalla prossima visita,controllo a parte,cosa si pensa di vedere,che non sia peggiorato eventualmente,nonostante tutto. Ed eventualmente di pensare pensare cambiare bite e di farmi mettere quello giornaliero anche (che sarebbe complicato almeno per me,per svariati motivi,ed è disagiante,non per estetica quanto per abitudine,se si vuole improvvisamente mangiare e sei fuori, devi toglierlo sciaccuarlo,mangiare,lavarti i denti e portarti dietro lo spazzolino quindi,e finirò finito di mangiare lo rimetti. Non è disturbante avere sempre in mente 'aspetta devo toglierlo prima di mangiare poi lo rimetto' così ogni volta o spesso?
Io personalmente per me,lo trovo disturbante). Perché per il resto mi ha detto esplicitamente che non ha altre soluzioni,a meno che non dovesse ripensarci per qualche motivo e decidere per altre cose.
" i rumori " sono un'espressione generica: bisognerebbe capire la natura di questi "rumori"
Le ripeto quello che le ho già scritto, che costituisce beninteso la mia personale opinione: in casi come il suo, prima va impiegato il bite h24 fino al raggiungimento di un buon successo sulle problematiche che l'hanno portata a rivolgersi ad uno gnatologo: nelle mia esperienza i disagi che questo comporta risultano accettabili e superabili, ma se per un paziente (come lei) non lo sono, personalmente rinuncio al caso. Le faccio notare che , se un problema articolare riguardasse la spalla o il gomito anzichè l'ATM , queste articolazioni verrebbero ingessate, e le osservazioni del paziente sulla scomodità di dover portare il gesso h24 e di doversi poi sottoporre alla riabilitazione lascerebbero il medico del tutto indifferente, giustamente. Libero il paziente di "decidere per altre cose", con i miei migliori sinceri auguri.
Come le ho già scritto, sempre a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato preliminarmente con il bite h 24, che simula artificialmente il risultato occlusale che i curante ha in mente , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza l'indicazione (la bussola) della preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola. Credo sia stata la sua avventura personale. Avendo fatto il contrario, prima l'ortodonzia (con quale bussola?) , sempre a mio parere, lei si trova oggi al punto di partenza. Aggiungo che, se ritiene di "decidere per altre cose" quali ad esempio un trattamento chirurgico dell'ATM che, a mio parere si rivolgerebbe alla conseguenza della malocclusione e non alla causa della sofferenza articolare che ne deriva, sempre a mio parere, rischia di aggiungere altri fattori negativi al suo quadro clinico. Si faccia ben spiegare da chi le propone questa strada quali sono le finalità che persegue e le prospettive di successo nel suo caso.
Credo però che sia il caso di chiudere: le ho espresso concetti generali, e senza un esame diretto del caso non credo si possa dire di più.
Cordiali saluti e sinceri auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
La contenzione post-ortodontica NON E' un bite. Va portata per alcuni anni e poi basta.
Il bite invece è uno strumento per una terapia gnatologica.
Va portato il tempo che lo dice il dentista.
E' una prassi personale come giustamente fa rilevare il collega, far portare il bire 24/h pasti esclusi per 4 mesi e poi si rivaluta.
La prassi della mia scuola gnatologica prevede un bite notturno con continue regolazioni fino a scomparsa dei sintomi.
Sa cosa succede in genere in questi casi? I pazienti diventano amici del bite, e non ne fanno a meno, perchè gli provoca benessere, e non ci pensano neppure un attimo ad abbandonarlo.
Probabilmente il suo bite (ammesso che di bite vero si tratti) non funziona.
Personalmente ritengo al finalizzazione (ortodontica o protesica) a dolori scomparsi un salto da circo nel vuoto senza rete di protezione.
Dire: metto i denti nella posizione del bite è facile, molto facile. Farlo è molto meno facile, anzi, estremamente difficile. Forse quasi impossibile.
Il bite non riduce il numero di episodi di bruxismo, anche una diminuzione degli episodi è stato misurato (ripeto: misurato) un numero limitato di volte per un particolare dispositivo.
Però spesso funziona, perchè, mi passi l'estrema semplificazione, fa "bruxare con meno sforzo"
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Come dice lei il paziente dovrebbe essere amico del bite e vederlo come una protezione,per me è diverso perciò dovrò vedere con chi mi segue la questione,eventualmente fare anche dei raggi per capire meglio il tutto. Comunque sia lo continuo a portare,ma al momento di toglierlo niente non sto più bene. Perciò c'è qualcosa che non va.
Posso dire si,come già detto prima,che dopo aver finito di mettere l apparecchio fisso non ho usato,per dire nel concreto,1 anno l apparecchio mobile sostitutivo,non sono riuscito ad abituarmi,ma non sapevo nemmeno eventualmente che avrei dovuto portarlo con costanza (forse), non mi è stato riferito nulla in particolare,solo di metterlo da quello che posso ricordarmi,ma non mi èra stato raccomandato che era importante altrimenti forse si sarebbe potuto scombussolare qualcosa. Io non essendo un intenditore all epoca di queste cose,l ho tenuto finché sono riuscito.
Dire: metto i denti nella posizione del bite è facile, molto facile. Farlo è molto meno facile, anzi, estremamente difficile".
Non concordo solo su "Forse quasi impossibile".
Dopo il successo ottenuto con il bite (e solo dopo questo successo: lei ha fatto il contrario, per cui credo debba ricominciare da capo), la finalizzazione ortodontica o protesica o più spesso mista rientra abitualmente nel mio programma terapeutico (se si ha questa prospettiva è necessario il trattamento h24, se non la si prende in considerazione, e si prospetta di norma il bite a vita probabilmente no e può bastare il notturno): per questo considero le affermazioni del Collega di cui sopra un graditissimo complimento.
Questi link aprono dei casi finalizzati, con foto prima e dopo ( prema ok alla prima videata dopo averli aperti) .
https://www.studiober.com/4390-2/
https://www.studiober.com/vertigine-ptosi-palpebrale-cervicalgia-cefalea-acufeni-liberati-cinzia/
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
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Questo link per fare capire quello che metto,che posso dire una cosa,me ne sto facendo un idea mettendolo tutto il giorno,quanto al mangiare ovviamente lo tolgo,e poi lavo i denti e subito rimetto. Questo intendevo con disagio,che se uscissi e dovessi stare via magari a mangiare,dovrei portarmi spazzolino e quant altro dietro e avere il pensiero di togliere e rimettere.
Si è vero mi era stato detto di metterlo solo di notte,ma ho iniziato a metterlo anche durante la giornata (forse non facendolo da molto tempo e chiaro che non vedo risultati bisognava farli prima),così che quando tornerò per il controllo potrò dirmi che quello che dovevo fare l ho fatto.
Per dire di cosa mi sono accorto oggi,quando l ho tolto dopo averlo tenuto più di 11 ore,all inizio lo scatto articolare non l ho avvertivo sotto l orecchio sinistro,avvertito solo rumori nella parte inferiore della bocca a sinistra (secondo me se lo scatto strano,rumore,per qualch minuto sul lato destro,il solito,non lo sentivo,e perché l articolazione stava tenendo per l effetto apparecchio messo,essendo che non ho il bite nella parte inferiore,lo scatto si va a concentrare la,questo a sensazione mia) . Tuttavia quando ho cominciato a mangiare,quindi muovere la bocca,di nuovo,dopo un tot di minuti anche nella parte destra mi è caduto e di nuovo rumori; cosa che nei primi minuti non avvertivo,ma avevo la sensazione che era lì lì per tornare come ora,perché si teneva senza scatti,ma era un equilibrio debole. Meglio di così non riesco a spiegare,spero di essee riuscito un po a farmi capire. Quanto al bite o come lo si debba chiamare mi piacerebbe fosse un amico,un supporto,tuttavia lo è nel momento in cui posso tenerlo e senza problemi,quand e il momento di doverlo togliere sapendo di doverlo rimettere diventa meno di un amico,lo diventerebbe se sapessi che dovrò farlo per un limitato periodo di tempo e poi eventualmente si vede cos altro poter fare,perché questa sensazione di dover avere tale supporto per poter star bene,alla lunga mi diventa un qualcosa di snervante. Ma è una mia esperienza,mia personale,per come la vivo io,sono chiaro su questo. Poi tutti i discorsi sul bite tutta la vita,mi permetto di replicare fino ad un certo punto,limitandomi ad alzare le braccia e che non saprei cosa dire,diciamo che proferire poter vedere un altra soluzione. Se posso fare un paragone non dei migliori,e perdonate certe similitudini che poco centrate senza altro,ma sarebbe per me come dire di relazionarmi con una persona che non rientra nei miei gusti e con il quale non può funzionare,se mi dicessero che devo insistere insisto ma fino ad un certo punto,dopodiché forzare me,la mia testa,le mie sensazioni più negative che positive la vedo controproducente per me,o meglio,se non funziona non funziona è inutile,se non mi ci trovo a relazionarmi non posso obbligarmi a convincermi che sia una cosa positiva. E contronatura psicobiologica. Questo esempio probabilmente è poco centrato ma era per dare l idea.
Quanto sul fare l incontrario di ciò che andava fatto ,e che devo ricominciare il percorso,ci sarebbero gli estremi che dovrei rimettere l apparecchio fisso? Per il resto non ho messo per 1 anno/2 gli apparecchi mobili dopo il triennio del fisso,perché credevo nel mio non sapere certe cose,che si fosse risolga la questione,che per mantenere bastasse mettere i mobili per un po di tempo e basta. Se c erano particolari indicazioni me lo dovevano dire. E il link che vi ho mostrato adesso ho questo apparecchio,prima mi avevano dato un apparecchio simile ,ma anche uno alternativo,che poco mi riuscivo a tenere durante la notte. Oltretutto non sono una persona che si lamenta se non ne ha motivo e se devo seguire delle indicazioni,portare un infinita anche pazienza e stare a certe dinamiche,lo faccio poi e chiaro che con il lungo andare del tempo mi faccio delle domande e rifletto.
Vi ringrazio per avermi lasciato le vostre impressioni,analisi sulle questioni e per aver prestato attenzione. Vi ringrazio molto
Il bite invece è uno strumento del dentista per condurlo dove vuole lui, dove lui ha disgnosticato che va bene.
Deve avere quindi una forma che è diversa da caso a caso e da operatore a operatore.
E' l'operatore che ha in testa la meta e conosce la strada.
Poi, che passi da una parte o dall'altra, ha poca importanza.
Vanno bene 24/24 o solo durante il sonno.
Ma non deve essere lei da solo a decidere.
Le può comunicare al professionista i suoi feedback, ma è lui a decidere.
Mi sembra che lei sia su un mezzo senza pilota e senza navigatore, e al momento ignoro anche se lei è su un bolide, una bicicletta o su un triciclo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di essermi fatto comprendere.
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Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Io credo che, come già dubitavo, lei non ha capito. Ce l'abbiamo messa tutta, però adesso credo sia il caso di chiudere: via rete più di così non si può fare.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
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Cordiali saluti e grazie ancora per le vostre opinioni
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